L’Australia sta affrontando inondazioni “senza precedenti”: già più di 20 i morti e 60mila gli sfollati

Il governo dichiarerà l’emergenza nazionale in due stati, New South Wales e Queensland, di fronte a una situazione che “spezza il cuore” come ha commentato il primo ministro Scott Morrison. Questi eventi estremi, ha ricordato anche l’ultimo rapporto dell’Ipcc, sono destinati ad aumentare. L’impatto del cambiamento climatico lo stiamo già vedendo.
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Giulia Dallagiovanna 10 Marzo 2022

Città sommerse, macchine che galleggiano sopra una distesa d'acqua e barche che girano per le strade alla ricerca di persone rimaste intrappolate nella propria abitazione. Sono scene che in realtà potresti aver già visto, ma non in queste dimensioni. Il Sud Est dell'Australia in questi giorni si sta trovando ad affrontare una situazione che secondo il Commissario per i servizi d'emergenza, Carlene York, non ha eguali nel passato. Sono già stati registrati 21 morti e 60mila persone sono state evacquate da Sydney. Proprio la capitale del Paese è infatti la città più colpita dalle inondazioni. Secondo l'ultimo rapporto dell'Ipcc, questi eventi estremi sono destinati ad aumentare a causa del cambiamento climatico.

Il portavoce dei servizi di soccorso, Phil Campbell, ha definito le inondazioni "l'equivalente acquatico degli incendi forestali", quelli che distrussero l'Australia tra il 2019 e il 2020 e che secondo uno studio del MIT di Boston hanno ridotto lo strato di ozono dell'1%, cancellando tutti i miglioramenti ottenuti negli anni precedenti. Il primo ministro Scott Morrison, ha già annunciato che dichiarerà l'emergenza nazionale in due stati: New South Wales, dove si trova appunto anche Sydney, e Queensland. "Quello a cui stiamo assistendo spezza il cuore. Deve essere visto, respirato, sentito", ha sentenziato.

Phil Campbell, portavoce dei servizi di soccorso, ha definito le inondazioni l'"equivalente acquatico degli incendi" che hanno distrutto l'Australia nel 2019-2020

Violente piogge si sono abbattute sul Paese durante le ultime due settimane ancora non hanno cessato. Osservata speciale ora è la diga di Manly, alle porte di Sudney, dove già si stanno verificando piccole esondazioni.

Non ha senso insistere oltre sui particolari drammatici che raccontano le immagini e le notizie che arrivano dall'Australia. Più importante, è sicuramente capire che non abbiamo più a che fare con emergenze, con eventi imprevedibili. Lo scorso anno, proprio in questo mese, scrivevamo di come l'Australia fosse alle prese con la peggior alluvione degli ultimi 60 anni. A luglio 2021, Germania e Belgio hanno dovuto affrontare inondazioni che hanno provocato almeno 80 morti e migliaia di dispersi: erano caduti 148 litri di pioggia per metro quadrato in sole 48 ore. Secondo uno studio del Centro per l'Ecologia e l'Idrologia del Regno Unito, infine, in Africa la deforestazione ha provocato un raddoppio delle alluvioni negli ultimi 30 anni. Il cambiamento climatico è realtà, al punto che risulta impossibile capire come mai si provi ancora a ignorarlo.