Un modello che dà valore alla terra e ai suoi frutti

Piace agli agricoltori che si sentono ispirati e incentivati a dare il meglio, piace ai consumatori che apprezzano prodotti di alta qualità e piace all’ambiente e alla terra che sono pienamente valorizzati e rispettati senza essere sfruttati: la filiera ideata da Mutti crede nel valore di ogni suo componente. Ogni passaggio, dal seme al pomodoro, è elemento strategico importante per puntare all’eccellenza sostenibile.
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Ciaopeople Studios 22 Luglio 2021

Dopo anni di “insostenibilità”, la consapevolezza che la terra e i suoi frutti siano non solo risorse “finite” ma anche strettamente correlate sta pian piano diffondendosi. Più la terra è rispettata, più la qualità dei suoi frutti è garantita e più cresce il valore di una produzione. C’è chi questa consapevolezza la coltiva da tempo e non indietreggia nel continuare a migliorare i propri processi per ottenere il prodotto migliore.

Un modello sostenibile dal campo alla tavola

È la mission che da oltre 120 anni Mutti porta avanti: portare il pomodoro in tutte le sue forme alla sua massima espressione. È un obiettivo impegnativo da raggiungere se non si trova una strategia che tocchi ogni stadio della filiera, dal seme al pomodoro: una strategia che crei valore. Mutti ha sviluppato un modello sostenibile che valorizza il pomodoro ma anche la terra dove cresce, gli uomini che lo coltivano, e i prodotti che ne derivano: un modello che cura la materia prima dal campo alla tavola e coinvolge tutto e tutti, dagli agricoltori all’azienda fino ai consumatori, perché sono loro che imparano a fidarsi delle azioni positive messe in campo e ne incentivano ulteriormente il perfezionamento. Il rapporto di fiducia è una delle componenti fondamentali della cura della terra e dei suoi frutti: sono proprio le relazioni tra agricoltori, azienda e consumatori il vero volano per cercare con costanza il prodotto di qualità superiore.

La produzione integrata: dalla parte della terra e del pomodoro 

Gli agricoltori devono seguire disciplinari stringenti rispettosi della terra e dell’ambiente: i Disciplinari di Produzione Integrata regolamentati dalla Regione Emilia-Romagna regolano ogni aspetto tecnico delle colture con l’obiettivo di garantire la salvaguardia dell’ambiente e della salute delle persone. La Produzione Integrata è, infatti, un sistema di coltivazione volto a ridurre al minimo l’utilizzo di prodotti fitosanitari e fertilizzanti, così come di acqua e di energia per rispettare le risorse del territorio e regolare la rotazione obbligatoria delle colture, la fertilizzazione, l’irrigazione, la semina e la raccolta.

La tecnologia accresce la qualità 

I cambiamenti climatici negli ultimi anni hanno reso ancora più imprevedibile e difficile il mestiere dell’agricoltore che deve prendere decisioni importanti a tutte le ore per avere raccolti di qualità. A questo scopo Mutti ha introdotto un supporto tecnologico importante per i suoi agricoltori che si avvale della collaborazione con Horta, lo spin off dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. L’idea è quella di utilizzare una piattaforma informatica (Pomodoro.net) che raccoglie, organizza, interpreta e integra in modo automatico le informazioni provenienti in tempo reale dalle centraline poste nei terreni coltivati. La piattaforma è in grado di trasformare i complessi fenomeni climatici e colturali in scelte più chiare: non sostituisce l’esperienza degli agricoltori, ma fornisce elementi in più per poter scegliere. A questa innovazione si aggiunge la raccolta meccanica obbligatoria su tutti i terreni, che assicura una raccolta selezionata e veloce in poco tempo: questo è possibile grazie a una macchina raccoglitrice dotata di una selezionatrice ottica capace di effettuare una prima selezione dei frutti maturi dal colore rosso vivo, separando i frutti non maturi o difettosi.

Pomodorino d’Oro e Passata Sul Campo: due rivoluzioni a vantaggio di tutti

Tutto il lavoro richiesto per mantenere alta la qualità dei pomodori viene premiato da Mutti, che garantisce un prezzo più alto del mercato a fronte di una produzione eccellente, e viene esaltato anche dalla campagna di raccolta che dal 2000 prevede un premio finale in denaro, il premio Pomodorino D’Oro, a chi ha conferito i pomodori di migliore qualità. Questo premio viene reinvestito sui campi, portando ancora più valore a tutta la filiera. Ogni anno vincono 65 agricoltori, 40 su circa 400 agricoltori nel Nord e 25 su circa 200 agricoltori nel Sud. Un incentivo a lavorare con passione e professionalità, vantaggioso per gli agricoltori e anche per l’azienda. Ma le rivoluzioni di Mutti sono costanti. L’ultima in ordine di tempo è avvenuta circa un anno fa e riguarda la trasformazione del pomodoro. Si chiama InstaFactory: un impianto produttivo mobile che si sposta nei terreni di raccolta per fare la “Passata Sul Campo”. Anche questo è un modo per portare valore con una formula a “chilometro zero”, sublimando il gusto e il sapore del pomodoro appena raccolto. Con Mutti si incentivano gli agricoltori a lavorare con serietà, dedizione e tecniche all’avanguardia, e si accorcia una filiera controllata in ogni sua fase.