James Hansen è un nome che dovresti conoscere: se parliamo di cambiamento climatico è anche grazie a lui

È stato il primo scienziato che, in un contesto ufficiale, ha parlato di effetto serra e innalzamento delle temperature, additando le cause alle azioni dell’uomo (e condannando il greenwashing politico): ecco chi era James Hansen, la sua storia e le sue dichiarazioni.
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Sara Polotti 11 Dicembre 2022

Trentaquattro anni fa il cambiamento climatico non era per niente conosciuto. Parole e concetti come "effetto serra" suonavano strani, incomprensibili. Fino a che James Hansen non prese la parola davanti alla commissione energetica del Senato statunitense in un giorno di giugno del 1988.

"Abbiamo individuato l'effetto serra, che sta modificando il nostro clima".

Pochi parole, semplici, dirette. Ma potentissime. Perché erano le prime. E si sono rivelate estremamente veritiere.

Allora, James Hansen (che è nato nel 1942 e che vanta studi in fisica, astronomia, matematica e astrofisica) era direttore del NASA Goddard Institute for Space Studies e il clima cominciava effettivamente a cambiare. Le temperature nel 1988 avevano raggiunto picchi mai visti nel Novecento e ciò di cui si erano resi conto i ricercatori era che i record climatici riguardavano tutti il decennio del 1980. I gradi si stavano alzando con una frequenza mai vista prima e gli scienziati se ne stavano finalmente accorgendo, grazie a strumenti sempre più precisi e a dati sempre più corposi.

A raccontare cosa dichiarò durante l'intervento è lo stesso Hansen in un articolo scritto per il Boston Globe: "Trent'anni fa (…) testimoniai di fronte al Senato in qualità di scienziato NASA senior, dichiarando la situazione riguardante il Climate Change. Dissi che il riscaldamento climatico in corso era qualcosa che andava oltre alla naturale variabilità dei gradi e che poteva essere attribuito, quasi con certezza, all'attività umana, e principalmente dalla dispersione di diossido di carbonio e di altri gas "heat-trapping" nell'atmosfera. Dissi: ‘Smettiamola di tergiversare e diciamolo senza indugi: ci sono le prove di un effetto serra in atto'".

Da allora, James Hansen ha continuato a studiare e ricercare, ma soprattutto a divulgare e mettere in guardia.

I suoi studi sono numerosi e le sue dichiarazioni forti e chiare, ed è interessante ascoltare le sue parole sull'effetto serra (responsabile del cambiamento climatico in corso): a causarlo non sono tanto le correnti emissioni, quanto le emissioni accumulate nei secoli nell'atmosfera (e imputabili principalmente all'impero britannico, seguito da Stati Uniti e Germania e, oggi, dalla Cina).

A trent'anni da quel discorso, tutto si è rivelato piuttosto preciso e reale: ciò che aveva pronunciato Hansen non era quindi una vaneggiante minaccia o qualcosa di esagerato, ma la mera realtà.

Per quanto riguarda le misure da adottare, James Hansen da sempre sostiene, oltre all'urgenza, il potere della democrazia, come dichiarò nel 2009 al Guardian: "La prima azione che le persone dovrebbero intraprendere è sfruttare il processo democratico. Ciò che frustra la gente, me incluso, è il fatto che la democrazia influenza sì le elezioni, ma poi dai politici non troviamo altro che greenwashing. La democrazia dovrebbe far sì che un voto pesi come un voto, ma alla fine i soldi parlano più forte dei voti. Ecco perché non mi sorprende che la frustrazione della gente. E credo che le dimostrazioni pacifiche non siano inutili, perché stiamo terminando il tempo a nostra disposizione".