Se stai cercando una posizione yoga che tiri fuori l’energia che a volte senti perduta, Virabhadrasana è quella che fa per te. Il suo nome deriva da quello di un valoroso guerriero, Virabhadra, che secondo la tradizione induista nacque da una ciocca di capelli del dio Shiva. Si tratta di una delle posizioni in piedi più praticate, ed è particolarmente indicata nelle stagioni primaverili, che rappresentano periodo di cambiamento e rinascita. Infatti, la sua realizzazione porta con sé tutto il potere della trasformazione fisica, mentale ed emozionale.
La posizione del guerriero, di cui spiegherò le prime due sequenze, serve a far emergere il guerriero che è in te. È una posizione che si basa su un affondo, in cui le schiena si stende verso l’alto, così come le mani, e il torace si apre. Coinvolge la forza, la stabilità e l’equilibrio, così come il vero guerriero è colui che sa trovare equilibrio e armonia nel proprio percorso, che sfrutta le prove della vita per diventare migliore. Ne esistono tre varianti: vediamo insieme come si realizzano.
La posizione del guerriero, come ti ho anticipato, deve il suo nome a Virabhadra, che nella tradizione indù nacque da una ciocca di capelli strappata del dio Shiva. La storia narra che di Shiva si innamorò follemente Sita, ovvero la figlia di Daksha nonché avversario del dio.
Al momento delle nozze, Sati scelse Shiva come futuro sposo e i due riuscirono presto a convolare a nozze. Alle successive cerimonie però Shiva non partecipò proprio a causa dei profondi conflitti con Daksha. Sati non potè resistere alla sofferenza e la sua disperazione divenne così insopportabile che lei stessa prese fuoco diventando cenere. Appena Shiva apprese l'accaduto, andò su tutte le furie e si strappò una ciocca di capelli che lanciò verso le ceneri di Sati, da cui nacque Virabhadra che combatté assumendo la posizione che stai per eseguire.
Virabhadrasana è dunque una posizione capace di favorire un senso di trasformazione fisica, mentale ed emozionale. Aiuta chi la esegue a trovare dentro di sé la forza necessaria a per affrontare le difficoltà della vita, l’armonia e l’equilibrio per completare la propria crescita personale e spirituale.
La posizione del guerriero aiuta a sentirti più forte e a rafforzare la parte inferiore del corpo. Inoltre, apre le spalle, aiuta a tonificare gli addominali, rafforza la schiena lavorando sulla colonna vertebrale, aumenta la stabilità, la concentrazione e la resistenza migliorando l’equilibrio fisico e psichico.
Esistono tre varianti della posizione del guerriero. Vediamole.
Nella realizzazione delle posizioni del guerriero 1 e 2, è importante controllare che bacino, torace e testa siano sempre ben allineati. Questo richiede un po’ di concentrazione, ma è fondamentale per la buona riuscita della posizione senza causare eventuali effetti spiacevoli sulla schiena. Inoltre, ti consiglio di comincia a costruire la posizione concentrandoti sulla parte bassa e solo dopo sui movimenti delle braccia, per creare, prima di tutto, stabilità ed equilibrio che sono la base del movimento. Ricordati di eseguire l’esercizio da entrambi i lati, e infine fai attenzione se presenti problematiche ai muscoli o alle articolazioni di cui potresti soffrire e che potrebbero essere aggravati dall’esercizio.
(Articolo scritto da Sara del Dot il 10 ottobre 2018
Modificato da Kevin Ben Alì Zinati il 25 marzo 2024)