
Il teff è un grano dal seme piccolissimo, ma dal notevole peso nutrizionale. È un prodotto raro e poco conosciuto. Si sta, però, facendo strada tra i prodotti popolari perché può essere un’alternativa interessante ai grani più noti, non contendo glutine. Conosciamolo meglio insieme.
Il teff, tecnicamente, è il seme della pianta di Eragrostis tef, comunemente chiamata Williams' lovegrass o erba annuale a grappolo, ed è un cereale, come l'orzo e il frumento. È famoso per essere piccolissimo, della dimensione del seme di papavero ed è disponibile in una varietà di colori, dal bianco e rosso al marrone scuro.
È un grano antico proveniente dall'Etiopia e dall'Eritrea (la prima coltivazione risale al periodo tra il 4000 e il 1000 a.C) ed è l’alimento base nella cucina di questo paese. Macinato in farina, il teff viene utilizzato per fare il pane tradizionale, l'injera: è un prodotto da forno fermentato, simile a una frittella che incorpora le loro spezie esotiche. Che sapore ha? Il teff ha un gusto che ricorda le nocciole, con note di fondente più o meno forti a seconda della varietà.
I valori nutrizionali del teff sono molto interessanti. Di seguito trovi i dati relativi a 100 grammi di farina integrale.
La principale caratteristica del teff è l’assenza di glutine, ciò lo rende un’opzione ideale per le persone che soffrono di celiachia o di sensibilità al glutine. E non è tutto, perché è un grado ricco di sali minerali: il calcio, fondamentale per le ossa, è di grande aiuto anche per ridurre i sintomi della sindrome premestruale, e il ferro, importante per contrastare l’anemia e la stanchezza.
È un’eccellente fonte di fibra. Ne contiene più della farina di frumento. La fibra, muovendosi attraverso il tratto digestivo, aiuta a eliminare i rifiuti accumulati e le tossine. Promuove la regolarità intestinale e controlla l'assorbimento dei nutrienti. Inoltre, è ottima se vuoi perdere peso, perché ti fa sentire sazio più a lungo, permettendoti di seguire diete meno caloriche con meno fatica.
Non esistono controindicazioni evidenti all’assunzione di teff. È un prodotto discusso più che per i rischi legati alla salute, per quelli legati all'economia. Il teff è molto più costoso delle altre farine senza glutine, come riso, avena, amaranto, sorgo, mais, miglio e grano saraceno.
Alcuni ristoranti e produttori possono aggiungere farina di frumento a prodotti a base di teff, come pane o pasta, per renderli più economici o migliorare la consistenza. Che cosa succede? Questi prodotti non sono adatti a persone che seguono una dieta priva di glutine. Fai quindi molta attenzione se sei celiaco che non ci siano contaminazioni o aggiunte.
Infine, contiene molto acido fitico, una sostanza chimica vegetale che può legarsi ai suoi nutrienti e impedirti di assorbirli. La fermentazione del teff può aiutare a ridurre parte di questa sostanza.
Il teff si usa in cucina come un qualsiasi grano. Lo puoi cuocere a fuoco lento in acqua o brodo in rapporto 1:1, in questo modo mantieni i semi al dente. Per un piatto più cremoso, come il porridge per la colazione, aumenta la quantità di liquido (latte) a 1:4. Per usare il teff come base per un pilaf o un ripieno, o per incorporarlo in una casseruola o altro piatto che continuerà la cottura, usa fino al 500 ml di acqua o brodo per ogni 250 grammi di teff secco. Questo cereale può essere alla base della preparazione di alcune birre speciali e lo puoi sfruttare come addensante in zuppe e salse, per fare i budini e come classico sostituto del riso.
Fonte | Usda