Il pomodoro e l’importanza del dare valore alle cose semplici

Per anni abbiamo vissuto rincorrendo il tempo, che non ci bastava mai. Abituati ad avere tutto, non ci accontentavamo più delle cose umili e non apprezzavamo i piccoli gesti che costano fatica e sacrificio alle persone a noi care. La pandemia ci ha costretti a rallentare, a fermarci, a ritrovare il senso della vita e delle piccole cose. Ma il cambiamento non deve per forza partire da gesti eclatanti e rivoluzionari: è più duraturo ed efficace quando avviene in modo graduale ma consapevole. L’agricoltura è uno dei settori che può fare la differenza.
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Ciaopeople Studios 29 Novembre 2021

Eravamo assuefatti a una vita frenetica, a rincorrere il tempo che non bastava mai. Abituati ad avere tutto, non ci si accontentava più delle cose semplici. La pandemia ci ha costretti a fermarci, ad ascoltarci, a riscoprire il valore del tempo trascorso in famiglia, a dare la giusta importanza alle piccole cose. Abbiamo capito che semplice non significa per forza banale.

Il valore di un pomodoro

Il pomodoro ne è un esempio. Sono tanti, infatti, gli aspetti da considerare per coltivarlo in modo etico per l'ambiente e le persone: l'effetto imprevedibile dei cambiamenti climatici sulle colture, l'impatto del consumo idrico, un'etica del lavoro che non si fondi sullo sfruttamento ma sulla dignità e la sicurezza dei lavoratori. Per questo è importante agire in un'ottica di sostenibilità a 360 gradi: nel rispetto e nella salvaguardia dell'ambiente in cui si opera, nell'impegno verso le comunità limitrofe e la società, nel dare valore a chi lavora ogni giorno per ottenere la massima qualità di un frutto che, non a caso, è diventato un simbolo del made in Italy nel mondo.
Mutti da anni si impegna a valorizzare la naturale bontà del pomodoro grazie alla ricerca continua della massima qualità possibile non solo nella materia prima, ma anche nella scelta delle persone che nel tempo l'hanno portata a realizzare successi sempre maggiori, nella trasparenza delle relazioni instaurate lungo tutta la filiera, nella cura e nella selezione del pomodoro che arriva sulla tavola di chi sceglie Mutti ogni giorno.

Gli incentivi alla qualità: “Pomodorino d'Oro”

È nato così un modello vincente che dà vita a un circolo virtuoso che fa bene alla terra, agli agricoltori, all'azienda e ai consumatori. Un modello fatto di incentivi che stimolano a dare il massimo e a coltivare il pomodoro migliore. Come il “Pomodorino d'Oro”, un premio in denaro per i migliori 64 agricoltori del nord e del sud Italia che viene da loro reinvestito per migliorare le proprie aziende agricole. Ogni anno, a conclusione della campagna di trasformazione del pomodoro, Mutti assegna questo riconoscimento agli agricoltori che si sono distinti per la qualità del pomodoro consegnato nelle categorie “Pomodoro Tondo”, “Pomodoro Lungo”, “Pomodoro Ciliegino”. Un riconoscimento importante, arrivato alla ventiduesima edizione e diventato il simbolo di una strada fatta di scelte responsabili, impegno, innovazione e cura quotidiana che porta sulla tavola dei consumatori un pomodoro dalla qualità superiore e dal gusto unico.

Una filiera sempre più corta

Merito anche di una filiera corta, che permette che il pomodoro sia raccolto e lavorato nel più breve tempo possibile, grazie alla prossimità tra campi e stabilimento, in modo da preservarne le caratteristiche organolettiche.
L’ultima sfida di Mutti in questa direzione è il progetto “Passata Sul Campo”: il pomodoro, raccolto all’apice della maturazione, diventa Passata direttamente sul campo grazie alla InstaFactory, un innovativo impianto mobile che, collocandosi sui campi di raccolta, permette di ridurre al minimo il tempo che intercorre tra la raccolta e la lavorazione. Ed è proprio sul campo di InstaFactory che, la scorsa estate, Mutti ha voluto invitare alcuni dei suoi consumatori e li ha guidati in un viaggio alla scoperta della qualità Mutti. I consumatori sono stati selezionati nell’ambito dell’iniziativa “Eroi dell’Impegno”, volta a celebrare i piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi può compiere per salvaguardare l’ambiente e contribuire a creare un domani più sostenibile per tutti.

