I campi elettromagnetici artificiali minacciano le api da miele: sono fonte di stress e ostacolano l’impollinazione

Un nuovo studio condotto da un’università cilena ha dimostrato che le api mellifere, influenzate dai campi elettromagnetici generati dalle attività umane, smettono di impollinare e sono disorientate, con gravi conseguenze per la conservazione della biodiversità e l’agricoltura.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Martina Alfieri 19 Maggio 2023

Delicate quanto indispensabili, le api rappresentano un abitante chiave dei nostri ecosistemi. Recentemente questi insetti impollinatori risultano sempre più minacciati: oltre ai cambiamenti climatici e alla cementificazione del suolo, anche i campi elettromagnetici costituiscono un pericolo per la loro esistenza. Lo ha evidenziato uno studio condotto dall'Università di Talca, in Cile, e pubblicato su Science Advances: vicine alle torri ad alta tensione le api smetterebbero di impollinare regolarmente, con rischi per la propria sopravvivenza e per quella della biodiversità.

I grossi cavi che trasportano energia elettrica nelle nostre case interferiscono con la vita delle api mellifere (Apis mellifera) . Le api, infatti, grazie al sistema di magnetoricezione presente nel loro corpo, si affidano ai campi elettromagnetici naturali per orientarsi nello spazio e ritrovare la rotta verso il proprio alveare.

Già altre ricerche avevano evidenziato come i campi elettromagnetici generati dalle attività umane fossero in grado di disorientare le api: il nuovo studio dell’Università di Talca fornisce un'ulteriore conferma.

Gli scienziati hanno analizzato in particolare 100 esemplari di ape da miele della California, osservando che, se immerse in campi elettromagnetici artificiali a basse frequenze, arrivavano a produrre alti livelli di proteine da shock termico (HSP): molecole che generalmente si moltiplicano per proteggere il corpo dallo stress causato dal calore elevato.

È da tempo che l’Università di Talca si occupa di approfondire gli effetti dei campi elettromagnetici sull’impollinazione. Proprio lo scorso anno un team di ricercatori era riuscito a dimostrare che lo stress generato dalle onde elettromagnetiche artificiali provocava una diminuzione del 60% della produttività delle api, con serie conseguenze sulla salute degli insetti.

Le api mellifere sono sempre più esposte a campi elettromagnetici artificiali a bassa frequenza (come quelli provenienti dalle linee elettriche sospese), che agiscono come un fattore di stress per le api mellifere, alterando le mappe magnetiche utilizzate durante i voli di foraggiamento e ricerca e producendo un disturbo della magnetorecezione. Ciò comporta un minor numero di api mellifere che tornano alla colonia, disorientamento o addirittura la perdita totale di api operaie adulte (sindrome dello spopolamento degli alveari)”, si legge nella ricerca appena pubblicata su Science Advances.

Attraverso l’impollinazione, le api garantiscono la sopravvivenza di molte varietà vegetali e sono dunque una grande risorsa per l’agricoltura. Per cercare di mettere un freno al declino delle api, l’Europa ha inaugurato dei corridoi ecologici, chiamati “buzz lines”, in cui gli insetti potranno trovare cibo e riparo.