
Rilassa, tonifica e rivitalizza corpo e mente. Parliamo dello woga o water yoga, una pratica nata una decina di anni fa in California, patria del fitness e del benessere, per merito di Harold Dull, l'ideatore del watsu, ossia la trasposizione in acqua dello shiatsu.
Come esperto terapista, Dull pensò di unire i benefici dell’acqua a quelli dello yoga tradizionale e ne risultò la pratica dello woga.
Oggi è possibile praticare questa disciplina seguendo cicli di lezioni della durata di un'ora in piscine e centri benessere che hanno abbracciato questa attività. in questo senso, il sito woga.pro è ricco di informazioni su corsi e insegnanti.
Il termine woga non è altro che l’unione delle due parole water (acqua) e yoga (congiungere), ed è proprio su corpo e mente che questa pratica vuole lavorare, integrandole tra loro.
Questa disciplina, infatti, si basa su una serie di esercizi di controllo della respirazione (pranayama) ed esercizi di concentrazione/focalizzazione e rilassamento; a questi si aggiungono diverse posizioni (asana) da compiere in piedi, seduti sul fondo della piscina o semplicemente galleggiando e infine esercizi di eutonia in acqua che altro non sono che esercizi per affinare il tono muscolare di base di ogni muscolo.
Una lezione tipo di woga dura un’ora circa e ha inizio con una serie di esercizi di riscaldamento che preparano la muscolatura e la rendono più elastica: si tratta di esercizi di stretching in acqua che aiutano non solo ad allungare i muscoli, ma anche a rivitalizzare l’organismo attraverso lo stiramento dei meridiani energetici che scorrono sulla superficie dei muscoli.
Segue poi il lavoro sulla consapevolezza del respiro che aiuta a gestire meglio la respirazione fuori e dento l’acqua. Durante la lezione non mancano poi esercizi di concentrazione e meditazione per favorire il rilassamento di corpo e mente, e naturalmente si praticano alcune asana che servono ad allungare i muscoli e a sciogliere le articolazioni con il controllo della respirazione.
In genere, se si è alle prime armi, si pratica woga in posizione eretta, se si è più allenati anche in galleggiamento e in apnea.
I benefici dello woga derivano dagli effetti positivi dello yoga e dell’acqua che in questo caso deve essere a una temperatura di 33°C -35°C. L’acqua aiuta a rilassarsi, a rallentare i movimenti di tutto il corpo e a concentrarsi maggiormente sulla respirazione. Le asana invece contribuiscono a rilassare i muscoli, a sciogliere tensioni e ad acquisire maggiore consapevolezza del proprio respiro.
In generale, praticare yoga aiuta ad allontanare lo stress e a placare l'ansia; praticarlo in acqua, l'elemento primordiale in cui siamo venuti alla luce, può avere dei benefici maggiori. L'acqua, infatti, azzera quasi totalmente il carico delle articolazioni e agevola i movimenti, oltre a consentire di assumere posizioni impossibili a terra e ad aiutare a mantenere le asana avendo una densità maggiore dell’aria.
Senza dimenticare che il corpo umano è formato in gran parte di acqua, è anche per questo motivo che l'acqua rappresenta un luogo ideale per ritrovare il benessere di mente e corpo. In ogni caso, per ottenere benefici da questa pratica si consiglia un ciclo di almeno 10 lezioni da svolgere singolarmente o in gruppo.