I giovani sono i più sensibili al tema dell'emergenza climatica e alle altre questioni ambientali. Giustamente, dirai. Il futuro è loro, ma si prospetta sempre più cupo se non si adottano subito delle misure. Appare dunque chiaro che bisogna partire dai luoghi che proprio i ragazzi frequentano ogni giorno, dalle scuole e dalle università. E così alcune amministrazioni si stanno muovendo anche nel nostro paese, aderendo alla campagna plastic free lanciata dal Ministero dell'Ambiente. Già, perché uno dei nemici del nostro pianeta, e in particolare dei nostri mari, si chiama plastica. C'è poi la direttiva dell'Unione Europea che dice stop alla produzione e alla commercializzazione di alcuni prodotti in plastica monouso e che tutti i paesi membri, inclusa l'Italia, sono chiamati a recepire entro il 2021.

La regione Lazio ha voluto giocare d'anticipo lanciando un piano regionale plastic free che include anche le scuole e le università. Per queste ultime infatti la giunta regionale guidata da Nicola Zingaretti ha stanziato 500 mila euro da destinare a iniziative volte a contrastare l'impiego della plastica monouso. Verrà pubblicato un bando ad hoc per sostenere l'acquisto di ecocompattatori, con l'obiettivo di promuovere interventi per il recupero e il riciclo del materiale, e l'avvio di progetti per la progressiva eliminazione di contenitori e altri prodotti in plastica usa e getta in tutte le sedi scolastiche.

Spostiamoci in Veneto. Anche il Comune di Padova si è convertito alla causa del plastic free e l'amministrazione si sta impegnando per ridurre l'utilizzo della plastica usa e getta in tutti gli ambiti, a partire dalle scuole. Per questo, entro la fine dell'anno, a tutti gli studenti padovani degli istituti primari e delle medie verrà regalata una borraccia. Un gesto simbolico, che si propone di spingere i cittadini più giovani ad abbandonare l'abitudine di utilizzare bottigliette usa e getta e ad adottare pratiche virtuose, maggiormente ecosostenibili.