vaccino per le api

Il calo degli impollinatori sta causando quasi 500mila morti all’anno

I dati arrivano dal primo studio che in relazione il declino degli impollinatori con le morti premature, evidenziando il ruolo decisivo di api e farfalle. Senza di loro, infatti, finiamo per mangiare meno frutta e verdura e sviluppare quindi più facilmente malattie metaboliche e cardiovascolari.
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Gianluca Cedolin 22 Gennaio 2023

Ti abbiamo parlato tante volte dell'importanza degli insetti impollinatori come le api e le farfalle, che con la loro capacità di dare vita ai frutti sono elementi fondamentali per gli ecosistemi.

La crisi climatica, l'uso dei pesticidi, il sovrasfruttamento del suolo e altri danni ambientali causati da noi umani purtroppo stanno facendo declinare il loro numero in maniera pericolosa. Le conseguenze sono negative per l'ambiente e per la nostra vita, arrivando addirittura a essere responsabili di quasi mezzo milione di morti premature all'anno.

È quanto ha stabilito un innovativo studio uscito a dicembre sul Environmental Health Perspectives dove si legge che la carenza di impollinatori si traduce in una mancanza di frutta e verdura, alimenti cruciali per una dieta sana. In assenza di una dieta equilibrata e ricca di frutta e verdura, aumenta chiaramente il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, diabeti e alcuni tipi di cancro.

Utilizzando i dati su centinaia di aziende agricole nel mondo, sui raccolti e sui rischi per la salute legati all'alimentazione e su un modello informatico che tiene traccia del commercio globale di alimenti, e confrontandolo con lo sviluppo di malattie legate a regimi alimentari poveri di vegetali, i ricercatori hanno prodotto il primo studio che mette in relazione il declino degli impollinatori con le morti premature.

In base ai risultati, per il momento abbiamo perso circa il 3-5% della frutta e della verdura a causa dell'inadeguata impollinazione. Questo ha portato a un numero di morti premature in eccesso stimato in 427mila (86mila nel miglior scenario ipotizzato, 691mila nel peggiore).

A essere più colpiti sono, come spesso accade, i paesi a basso reddito, quindi meno responsabili della crisi climatica e ambientale. Se consideriamo che circa tre quarti delle colture richiedono l'impollinazione, è di primaria importanza fermare il declino degli insetti impollinatori.

Come? Riducendo tutte le pratiche che le mettono in pericolo (emissioni di gas serra, cementificazione, utilizzo di pesticidi) e, banalmente, anche cominciando a piantare più fiori.