Greta Thunberg a Roma: il suo discorso e gli interventi della manifestazione in Piazza del Popolo

Molti gli interventi dei portavoce dei Fridays for Future di tutta Italia e di alcuni studenti delle scuole medie e superiori, di fronte a 25mila persone. Il più atteso, quello di Greta Thumberg, che è salita sul palco alle 13:22. Ecco cos’ha detto.
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Giulia Dallagiovanna 19 Aprile 2019

È iniziata a Roma la manifestazione dei movimenti Fridays for Future assieme a Greta Thunberg, che mercoledì scorso è arrivata in Italia per incontrare il Papa e tenere un discorso al Senato, in occasione della conferenza sul clima. Ma la giovane attivista svedese rappresenta le nuove generazione ed è soprattutto a loro che si è sempre rivolta. L'appuntamento finale del suo viaggio, in treno, nel nostro Paese è quindi un Climate Strike in piena regola, in una Piazza del Popolo gremita di gente: 25mila persone fanno sapere gli organizzatori, soprattutto ragazzi. Ci saranno diversi interventi dei rappresentanti dei coordinamenti che organizzano gli scioperi nelle diverse città della Penisola, ma anche da parte di scuole medie e superiori, perché la lotta contro il cambiamento climatico vede tutti dalla stessa parte, alunni e insegnanti. E qualcuno di loro sta già parlando.

Qui puoi seguire in tempo reale quello che asta avvenendo.

Marilisa, portavoce del Fridays for Future di Padova

"Viviamo in un pianeta che non ci appartiene – ha iniziato Marilisa, portavoce del Fridays for Future di Padova – È necessario un cambio di mentalità perché i cambiamenti del singolo non bastano da soli. Per questo continueremo nella nostra lotta e non ci fermeremo. Noi vogliamo l’impossibile e lo avremo".

Giorgio Caratta, del Liceo Ginnasio Statale "Augusto" di Roma

"Una generazione sta decidendo di agire in prima persona per un obiettivo comune: salvare la nostra Terra. – le fa eco Giorgio Caratta, del Liceo Ginnasio Statale "Augusto" di Roma – Abbiamo solo 12 anni prima che i danni siano irreversibili. Il cambiamento deve essere strutturale, organico, di sistema che riguarda soprattutto le istituzioni e le multinazionali. Solo solo un centinaio le grosse aziende ce ci hanno portato nella situazione in cui siamo ora e che possono cambiare le cose. L’ha detto Greta: quello che oggi si fa per i profitti di pochi è ciò che domani causerà la sofferenza di molti."

Credit photo: Marco Ceravolo per Ohga

Antonello Vasini, Fisico climatologo del CNR

"Sono imbarazzato perché qui sono l’unico adulto e appartengo alla generazione che causato questo problema – inizia così l'intervento di Antonello Vasini, Fisico climatologo del CNR – Scusatemi a nome dei miei coetanei. Però come scienziato posso fare tanto, e con i miei colleghi abbiamo smontato il più grosso inganno del secolo scorso. Si è sempre pensato che da una parte ci fosse l’uomo e dall’altra la natura. Così abbiamo creato dei sistemi in cui l’uomo vedeva la natura come un deposito da usare a dismisura, anche come discarica. Tanto, si pensava, la natura non avrebbe fatto nulla. Chi se lo sarebbe immaginato che avrebbe reagito alla nostre azioni? E invece è proprio così: perché oggi i cambiamenti climatici sono causati dalle nostre azioni. Quando aumenta la temperatura, dobbiamo fare tantissimo per farla scendere. Quando arrivano gli eventi estremi, dobbiamo intervenire subito. In Italia la situazione è grave: siamo una penisola in mezzo a un mare che evapora sempre di più. Noi abbiamo il libero arbitrio, l’atmosfera no."