L’impegno per la salvaguardia dell'ambiente

Quella di Mutti, infatti, è una qualità sostenibile che parte dalla terra pensando al futuro del pianeta. Per questo l'azienda, da anni, si impegna per ridurre la propria impronta idrica e di carbonio, collabora con associazioni dedite alla tutela dell'ambiente e ha avviato progetti per la riforestazione dei territori in cui opera.
Rientra in questo l’impegno del “Bosco Diffuso”: oltre ai circa 2000 alberi messi a dimora lungo il perimetro attorno alla propria sede, in collaborazione con l'Ente Parchi del Ducato, Mutti ha avviato il progetto “Mille Querce”, grazie al quale sono stati piantati numerosi alberi nei comuni di Montechiarugolo, Sissa Trecasali e Traversetolo, in provincia di Parma. Lo scopo non è solo riforestare, ma anche riattivare le funzioni ecosistemiche: le querce forniscono ossigeno, alimentano la biodiversità e sequestrano inquinanti.
Per sensibilizzare il maggior numero di persone possibili, a settembre il “Bosco Diffuso” ha oltrepassato i confini regionali ed è approdato prima a Rozzano, in provincia di Milano, con la donazione di una quercia, e poi nel centro di Milano con un'installazione artistica a tema rinaturalizzazione: 1000 piantine sono state donate ai cittadini, i quali hanno accolto l’invito a pubblicare una dedica per la natura sul sito dell’iniziativa e a condividere le loro foto con le piantine sui social usando l'hasthag #TraccediBosco, così da raggiungere tutta Italia.

Lo scorso 3 giugno, invece, a entrare in campo sono stati i dipendenti. In partnership con Legambiente, su base volontaria, sono stati coinvolti nella pulizia delle aree verdi limitrofe alla sede e agli stabilimenti, dopo che nei giorni precedenti erano stati ripuliti più di 30 km di strada limitrofa ai campi, con la raccolta di mille chili di rifiuti indifferenziati, cioè la quantità mediamente prodotta in due anni da un italiano.

Dalla terra non solo frutti, ma lavoro, dignità e futuro

Ma l'idea di sostenibilità di Mutti è molto più ampia e arriva a toccare anche cause etico-sociali. Infatti, così come dalla terra germoglia il seme che, coltivato con cura e amore, genera i frutti che diventano il nostro cibo, così anche coloro che si trovano abbandonati a sé stessi possono ritrovare la speranza nel futuro reinserendosi nel mondo del lavoro.
È nato così il progetto di inclusione realizzato da Mutti con UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, e Associazione Next, che organizza percorsi di formazione professionale finalizzati all'inserimento lavorativo di soggetti marginalizzati e categorie fragili. Mutti, durante la campagna di trasformazione del pomodoro, ha inserito nei propri stabilimenti persone appartenenti a queste categorie, contribuendo a formarli attraverso Associazione Next per dar loro gli strumenti necessari a superare il disagio economico sociale generato da situazioni di emergenza. Così dalla terra nasce non solo il pomodoro, ma anche lavoro, dignità e futuro.
Grazie alle azioni virtuose, all’attenzione per il territorio, al rispetto per le persone, a un impegno costante per la sostenibilità a 360 gradi arriva sulla tavola dei consumatori una qualità superiore che si ritrova nel gusto unico del pomodoro. Assaporandolo, possiamo ripercorrerne il percorso fatto di ricerca, ostacoli superati, fatica e responsabilità. E ogni volta che lo scegliamo, prepariamo con amore i nostri piatti e li portiamo in tavola con le persone a noi care, ne siamo fieri: perché sappiamo che stiamo condividendo tutti questi valori.