In Giappone i giornali si piantano e fioriscono: è nata l’era del Green Newspaper

Si legge, si pianta, si innaffia e lo si vede fiorire. The Green Newspaper è il primo giornale 100% eco, un’idea di un’agenzia di comunicazione giapponese che ha permesso una tiratura di oltre 4 milioni di copie e un guadagno di circa 80 milioni di yen. Ma che è soprattutto decisamente green.
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Gaia Cortese 6 Maggio 2019

Se dovesse capitarti di vedere qualche giapponese far letteralmente a pezzi un giornale, non allarmarti. Potrebbe trattarsi di un giornale di carta riciclata e vegetale. Uno di quei giornali che, dopo la lettura, possono essere “letteralmente” piantati per dare vita, in poche settimane, a una moltitudine di fiori e piantine. Si tratta di un mix di carta riciclata, acqua e piccoli semi di fiori o piante aromatiche che, una volta sminuzzata, può essere davvero piantata in terra.

L’idea del Green Newspaper, un quotidiano di proprietà dell’editore della famosa testata nipponica The Mainichi Shimbunsha, è stata dell’agenzia di comunicazione Dentsu Inc., una tra le più importanti in Giappone. La carta utilizzata è costituita da rifiuti riciclati, mentre l’inchiostro è fatto con semplici sostanze naturali. Il Green Newspaper non inquina affatto, ma anzi, rende il mondo più green.

A dire il vero, non si tratta di un’idea del tutto nuova, perché questo tipo di carta è già in commercio da diversi anni, ma l’intuizione di utilizzarla per un giornale ha avuto un successo incredibile: una tiratura di oltre 4 milioni di copie al giorno in tutto il Paese e un guadagno di circa 80 milioni di yen (cifra che corrisponde a più di 600.000 euro).

Se l’obiettivo è quello di ridurre le emissioni di CO2, bisogna puntare sul riciclo, a partire da quello della carta. D’altronde quotidiani, giornali e riviste hanno una vita così breve (un giorno, una settimana al massimo) da dover per forza pensare a soluzioni che siano più ecosostenibili ed efficaci possibili. L’iniziativa legata al Green Newspaper è stata portata anche nelle scuole con lo scopo di sensibilizzare i bambini sul tema ambientale. Ora, non sarebbe una brutta idea continuare in questa direzione, non solo nel Paese del Sol Levante, ma ovunque sia possibile replicare un’idea così innovativa.