Il cambiamento climatico sta diffondendo un nuovo tipo di uragani: la categoria 6, con venti di oltre 300km all’ora

Gli uragani stanno diventando sempre più potenti. La scala Saffir-Simpson, con la sua massima categoria 5, è ancora adeguata? Un nuovo studio propone l’introduzione di una categoria 6 per classificare le tempeste più intense.
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Roberto Russo 7 Febbraio 2024

Gli uragani stanno diventando così forti a causa della crisi climatica che la loro classificazione dovrebbe essere ampliata per includere una tempesta di “categoria 6”, secondo un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences. Questo studio, condotto da Michael Wehner del Lawrence Berkeley National Laboratory e James Kossin dell'Università del Wisconsin-Madison, propone di estendere la scala Saffir-Simpson, utilizzata a livello mondiale per classificare gli uragani in base alla velocità del vento.

Lo studio sostiene che negli ultimi dieci anni ben cinque tempeste avrebbero raggiunto la forza di questa ipotetica categoria 6, che comprenderebbe tutti gli uragani con venti sostenuti di 309,74 km/h o più. Si tratta di una velocità impressionante, difficile persino da immaginare, che renderebbe tali “mega-uragani” estremamente distruttivi.

Le categorie della scala Saffir-Simpson e perché dovrebbe essere aggiornata

La scala Saffir-Simpson, sviluppata negli anni '70, classifica gli uragani in cinque categorie: dalla categoria 1, con venti sostenuti di 119 km/h o più, alla categoria 5, che include tutte le tempeste con venti da 252 km/h in su. Queste ultime hanno già causato danni catastrofici in anni recenti, come gli uragani Katrina e Maria. Tuttavia, il nuovo studio sostiene che esista ormai una classe di tempeste ancora più estreme che merita una categoria a sé stante.

Esempi di tali uragani sono il tifone Haiyan, che nel 2013 nelle Filippine ha provocato oltre 6.000 vittime, e l'uragano Patricia, che nel 2015 vicino al Messico ha raggiunto una velocità massima di 346,41 km/h. Fortunatamente, finora l'Atlantico e il Golfo del Messico non hanno visto uragani di categoria 6, ma secondo gli autori dello studio si tratta solo di una questione di tempo.

Sebbene il numero totale di uragani non stia aumentando a causa della crisi climatica, la ricerca ha dimostrato che l'intensità delle tempeste maggiori è cresciuta notevolmente negli ultimi decenni. Questo aumento è dovuto principalmente all'oceano surriscaldato, che fornisce energia extra per intensificare rapidamente gli uragani, e a un'atmosfera più calda e ricca di umidità.

Il vero problema sono le piogge torrenziali e le inondazioni

Gli autori sottolineano che la scala Saffir-Simpson è imperfetta, poiché il vero pericolo degli uragani deriva spesso da piogge torrenziali e inondazioni costiere piuttosto che dai venti stessi. Tuttavia, l'introduzione di una categoria 6 servirebbe a sensibilizzare l'opinione pubblica sui crescenti rischi legati alla crisi climatica.

È importante sottolineare che al momento non è in programma nessun cambiamento ufficiale alla scala Saffir-Simpson. Tuttavia, questo studio rappresenta un importante campanello d'allarme sulla crescente potenza degli uragani e sulla necessità di adattare i sistemi di classificazione per riflettere la realtà sempre più drammatica che stiamo vivendo.

Fonte | The growing inadequacy of an open-ended Saffir–Simpson hurricane wind scale in a warming world – Proceedings of the National Academy of Sciences