Chiara Grasso e Christian Lenzi sono una coppia affiatata nella vita e sul lavoro. Cosa fanno di speciale? Si interessano del comportamento degli animali, materia nella quale si sono laureati all'Università di Torino. Nel percorso triennale avevano studiato psicologia, lei, e biologia, lui. Insieme hanno fondato Eticoscienza, un'associazione con cui vogliono divulgare le loro conoscenze.
Di che cosa si occupa la vostra realtà?
Possiamo dire di aver realizzato un sogno. Eticoscienza vuole mettere la scienza a portata di tutti, dimostrando come l'etologia si possa praticare in giardino o osservando il proprio cane. Non è qualcosa da chiudere nelle aule accademiche, ma va portata tra la gente. In soli 3 anni contiamo più di 440 associati, con cui condividiamo la nostra passione. Ci dividiamo tra formazione, educazione ambientale, ricerca scientifica e progetti in ogni parte del globo, dall'Abruzzo allo Zimbabwe.
Quali sono le emozioni più belle che avete provato?
Sederci in mezzo alla savana per osservare le giraffe libere, dormire a casa di contadini per conoscere i problemi affrontati dalle popolazioni locali. Ricordiamo di aver visto piangere delle mamme perchè i loro figli avevano finalmente sconfitto la paura delle api. Tra i risultati raggiunti c'è l'aver contribuito a far cambiare delle leggi sul recupero della fauna selvatica e riguardanti gli zoo.
Cosa vi lega maggiormente?
L'amore per il basilico e per gli animali, ma soprattutto il desiderio di rendere questo mondo un posto migliore per i nostri figli, cambiando quello che non funziona, attraverso le nostre competenze e motivazioni. Amiamo la pizza, il cioccolato e i film italiani, viviamo in mezzo al bosco e nel tempo libero cerchiamo di riconoscere canti di uccellini o orme di animali. Trovare chi condivide i tuoi stessi ideali e passioni non è scontato e noi siamo davvero fortunati.
L'estate è alle porte, come si può praticare l'ecoturismo?
Abbiamo appena scritto un libro, "Viaggia green nella Natura", in via di pubblicazione, per spiegare come spostarsi ad impatto (quasi) zero. Bisogna fare attenzione a tutto: dai mezzi di trasporto, al cibo, fino alle indicazioni di primo soccorso in caso di pericoli. Un consiglio è quello di essere esploratori e non turisti, di andare e tornare da un luogo senza causare danni.
Qual è il luogo più bello che avete visitato?
Christian: Il Costa Rica, in cui abbiamo trascorso tre mesi intensi tra tucani, scimmie cappuccine, bradipi, pappagalli e tapiri, liberando farfalle gigantesche. Lì si può assaggiare un cacao buonissimo e guardare i tramonti dall'alto delle foreste pluviali.
Chiara: Il Sudafrica, dove sono diventata guida safari. Il mio risveglio erano i ruggiti dei leoni e la quotidianità era scandita dalle passeggiate a piedi, tra le zebre e i babbuini. Non dimenticherò mai la sensazione di dormire sotto un'acacia, o i bambini che giocano con la palla in mezzo a baracche di fango e paglia.
Cosa portate a casa dalle vostre avventure?
La voglia di farne altre. Più si scoprono angoli inesplorati del mondo più si ha voglia di prendere lo zaino e ripartire. Incontri persone magnifiche, che ti raccontano di loro intorno ad un falò. Ci portiamo a casa la vita. In ogni sua forma.