Il governo olandese ha dovuto approvare delle misure forti contro la crisi climatica

Dopo che la Corte Suprema ha accolto le istanze di un’organizzazione ambientalista, che chiedeva il taglio del 25% delle emissioni entro fine 2020.
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Gianluca Cedolin 14 Maggio 2020

Il mese scorso in Olanda abbiamo avuto la miglior rappresentazione di quanto un gruppo di cittadini tenaci possa fare per sollecitare interventi importanti a contrasto della crisi climatica. Il governo dei Paesi Bassi, infatti, ha approvato un rilevantissimo pacchetto di misure green, con l'obiettivo di ridurre le emissioni annuali di circa 10 megatoni, equivalente alla produzione annuale della Lettonia, scrive il Guardian, che ha raccontato la vicenda. Una mossa obbligata, da parte dell'Olanda, visto che la Corte suprema lo scorso anno aveva dato ragione a degli ambientalisti e in particolare alla piccola no-profit Urgenda Foundation, la quale nel 2013 aveva chiesto che il governo agisse per ridurre entro il 2020 le emissioni del 25% rispetto al 1990. Dopo una lunga trafila giudiziaria, la sentenza definitiva della Corte suprema, che ha costretto il governo a intervenire alla svelta, con provvedimenti che non hanno precedenti.

Le misure

Gli interventi riguarderanno innanzitutto le centrali a carbone, uno dei principali responsabili delle emissioni e della crisi climatica: molte nuove centrali verranno chiuse, o comunque funzioneranno al minimo. Verranno investiti circa tre miliardi di euro nelle energie rinnovabili, soprattutto nei pannelli solari (che verranno installati sui tetti di tutte le scuole). Ci saranno limitazioni all'allevamento del bestiame e inizieranno nuovi progetti di rimboschimento. Altre sovvenzioni verranno alle persone per intervenire sulle proprie case, limitando l'impiego del cemento e favorendo la piantagione di alberi e siepi nei giardini e aumentando l'efficienza energetica. L'obiettivo sarebbe quello di salvare 8 megatoni di emissioni quest'anno, migliorando l'aria che respirano gli olandesi e la vita della fauna e della flora.

La causa

Marjan Minnesma, direttrice di Urgenda, ha definito la loro «una vittoria enorme, che ha dato speranza a molte persone di usare la legge come strumento per il cambiamento». Le rivendicazioni hanno trovato terreno fertile in un paese come l'Olanda, da anni in testa nella lotta alla crisi climatica, ma lo stesso potrebbe accadere da altre parti. Nel mondo sono in corso oltre 1.500 cause legali sul clima, ma nel caso olandese per la prima volta una causa ha costretto il governo a intraprendere determinate politiche: secondo l'esperto di diritto Michael Gerrard, che ha parlato al Guardian, si tratta della «maggior decisione sul cambiamento climatico mai presa da un tribunale». Speriamo sia solo l'inizio.