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Guida al Superbonus 2023 per la casa: le novità, i tagli e le misure green per l’ambiente

Tra le tante novità e modifiche presenti all’interno della manovra 2023, anche il Superbonus dal 1° gennaio cambia pelle. L’aliquota della detrazione scende dal 110% al 90%, ma non per tutti e per procedere ad alcuni lavori verrà introdotto l’obbligo SOA. Vediamo insieme come richiederlo, cosa prevede la nuova legge e quali possono essere le nuove misure ideate in chiave ambientale.
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Mattia Giangaspero 30 Dicembre 2022

I giochi sono fatti e il tanto vociferato Superbonus 110% dopo due anni di vita cambierà. Le modifiche introdotte nella manovra di bilancio 2023 hanno cambiato le condizioni per richiederlo e l’aliquota di detrazione non sarà più unica al 110%, ma al 90. In alcuni casi verrà, però, introdotto un sistema di “ripescaggio”.

Chi si salva dal taglio dell’aliquota?

Per chi è riuscito a presentare entro la fine dell’anno la comunicazione di inizio dei lavori, consoni per la richiesta del Superbonus (CILAS), potrà ancora beneficiare della detrazione massima al 110%. Più nello specifico devi ricordarti di due date, inserite nella nuova legge, entro le quali i condomini avevano l’obbligo di presentare la documentazione:

  • I lavori dovevano essere deliberati dall’assemblea entro il 18 novembre 2022 con la Cilas che deve essere presentata entro il 31 dicembre.
  • I lavori dovevano essere deliberati dal 19 al 24 novembre sempre dell’anno in corso, con la Cilas presentata entro il 25 novembre.

Invece per i casi di demolizione e ricostruzione i tempi scadono l’ultimo giorno dell’anno. Tutte le seguenti delibere poi devono essere dichiarate con atti ufficiali presentati o dagli amministratori dei condomini, o dal condominio che ha presieduto l’assemblea.

Nuovi requisiti per le villette

Nel caso possiedi una villetta, o un immobili a gestione autonoma devi sapere che sono in arrivano i primi grandi cambiamenti per ottenere il bonus. Infatti dal 2023 chi non ha ancora avviato i lavori potrà ottenere la detrazione fiscale al 90% e non più al 110 come prima. Vengono modificati anche i requisiti d’accesso. Solo coloro che sono primi proprietari, o godono dell’utilizzo dell’immobile come prima casa potranno accedere al bonus. L’agevolazione non potrà più essere riconosciuta anche al familiare convivente del proprietario. Viene infine calcolato il reddito familiare che non dovrà essere superiore ai 15.000 euro annui.

Per chi possiede una villetta e ha presentato entro il 30 settembre l'avanzamento del 30% dei lavori otterrà il Superbonus al 110

Una buona notizia arriva invece per chi possiede una villetta e che ha già iniziato i lavori quest’anno. Per usufruire del bonus dovrà almeno presentare gli avanzamenti dei lavori al 30% effettuati entro il 30 settembre. Il termine di richiesta del bonus in questo caso non sarà più il 31 di dicembre, ma il 31 marzo 2023.

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Obbligo SOA, di cosa si tratta?

Dal 1° gennaio verrà introdotto anche l’obbligo di rivolgersi per i lavori di riqualificazione ad imprese in possesso di certificazione Soa, ma solo se l’ammontare del costo complessivo supera i 515 mila euro. Soa è l’acronimo di “Società organismi di attestazione ed è un riconoscimento che qualifica l’impresa a partecipare agli appalti pubblici. Ogni impresa ha anche una SOA differente in base alle capacità ed esperienze di lavori pregressi.

I Contributi per i redditi bassi

Per chi dispone di redditi sempre familiari e inferiori ai 15 mila euro avrà a disposizione un fondo che dovrebbe compensare l’abbassamento dell’aliquota originaria dal 110 al 90%.

Il governo ha previsto un fondo, nel 2023, di 20 milioni di euro per coloro che hanno un reddito inferiore ai 15 mila euro annui

Il governo per il 2023 ha stanziato circa 20 milioni di euro come salvadanaio complessivo.  Il suo funzionamento e altri requisiti per richiederlo non sono stati ancora specificati e sarà compito del Ministero dell’Economia renderli noti attraverso un nuovo decreto.

Una buona notizia arriva per tutte quelle persone che vivono in case popolari, o in zone sismiche (come per esempio alcuni comuni del Centro Italia soggetti a terremoti dal 2009). Nel primo caso il bonus resta al 110% per tutte le spese sostenute entro il 30 giugno e il 31 dicembre 2023.

85% di detrazione se si riducono i rischi sismici di 1 o 2 classi

Il sisma bonus invece resta come agevolazione al 50% per chi ha iniziato i lavori entro gennaio 2017  o vorrà farli entro dicembre 2024. La detrazione può aumentare fino all’85% quando gli interventi riducono il rischio sismico di 1 o 2 classi.

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Tutte le detrazioni per la casa

Se queste sono tutte le modifiche d’accesso al bonus, adesso Ohga ti parla di tutte le diverse detrazioni per la casa presenti all’interno.

Bonus facciate

Niente più sgravi per riqualificare le facciate esterne degli edifici esistenti. L’agevolazione era in scadenza a dicembre 2022 e non è stata rinnovata.

Bonus Tv e decoder

Lascia la scena anche il Bonus Tv e decoder.  Potevano accedere tutte le famiglie con ISEE fino a 20 mila euro e lo sconto massimo arrivava a 50 euro.

Bonus mobili

Non viene cancellato, ma subisce una modifica il bonus mobili. La detrazione è pari al 50% e comprende anche l’acquisto di elettrodomestici green, ma l’importo stanziato scende da 10 mila euro previsti quest’anno agli 8 mila euro l’anno prossimo.

Bonus barriere architettoniche

Grazie alla legge di bilancio 2023 si ottiene una proroga di altri tre anni per interventi in immobili già esistenti.

Bonus ristrutturazione

Anche per chi vuole riqualificare casa, il bonus ristrutturazione rimarrà senza alcuna modifica. Consiste in una detrazione del 50% per spese fino a 96 mila euro e la sua scadenza è prevista per il 2024. Se non dovessero essere presentati altri cambiamenti l’aliquota poi scenderà al 36%.

Ecobonus

Se vuoi migliorare la classe energetica di casa tua, potrai ancora usufruire del bonus al 65%. Il governo è riuscito a prorogarlo fino alla fine del prossimo anno.

Bonus acqua potabile

Era stata inizialmente introdotta nel biennio 2021-22 e puntava a ridurre il consumo di plastica. La nuova Legge di Bilancio prevederà ancora una detrazione del 50% per acquisti di sistemi di filtraggio, raffreddamento e mineralizzazione.

Bonus verde

Infine resiste per fortuna anche il bonus verde. Si tratta di un taglio del 36% sulle spese sostenute per interventi di manutenzione del verde, di aree scoperte, di condomini o di case private. Presenti all'interno del bonus anche gli stessi sgravi per costruzione di impianti di irrigazione e realizzazione di giardini pensili.