La pista da bob Cortina 2026 è tra le 20 opere insostenibili: quanto costa e chi pagherà

La realizzazione della struttura e del complesso circostante è in ritardo e comporta già, secondo le stime, notevoli aumenti di spese. Ecco quanto pagheremo.
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Francesco Castagna 13 Marzo 2024

Lo slittino da bob è un mezzo che ama correre, ma la pista che dovrebbe nascere per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 è già in ritardo e i costi sono aumentati rispetto alle stime iniziali. Entro il 2025 dovrebbe essere pronta non solo la pista da bob a Cortina d'Ampezzo, dopo che il governo aveva valutato l'ipotesi di riqualificare quella piemontese a Cesana Pariol, ma anche tutto il villaggio che dovrebbe ospitare la manifestazione.

Dati alla mano, però, sembrerebbe che queste Olimpiadi sono nate già problematiche, per via di fattori di diversa natura: l'impatto ambientale legato alla realizzazione dell'opera, i costi per una struttura che, secondo Legambiente, sarebbe l'ennesimo caso di accanimento terapeutico (come quello che avviene per gli impianti sciistici) e l'esiguo numero di atleti italiani che praticano questo sport. Secondo l'Ong Mountain Wilderness: "Nel nostro Paese la federazione di questo sport è “forte” di 6 atleti maschi, 2 donne, 7 praticanti e qualche anziano, nostalgico dirigente".

Le fa eco Italia Nostra, Associazione Nazionale per la Tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione: "in Italia i praticanti ufficiali delle tre discipline interessate (bob, skeleton e slittino) sono solo 59 e che anche nel resto del mondo è assai ridotto il numero di atleti e di competizioni: non è un caso che la pista da bob di Cesana Pariol realizzata per le Olimpiadi invernali 2006 sia in rovina dopo anni di abbandono".

Lo stesso Kristin Kloster, Presidente della Commissione di Coordinamento per i Giochi Olimpici Milano Cortina 2026, in una lettera di risposta alle otto principali Associazioni di protezione ambientale (CAI, Federazione Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Mountain Wilderness, Touring Club Italiano, WWF Italia) aveva ribadito che "la costruzione o la ricostruzione di una nuova sede non è ritenuta essenziale per le gare di bob, slittino e skeleton dei Giochi Olimpici Invernali Milano Cortina 2026″, aggiungendo che: "gli impianti oggi esistenti nel mondo sono sufficienti per l’attuale numero di atleti e di competizioni negli sport del bob, dello slittino e dello skeleton".

In poche parole, le indicazioni erano chiare e tutti gli attori coinvolti erano a conoscenza del parere del CIO. Eppure il Governo italiano ha così deciso: la pista da bon a Cortina si farà, costi quel che costi. Ed è proprio di costi che si parla, infatti, dal momento che Legambiente nell'ultimo rapporto Nevediversa 2024 ha dedicato un'intera sezione alle olimpiadi Milano Cortina 2026, ripercorrendo tutte le decisioni e le spese legate alla realizzazione dell'opera.

Quanto costa e chi pagherà

"Quale sarà la spesa finale di queste Olimpiadi, se già ora, a due anni di distanza, abbiamo probabilmente superato la soglia dei 4 miliardi di euro? Per recuperare il tempo perduto, si sta attingendo dalle casse delle Stato", sono queste le conclusioni che emergono dalla ricostruzione di Legambiente. La pista da bob di Milano-Cortina 2026 doveva costare 50 milioni di euro, ma alla fine il costo finale si aggirerà intorno agli 80 milioni di euro.

Fonte| Legambiente;