È un attimo. Pochi euro, un filo difficile da trattenere, una sfera colorata piena di elio pronta per volare in cielo in tutta la sua suggestività. I palloncini accompagnano la nostra vita da quando siamo piccoli. E anche oggi non è difficile vederli utilizzati in manifestazioni o celebrazioni in cui vengono lanciati a frotte verso l’alto, diventando sempre più piccoli fino a sparire per sempre… dalla vista, non dal Pianeta. Pochi attimi di (futile) spensieratezza per un impatto ambientale enorme e dannosissimo.

Eh sì, perché una volta lanciati in aria sapresti dirmi dove vanno a finire poi questi palloncini? Di certo non proseguono la loro ascesa all’infinito. A un certo punto, più prima che poi, questi grossi pezzi di plastica colorata (perché di plastica si tratta) sono costretti a tornare giù, sfuggendo al nostro controllo ma non alla fame degli animali marini.

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Sono i numeri a dirlo. I palloncini rappresentano il terzo rifiuto più pericoloso per animali come uccelli marini, foche e tartarughe. Per quanto riguarda queste ultime, sono proprio i palloncini a rappresentare l’80% dei rifiuti che si ritrovano nei loro stomaci. E il video pubblicato qua sopra dovrebbe farti capire bene come funziona.

Gli animali marini non sanno di dover evitare l’ingestione di certi materiali, dal momento che in mare quegli oggetti non dovrebbero proprio trovarvisi. Il risultato? Dolore, sofferenza e l’incapacità di nutrirsi che spesso porta questi preziosi e fragili animali a morire di fame. A meno che qualcuno non vi si imbatta e si impegni per salvarli, come decine di associazioni in tutto il mondo fanno ogni giorno. Ma il cambiamento deve venire soprattutto da noi. Se smettessimo di acquistarli e lanciarli in aria, potremmo salvare diversi animali, vittime innocenti di un passatempo che dura un secondo.

Per questa ragione due associazioni molto attive per la tutela del mare, Marevivo e Plastic Free, hanno deciso di unire le forze per spingere verso il divieto di lanciare in aria i palloncini, divieto che chiedono venga inserito nel decreto SalvaMare. Per incentivare questa decisione, le sue realtà hanno lanciato una petizione apposita, dal titolo “Basta palloncini in volo, fermiamo il disastro ambientale”. In Italia, al momento, l’unica regione ad aver bandito i palloncini è stata il Trentino. Ma è necessaria un’azione più pervasiva.

Nel testo della petizione, le organizzazioni non si limitano a segnalare la pericolosità dei palloncini rilasciati nell’ambiente, ma sottolineano come esistano varie alternative valide per sostituirli in occasioni e festeggiamenti. Dalla piantumazione degli alberi, alle bolle di sapone, fino a semplici bandierine di carta.

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