In Germania più di 170 manifestazioni contro il governo: le due ragioni della protesta degli agricoltori

Avvistati oltre 5mila trattori a Monaco di Baviera, a Berlino  i trattori hanno cominciato a radunarsi davanti alla Porta di Brandeburgo e ad Amburgo il Comune ha avvisato i cittadini dei possibili rallentamenti che ci sarebbero stati in città. Ecco cosa sta accadendo in Germania dove gli agricoltori hanno iniziato una delle mobilitazioni più imponenti degli ultimi anni contro le decisioni del governo e dell’Europa.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 9 Gennaio 2024

Da lunedì 8 gennaio, la Germania è alle prese con una delle mobilitazioni più imponenti di agricoltori e altri lavoratori del settore che sono scesi in piazza con i loro trattori per protestare e scioperare contro alcune delle politiche europee e nazionali approvate di recente e che potrebbero mettere a rischio il loro comparto lavorativo nel Paese.

Nel distretto di Cloppenburg, nel nord-ovest della Bassa Sassonia, una strada principale è stata bloccata da 40 veicoli. In Sassonia, secondo la polizia, alcuni svincoli autostradali nella zona di Dresda sarebbero stati bloccati. Ci sono stati assembramenti sulle autostrade A4, A13, A14 e A17. A Berlino  i trattori hanno cominciato a radunarsi davanti alla Porta di Brandeburgo. Nel nord della Germania, la città di Amburgo ha avvertito in anticipo dei disagi al traffico perché gli agricoltori del vicino Schleswig-Holstein avrebbero poi svolto una manifestazione in città. La polizia ha fatto sapere di avere contato più di 5.500 mezzi agricoli soltanto a Monaco di Baviera.  Perchè sta accadendo tutto questo?

Una delle ragioni della mobilitazione dei "trattori tedeschi" riguarda l'approvazione di un pacchetto di leggi europee chiamato "Farm to Fork". In sostanza si tratta di un programma portato avanti dall'Unione insieme a quello della PAC sull'agricoltura (abbiamo approfondito la riforma in quest'articolo) che prevede

  • l’abbandono del 10% dei terreni agricoli,
  • la conversione a biologico di un quarto della superficie coltivabile,
  • l’abbattimento dei concimi e dei fitofarmaci oltre alla rotazione forzata dei cereali.

E a detta degli agricoltori tedeschi, queste misure potrebbero mettere a rischio l'intera filiera del Paese e non solo, ma dell'intera comunità agricola europea.

Alla misura Europea si è poi aggiunto il problema legato ai sussidi nazionali. Il governo dei verdi ha deciso di ridurre progressivamente gli aiuti per l'acquisto del gasolio e questo intervento ha generato caos e malumori tra gli agricoltori, soprattutto di diverse aziende di piccola e media grandezza, le quali senza le agevolazioni del governo non riuscirebbero a completare la transizione energetica nel comparto dei mezzi agricoli e sarebbe in difficoltà per continuare la loro attività produttiva. Il governo aveva deciso in manovra di bilancio 2024 di azzerare i sussidi perchè la Corte costituzionale che si continuassero a utilizzare alcuni fondi raccolti per combattere la pandemia, ma per altri fini.

Le prime mobilitazioni, già annunciate a dicembre hanno portato per il momento a un cambio di programma per quanto riguarda il sistema dei sussidi. Infatti la coalizione che governa in Germania ha deciso di ridimensionare il completo ritiro degli aiuti e proporre al comparto agricolo nazionale delle concessioni. Le macchine agricole e forestali resteranno esenti dalla tassa sugli autoveicoli e gli sgravi sulle accise al solo diesel per uso agricolo saranno eliminati solo in diversi anni progressivamente.

Questo ancora non basta per gli agricoltori, i quali tramite attività sindacali hanno comunicato che vorrebbero ottenere il pieno ritiro della cancellazione dei sussidi al settore. E per questo motivo la mobilitazione avutasi a inizio della settimana potrebbe ripresentarsi nei prossimi giorni fino al 12 di gennaio.