Il disturbo ossessivo compulsivo post partum: poco conosciuto ma diffuso tra le neomamme

Una futura mamma viene preparata alla possibilità di provare angoscia, tristezza e sintomi depressivi, ma non all’eventualità di sviluppare pensieri intrusivi oppure ossessioni. Si tratta in questo caso del disturbo ossessivo post partum ed è importante riconoscerlo per chiedere aiuto.
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
7 Gennaio 2022 * ultima modifica il 07/01/2022

Si sente spesso parlare del rischio di sviluppare un disturbo depressivo post partum, ma vi è il rischio di sviluppare altri disturbi. Infatti molte persone sono a conoscenza dell’esistenza della depressione post-partum, ma pochissimi hanno familiarità con il disturbo ossessivo post-partum, che però colpisce circa il 2,6 % delle madri.

Le future mamme vengono preparate, durante la gravidanza, alla possibilità di provare tristezza e angoscia dopo il parto, ma non viene fatta parola sulla possibilità di sviluppare un disturbo ossessivo compulsivo. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Cos’è

Per alcuni genitori (madri e padri allo stesso modo), la nuova condizione genitoriale può innescare un disturbo ossessivo-compulsivo post-partum, ovvero un disturbo d’ansia sorprendentemente comune che è associato a pensieri, immagini o impulsi violenti e inquietanti.

I sintomi possono iniziare improvvisamente dopo l’arrivo del neonato a casa, oppure sintomi preesistenti possono essere esasperati dalle nuove responsabilità genitoriali.

I pensieri intrusivi post partum

Le ossessioni aggressive e le ossessioni sessuali sono particolarmente comuni. In particolare, le prime possono comprendere la paura di causare danni intenzionali o accidentali al neonato. Questo pensiero arriva in modo imprevisto e viene percepito come pericoloso, sconvolgendo in maniera significativa la donna.

Un altro comune sintomo di disturbo ossessivo post-partum è la ricorrente e intrusiva preoccupazione che qualcosa di brutto possa accadere al bambino. In risposta a questi pensieri, è possibile che il genitore effettui numerosi controlli per assicurarsi che il bambino stia bene. Un terzo sintomo molto comune del disturbo ossessivo-compulsivo post-partum implica la presenza di pensieri sessuali indesiderati sul proprio figlio.

Le conseguenze

I genitori con disturbo ossessivo-compulsivo post-partum non hanno alcun desiderio o intenzione di nuocere al piccolo, però la comparsa di un pensiero indesiderato o minaccioso li porta a mettere in discussione le proprie intenzioni, la propria morale o la propria idoneità a svolgere il ruolo di genitore.

Nonostante questi timori, il disturbo ossessivo post-parto non è associato a un incremento del rischio di far del male ai bambini o neonati.

I sintomi

Come per tutte le forme di disturbo ossessivo-compulsivo, anche questo tipo comprende rituali e comportamenti di evitamento in risposta alle ossessioni, quali ad esempio comportamenti di controllo, comportamenti di lavaggio, di evitamento situazionale e rituali mentali.

Questi comportamenti mantengono i sintomi del disturbo, perché impediscono la disconferma delle credenze errate correlate alle ossessioni stesse. I sintomi possono causare nel genitore il terrore di passare del tempo con il bambino, e questo può incidere sul legame e può devastare la relazione padre/madre-figlio.

Il trattamento

L’appoggio delle persone amate può essere di grande aiuto per cercare di trovare una soluzione. Risulta infatti molto utile che la donna possa delegare alcune delle responsabilità in modo che possa distrarsi e interrompere la routine. Per la donna con DOC post-parto staccarsi dal piccolo non sarà facile, per cui bisogna essere pazienti ma fermi. Solo così si riuscirà ad aiutarla.

L’aiuto di un professionista psicologo potrà aiutare a superare il DOC post-parto, in modo graduale. Perciò, una volta che si inizia la terapia, è importante essere costanti e coerenti nel momento di applicare raccomandazioni e indicazioni.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…