Il Karma Yoga è la preghiera delle buone azioni: come praticare il cammino dell’azione disinteressata

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Il Karma Yoga si concentra sull’azione disinteressata e sul servizio agli altri, senza aspettarsi nulla in cambio. Il termine “Karma” si riferisce all’azione, mentre “Yoga” significa unione o collegamento con il divino. Quindi, il Karma Yoga è il cammino che porta alla realizzazione attraverso l’azione. Ma come si può applicare questa filosofia spirituale orientale alla vita di oggi?
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Sara Polotti 19 Febbraio 2024

Il Karma Yoga è una delle vie spirituali fondamentali del pensiero induista. Se credi che somigli al concetto semplice di "karma" (la legge orientale di causa ed effetto, secondo cui le azioni di un individuo influenzano le esperienze future), ti sbagli: si tratta di qualcosa di più profondo, anche se alla base sta la stessa intenzione di fare sempre del bene agli altri, in maniera disinteressata.

Il Karma Yoga si basa infatti sull'idea che le azioni giuste, motivate da un'intenzione pura e disinteressata, portino alla crescita spirituale e al raggiungimento della liberazione (o moksha). Questa pratica è menzionata nella "Bhagavad Gita", un testo antico e sacro dell'induismo.

Le altre vie dello yoga sono lo Jnana Yoga (il percorso della conoscenza), il Rāja Yoga (la via della meditazione) e il Bhakti Yoga (il percorso della devozione).

In sostanza, per il Karma Yoga le azioni guidate dalla giusta intenzione sono una forma di preghiera, ma la filosofia non si esaurisce qui: è sfaccettata e può tornare utile anche nella frenetica e difficile vita quotidiana della società moderna occidentale.

Cos’è il Karma Yoga

कर्म योग: sono queste le parole in sanscrito che indicano il Karma Yoga, una delle quattro principali vie dello yoga.

Si tratta nei fatti di una pratica spirituale che si concentra sull'azione disinteressata, l'auto-trascendimento e il servizio altruistico. Le sue radici affondano nell'antica saggezza vedica dell'India e sono ampiamente discusse nella "Bhagavad Gita", un testo sacro hindu. In questo libro, il Karma Yoga viene presentato nel terzo capitolo da Krishna, che sottolinea l'importanza dell'agire senza egoismo e senza l'attaccamento ai frutti dell'azione.

Il termine "Karma" si riferisce infatti all'azione, mentre "Yoga" significa unione o connessione con il divino. Quindi, il Karma Yoga è il cammino dell'unione attraverso l'azione. L'obiettivo principale è raggiungere la realizzazione spirituale attraverso l'abbandono dell'attaccamento al risultato delle azioni.

Quali sono i benefici

Praticare il Karma Yoga, secondo le antiche scritture induiste, può portare numerosi benefici sia per l'individuo che per la società nel suo insieme. Il Karma Yoga infatti, aiuta come prima cosa a sviluppare un atteggiamento di disinteresse verso i risultati delle azioni, riducendo lo stress e l'ansia derivati dall'attaccamento ai risultati. Questo, se perseguito con costanza, potrebbe aiutarti a raggiungere una maggiore pace interiore e una più piena contentezza quotidiana.

"È meglio vivere il proprio destino imperfettamente che vivere un'imitazione della vita di qualcun altro con perfezione", si dice nel testo, e anche questo passaggio testimonia come il Karma Yoga possa togliere dalle spalle molti pesi contemporanei.

Dopodiché, il Karma Yoga promuove l'altruismo e il servizio disinteressato verso gli altri. Compassione, empatia e connessione con gli altri esseri umani sono dunque il risultato di questo atteggiamento, che può contribuire potenzialmente a costruire una società più armoniosa e solidale.

Come praticare il Karma Yoga

La pratica del Karma Yoga – che per essere conosciuta davvero a fondo richiede la lettura della "Bhagavad Gita" – presuppone di adottare un'attitudine mentale specifica durante le azioni quotidiane. Secondo il testo sacro è importante su tutto agire con sincerità, senza aspettarsi nulla in cambio. Ciò significa che le azioni devono essere eseguite con totale dedizione e senza egoismo, indipendentemente dai risultati.

Una pratica comune? Dedicare le proprie azioni a un ideale superiore o a una causa più grande di te. Secondo chi pratica lo yoga nella vita, aiuta a superare l'egoismo insito nella natura umana per sviluppare, al contrario, un senso più spiccato di servizio verso gli altri.

Anche le azioni quotidiane più semplici, dunque, possono essere trasformate in atti spirituali quando vengono eseguite con consapevolezza e disinteresse. Il segreto è agire sempre con consapevolezza chiedendosi il senso profondo di ciò che si sta compiendo.

Il Karma Yoga nella vita di oggi

Se ti sta chiedendo come sia possibile praticare il Karma Yoga pur vivendo nella società moderna – nella quale la competizione e l'individualismo sono spesso parte del quotidiano – la risposta è semplice: farlo è possibile, secondo chi lo pratica, poiché il Karma Yoga offre un antidoto e un'alternativa a tutto questo. Praticare il Karma Yoga non significa necessariamente rinunciare alle responsabilità quotidiane o al lavoro, ma piuttosto cambiare l'atteggiamento mentale con cui si affrontano le azioni e le situazioni.

È dunque possibile integrare il Karma Yoga nella vita di tutti i giorni: dovrai trovare modi per servire gli altri e agire con compassione e disinteresse. Non solo attraverso il volontariato o sostenendo concretamente le persone bisognose, ma anche semplicemente offrendo aiuto e supporto a coloro che ne hanno bisogno dal punto di vista emotivo.