Intanto i partecipanti rispondono agli interventi intonando slogan e cori: “Solo 12 anni, questo ci rimane. Se non agiamo adesso il pianeta poi scompare” e "Con Greta salviamo il Pianeta"

Gli organizzatori fanno sapere che l'evento è interamente autofinanziato. Il palco a pedali, alimentato da biciclette, è il frutto di un crowdfunding, mentre i mezzi a due ruote appartengono ai volontari che li hanno portati questa mattina. "Non vogliamo sponsorizzazioni, abbiamo ricevuto tantissime offerte, ma le abbiamo rifiutate perché vogliamo essere indipendenti", ha sottolineato Matteo Branda, tra i portavoce del Fridays for Future di Roma

Irene e Alessia, studentesse delle scuole medie

Hanno parlato anche alcune studentesse delle scuole medie, come Irene e Alessia. Il cambiamento climatico riguarderà soprattutto loro. "Portiamo avanti la battaglia per cambiare il mondo. Vogliamo liberare il mondo da ciò che ferisce il mondo. Abbiamo iniziato con gesti concreti, come la pulizia dei parchi e dei quartieri. Come Greta, anche noi vogliamo far sentire la nostra voce e dire che è ora di cambiare il mondo: come è adesso non ci piace. Il nostro pianeta è pieno di cose belle, ma è anche di rifiuti e inquinamento. Vogliamo un mondo più pulito, più giusto e più umano. E vogliamo dire a tutti che è più importante salvare la Terra che avere tanti soldi. Siamo giovani, ma insieme possiamo fare la differenza e incidere sul cambiamento di questo pianeta, che è la nostra casa, l’unica casa che abbiamo. Il mondo sta cambiando, come mai noi no?"

Tommaso Berardi del Liceo artistico "Enzo Rossi" di Roma

Tommaso Berardi del Liceo artistico "Enzo Rossi" di Roma: "Siamo qui perché per anni abbiamo visto il nostro pianeta distruggersi sotto i nostri occhi. Siamo l’ultima generazione che può fare qualcosa per salvarlo. Vanno cambiate le scuole per salvare il pianeta. Greta ci ha dimostrato ogni venerdì quanto è importante scioperare".

Jonis, attivista tedesco

Sul palco era presente anche Jonis, un attivista tedesco che ha partecipato alla manifestazione del 29 marzo a Berlino, sempre assieme a Greta Thumberg: "Quando Greta è venuta a Berlino il 29 marzo c’erano 25mila persone a manifestare, ma ci sono ancora persone che negano il cambiamento climatico. Ci sono più di 28mila scienziati che dicono che abbiamo ragione, che il cambiamento climatico è un problema serio e dobbiamo assolutamente affrontarlo"

Federica e Luca, portavoce del Fridays for Future di Roma

È il momento degli altri due portavoce del Fridays for Future di Roma. La prima a parlare è Federica Gasbarro: "Definisco il nostro pianeta molto paziente. Ha 4,5 miliardi di anni e ha attraversato moltissimi cambiamenti. Il problema è nato negli ultimi 60 anni, quando i cambiamenti climatici si sono legati all’azione dell’uomo e allo sfruttamento delle risorse. Siamo la prima generazione a sentire i cambiamenti climatici e l’ultima che può fare davvero qualcosa".

Poi è la volta di Luca Franceschetti: "Oggi siamo di fronte a una delle più grandi crisi globali: la crisi climatica. Per salvarci è necessario oltre a rimediare ai danni dei cambiamenti climatici, ma anche mettere in discussione se stessi".

Miriam Martinelli, rappresentante del Fridays for Future di Milano

Miriam Martinelli, rappresentante del Fridays for Future di Milano:
"Vengo da Milano, una tra le città più inquinate d'Italia. Ma è anche la città che ha portato in piazza 100mila persone in 5 marzo e che ha ospitato la prima assemblea nazionale del Fridays for Future. Una volta c’era la pianura padana, oggi c’è la pianura cemento. C’era una volta il futuro, oggi c’è un lontano miraggio di speranza di vita sulla Terra. Chiedo quindi aiuto a chi ha il potere di agire finalmente. Mi rivolgo agli adulti: genitori, professori che preferiscono che i figli vadano a scuola, perfetti e ordinati come soldatini. Gli state insegnando la scuola dell’indifferenza e l’indifferenza sta uccidendo il nostro mondo. Fermiamoci un attimo in silenzio e chiudiamo gli occhi: guardiamo oltre il nostro naso, oltre questa piazza. La vedete il nostra casa come è ridotta? E lo vedete il nostro futuro ? A me fa una paura boia. Chiedo ai politici rispetto e azioni. Noi non vogliamo essere strumentalizzati, ma vogliamo essere ascoltati."

