Idealizzare il partner: come fare per non cadere in questa trappola

Avere la tendenza all’idealizzazione del partner, in realtà, è piuttosto normale, soprattutto durante le prime fasi della conoscenza e dell’innamoramento. Il problema è quando questo processo perdura nel tempo. Se anche te è capitato, proviamo a vedere insieme come si può evitare di perdersi in questo meccanismo.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
14 Ottobre 2022 * ultima modifica il 14/10/2022

All'inizio di una conoscenza è normale avere la tendenza all'idealizzazione, ovvero a vedere solo i lati positivi della persona che ci sta di fronte, senza prenderne in considerazione gli inevitabili difetti.

Il potenziale partner assume ai nostri occhi un ideale di perfezione che, in realtà, è solo nella nostra testa, e, invece di presentarsi come un individuo a tutto tondo, ci sembra un essere perfetto e irraggiungibile.

All'inizio di una storia d'amore, una sana dose di idealizzazione è normale e costituisce la molla che fa scattare l'innamoramento.

Idealizzare il partner è utile al fine della creazione della coppia, tuttavia, se questo processo perdura per troppo tempo, potrebbe diventare problematico.

Bisogna infatti fare un distinguo tra le persone mature ed evolute psicologicamente e coloro i quali invece hanno delle problematiche affettive e relazionali.

Nelle prime, l’idealizzazione si basa su degli aspetti che il partner possiede, ovvero non si discostano eccessivamente da come egli è. Quando la fase dell’innamoramento acuto svanisce si mantiene un interesse e un coinvolgimento per la persona in quanto l’idealizzazione si basava su aspetti che in qualche modo l’innamorato possedeva.

Nel secondo caso, invece, le caratteristiche sono del tutto utopiche e ben lontane da come il partner è. Alla fase di innamoramento può quindi seguire una fase di svalutazione, essendo le sue aspettative e la sua idealizzazione completamente infondate.

Idealizzare è un tipo di processo psicologico che non riguarda solo le storie d'amore o la ricerca di un potenziale partner. Possiamo idealizzare, infatti, anche un'amicizia, una situazione famigliare, oppure, se siamo già in coppia, potremmo avere la tendenza a vedere solo gli aspetti positivi della nostra relazione, senza considerare la realtà oggettiva delle cose.

In psicologia si ritiene che la forte idealizzazione sia tipica delle persone che presentano bassi livelli di autostima. Esse intravedono nell'altro qualità inarrivabili che non sentono di avere, e mettono sul piedistallo delle qualità che sarebbero appannaggio esclusivo dell'altro.

Talvolta chi ha il desiderio di idealizzare il partner lo fa perché avverte un profondo bisogno di attaccarsi emotivamente. La dipendenza emotiva diviene quindi il motivo principale per il quale tendiamo a costruire un'aura di santità attorno alla persona che ci sta vicino, preferendo non aprire gli occhi sui suoi difetti.

Come fare per non cadere nella trappola dell'idealizzazione

Per non cadere nel tranello dell'idealizzazione, bisogna tenere presente che tutti noi abbiamo dei lati di forza che tendiamo a voler mostrare maggiormente, rispetto alle nostre debolezze. Magari il partner ci sembra dotato di qualità incredibili perché spicca in un determinato contesto nel quale si sente un leader (nel lavoro, ad esempio, o nella propria cerchia di amici), mentre al di fuori di queste situazioni si rivela una persona normalissima. Considerare le persone a 360 gradi e cercare di conoscerle in vari aspetti della loro vita può contribuire significativamente a non idealizzarle e ci restituisce di esse un'immagine molto più veritiera.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…