Effetto serra: definizione, cause, conseguenze e rimedi possibili

L’effetto serra è un fenomeno complesso. Decisivo nel permettere la vita sul pianeta, rischia anche di comprometterla. Accade per via dell’azione umana, che lo influenza attraverso le emissioni di gas e altre sostanze inquinanti. Ma come funziona nella pratica questo fenomeno? Quali sono le sue cause, le sue conseguenze, e soprattutto i rimedi possibili a uno dei problemi più discussi della nostra epoca? Scoprilo in questo articolo.
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Michele Mastandrea 4 Maggio 2022

Avrai senza dubbio sentito parlare di effetto serra, durante un servizio al telegiornale sui cambiamenti climatici, o leggendo un articolo sui rischi legati al riscaldamento globale.

Si tratta di uno dei fenomeni più importanti nell'ambito della meteorologia, capace di influenzare il clima e di conseguenza la vita nella sua totalità. In questo articolo ti spiego cos'è l'effetto serra, quali sono le sue cause e le sue conseguenze, ma anche i rimedi possibili ai suoi effetti più problematici.

Definizione

In poche parole, per spiegartelo in modo semplice, l'effetto serra è un fenomeno fisico che avviene nell‘atmosfera, capace di influire sulla temperatura di un pianeta come il nostro. Ma come avviene nella pratica? Una stella (nel nostro caso il Sole) emette radiazioni di calore, che penetrano la nostra atmosfera e poi vengono riflesse, nella forma di raggi infrarossi, dalla superficie terrestre.

Qui entrano in gioco i "gas serra" come anidride carbonica, metano, ozono, clorofluorcarburi, idrofluorocarburi. Questi permettono di trattenere parte del calore riflesso all'interno dell'atmosfera, alzando dunque la temperatura e rendendola più adatta allo sviluppo della biodiversità, e dunque anche della vita umana.

L'effetto serra permette dunque di contenere una parte dell'energia termica proveniente dal Sole (o della stella a cui ogni singolo pianeta o satellite orbita), senza la quale  – secondo il Cnr – la temperatura su un pianeta come il nostro sarebbe di -18 gradi. A differenza di oggi, quando si attesta intorno ai 15.

Altra azione positiva dei gas serra è quella di filtrare le radiazioni più nocive in arrivo dal Sole. Il loro ruolo, come avrai capito, non va dunque demonizzato in assoluto, ma semplicemente tenuto sotto controllo. Va poi segnalato che il clima terrestre dipende anche da altri fattori, quali i flussi delle correnti oceaniche, le radiazioni solari, gli spostamenti della crosta terrestre o i cambi di traiettoria dell’orbita della Terra.

Cause

Conseguenza di quanto ti ho appena detto è che quello che conosci come "effetto serra" non solo è sempre esistito anche prima dell'avvento dell'era industriale, ma è anche un fenomeno fisico positivo per il pianeta. Ovviamente, se contenuto sotto un certo limite. Serve infatti a rendere la temperatura abbastanza mite per permettere lo sviluppo degli ecosistemi.

Il problema si verifica quando l'atmosfera non riesce a "espellere" il calore sotto forma di raggi infrarossi, dato che questo è trattenuto dai gas serra presenti nell'atmosfera. Questo accade ovviamente se la concentrazione dei gas serra aumenta notevolmente, come sta avvenendo in questi decenni sulla spinta delle emissioni dovute all'attività umana, in particolare nel settore industriale e nell'ambito della mobilità. In questo senso, lo avrai capito, l'aumento dell'effetto serra è direttamente legato all'aumento dell'inquinamento.

Conseguenze

Un aumento troppo forte dell'effetto serra, dovuto alla crescita della quantità di calore trattenuta dai gas serra nell'atmosfera (quel processo che conosci sotto il nome di "riscaldamento globale"), ha numerose conseguenze. Alcune di queste le puoi immaginare facilmente. Per esempio, se aumenta fortemente la temperatura, la riproduzione può risultare difficile per le specie animali e vegetali, i cui habitat si sono sviluppati in precise condizioni.

I cambiamenti climatici mettono a rischio anche l'economia, rendendo difficile esercitare attività fondamentali come l'agricoltura, per via delle mutate condizioni. Allo stesso tempo, lo scioglimento dei ghiacciai e delle distese di ghiaccio in generale, in particolare nella regione Artica e Antartica, causa l'innalzamento del livello del mare, che sul lungo periodo può a sua volta mettere a rischio la vita nelle città costiere, esposte anche maggiormente a eventi estremi come le alluvioni.

Se sulle coste è l'acqua a creare problemi, all'interno è la sua mancanza ad essere problematica. L'aumento della temperatura porta con sé infatti anche siccità e mette a rischio la vita sui territori, esponendola alla desertificazione, come sta avvenendo ad esempio in larghe porzioni del continente africano. Gli effetti sull'agricoltura, anche in questo caso, sono evidenti: nella peggiore delle ipotesi si può arrivare anche a situazioni di carestia. Eventi estremi come uragani e incendi sono essi stessi dipendenti dall'aumento della temperatura, così come l'esaurimento di fonti idriche fondamentali come le acque sotterranee.

Rimedi possibili

Come suggeriscono ormai incessantemente scienziati di tutto il mondo, la prima mossa da fare per limitare l'effetto serra, o quantomeno per contenerlo dentro limiti accettabili per la vita sul pianeta, è ridurre drasticamente le emissioni di gas serra. Vale a dire, di tutti quei combustibili fossili come carbone, gas e petrolio che emettono anidride carbonica o metano. La soluzione è a portata di mano: puntare sulle fonti rinnovabili, ormai sempre più competitive per costo di produzione rispetto alle tradizionali materie prime energetiche.

Devi poi ricordare che i gas serra sono emessi in quote rilevanti anche da pratiche come l'allevamento. Da qui deriva l'importanza, per contrastare il cambiamento climatico, anche del passaggio di massa a una dieta vegetariana o quantomeno a una fortissima riduzione del consumo di carne.

Altro tema decisivo è lo stop alla deforestazione: come abbiamo tutti imparato sin dalle scuole elementari, attraverso la fotosintesi clorofilliana le piante rilasciano ossigeno e trattengono CO2 in grande quantità, imitate in questo ruolo anche da quanto avviene in profondità negli oceani grazie alla Posidonia Oceanica o in superficie per merito di piante come le mangrovie.

Si spiega in questo modo l'esistenza di moltissimi progetti in tutto il mondo di ri-forestazione, soprattutto nelle aree urbane metropolitane che producono la maggior parte delle emissioni. Uno sforzo che però servirà a poco se nel frattempo pratiche intensive di deforestazione (ti basti pensare al Brasile e a quanto accade quotidianamente nella foresta Amazzonica) continueranno a questi ritmi. Non serve dunque solo frenare la deforestazione, ma anche ridurre la grandezza delle nostre città: per farlo, serve però anche assicurare una qualità della vita decente in quelle che ora sono zone periferiche e spesso prive di servizi.

Puntare su una mobilità sostenibile e il più possibile a emissioni zero è altro elemento fondamentale: non solo elettrificazione dei mezzi di trasporto pubblici e privati, ma politiche di incentivi per l'utilizzo dei mezzi pubblici e collettivi (bus, treni) così come sviluppo deciso dello sharing e di mezzi di trasporti a zero emissioni come le bici (anche grazie allo sviluppo di una rete capillare di piste ciclabili) possono avere un forte impatto, in particolare nelle grandi metropoli del pianeta.