Credit photo: Marco Ceravolo per Ohga

Marta Sabatino, Fridays for Future di Palermo

Marta Sabatino, Fridays for Future di Palermo: "È una piazza che parla di una generazione a cui è stato rubato il futuro. Scendere in piazza per noi è un dovere morale. Sappiamo che uno sciopero non fermerà i cambiamenti climatici. Noi possiamo scegliere: studiare per un futuro di cui ci stanno privando o scendere in piazza per far valere i nostri diritti. Tutte le grandi rivoluzioni della storia partono da una crisi e la crisi climatica sta mettendo a rischio tutta la popolazione e solo con la consapevolezza possiamo cambiare le cose. La scuola in questo ha un ruolo fondamentale. C’è bisogno di un’inversione di rotta che parta adesso, non c’è più tempo".

Martina D’Arco da Roma dal Liceo Ginnasio Statale "Francesco Vivona" di Roma

Martina D’Arco da Roma dal Liceo Ginnasio Statale "Francesco Vivona" di Roma: "Sono qua tutti i venerdì da Gennaio perché ci credo e voglio cambiare questo mondo. Voglio un futuro. Ci restano solo 12 anni e non lo diciamo noi, ma ci sono studi scientifici che lo dimostrano. Nessuno ascolta gli scienziati che da anni ci dicono che il problema esiste e tocca a noi cercare di risolverlo. Dobbiamo fare qualcosa. È inutile ad andare in gita scolastica per guardare le meraviglie del mondo se poi tra 12 anni c’è il rischio che non ci siano più. Voglio che ci ascoltino. Alcuni potrebbero dirci che siamo troppo piccoli. Greta è la più grande di tutti noi perché ha avuto il coraggio di alzare la testa e dire che il mondo deve cambiare."

Credits: foto di Aran Cosentino per Ohga

Flavio Frontaloni Università Roma Tre di Roma

"Scegliere di vivere in modo ecosostenibile è necessario per invertire a rotta ma questo non basta più. Viviamo in un sistema che mette il profitto avanti a qualsiasi cosa. Un sistema ingiusto e non sostenibile, innaturale contro cui dobbiamo combattere. Credo che il senso di questo movimento sia che un’intera generazione si sia alzata in piedi, perché sappiamo che stiamo andando a sbattere contro un muro e saremo i primi a vivere gli effetti dei cambiamenti climatici".

Greta Thunberg parla sul palco di Roma

Finalmente alle 13.22 appare Greta Thunberg sul palco di Piazza del Popolo. Acclamata come una diva, lei quasi si mescola tra gli altri attivisti. Piccola, con le sue inconfondibili treccine, maglioncino a righe e pantaloni viola. Timida, sorridente, ringrazia in italiano: "Ciao Roma!" e inizia il suo discorso, inondata di applausi e urla.

Alcuni passaggi forse li avrai già sentiti ieri, se hai seguito il suo intervento al Senato. Su Ohga abbiamo riportato il discorso di Greta, ma forse vale la pena di ripetere le frasi più importanti:

"Nei mesi scorsi tantissimi ragazzi in Italia hanno aderito agli scioperi per il clima. Ma non è cambiato nulla e noi continuiamo a manifestare. Anzi, a essere onesti, non si avverte nulla di lontanamente simile al cambiamento in vista. Le emissioni continuano a salire. Dobbiamo quindi stare pronti perché questa battaglia andrà avanti per molto tempo. Non settimane, non mesi: anni."

"L’umanità è a un bivio. Dobbiamo decidere quale strada prendere, quali condizioni di vita vogliamo per il futuro di tutte le specie viventi del Pianeta. Siamo qui oggi perché abbiamo deciso quale direzione prendere e ora aspettiamo che altri seguano il nostro esempio. Ho viaggiato e parlato in diversi Paesi del mondo. Mi hanno spesso offerto aiuto per parlare del cambiamento climatico e delle specifiche condizioni di quella Nazione o quell'altra. Ma non è necessario perché lo stesso problema è ovunque: una crisi climatica storica e il collasso del clima".

"Noi bambini stiamo facendo tutto questo, perché vogliamo che i politici si sveglino. Noi bambini stiamo facendo tutto questo perché vogliamo che agiscano. Stiamo facendo tutto questo perché rivogliamo indietro le nostre speranze e i nostri sogni. Ma la verità è che, di fatto, nessuno sta facendo nulla. Qualcuno forse dirà che stiamo perdendo delle ore di lezione, noi diciamo che stiamo cambiando il mondo. Stiamo facendo tutto quello che è in nostro potere e continueremo a farlo. Continueremo a combattere per il nostro futuro e per il nostro Pianeta".

 

Credits video: di Marco Ceravolo per Ohga