Le sigarette elettroniche fanno male? Cosa c’è dentro e quali sono i rischi per i più giovani

A pagare le conseguenze del fumare le sigarette elettroniche sono soprattutto i più giovani ma, con l’introduzione della versione usa e getta, è un rischio anche per l’ambiente.
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Rubrica a cura di Letizia Proserpi
18 Gennaio 2023

Sigarette elettroniche usa e getta. Basta il nome per evocare qualcosa che fa male alla salute dell’uomo (sigaretta) come a quella dell’ambiente (usa e getta). Ma perché vanno tanto di moda? E cosa sappiamo sui loro effetti sulla salute?

Le sigarette elettroniche fanno male?

Se le confrontiamo con le sigarette tradizionali i danni alla salute risultano essere minori, dal momento che, in assenza di combustione, evitiamo di inalare residui come catrame o idrocarburi policiclici aromatici che sono altamente cancerogeni. Ma se le analizziamo in senso assoluto il discorso cambia. Come le sigarette normali, infatti, anche quelle elettroniche contengono nicotina. In quantità minori, ma non certo pari a zero. Solitamente una sigaretta elettronica contiene tra i 6 e i 24 mg di nicotina, a seconda del prodotto. In Italia per legge, le sigarette elettroniche non possono superare i 20 mg di nicotina, che è un quantitativo decisamente alto. La nicotina è la principale responsabile della dipendenza che si sviluppa verso le sigarette, dal momento che, assumendola ripetutamente, aumenta la concentrazione dei suoi recettori a livello cerebrale. Veniamo quindi al primo grande dilemma: se è vero che, per un fumatore, passare dalla sigaretta tradizionale a quella elettronica potrebbe avere dei benefici, va invece considerato che chi non ha mai fumato e decide di cominciare con quelle elettroniche potrebbe andare incontro al percorso inverso.

Cosa c'è dentro le sigarette elettroniche?

Ma non finisce qui: oltre alla nicotina, nelle sigarette elettroniche sono contenute anche altre sostanze. Mi riferisco al particolato, a potenziali cancerogeni e addirittura a dei metalli. Analizzando alcune tra le sigarette elettroniche più vendute al mondo sono state infatti trovate sostanze potenzialmente pericolose come il glicole dietilenico (una sostanza chimica tossica per gli esseri umani utilizzata solitamente come additivo per i liquidi antigelo), così come nitrosammine specifiche del tabacco (TSNAs) e formaldeide, che sono sostanze cancerogene. Alcuni studi scientifici hanno poi evidenziato che gli aromi – molto spesso presenti nelle sigarette elettroniche per dare un gusto particolare – se inalati ad alte concentrazioni esercitano effetti irritanti e infiammatori per la mucosa del tratto respiratorio. Infine, anche il glicole propilenico e la glicerina sono finite sotto la lente degli scienziati. Sono le due sostanze che servono a dar vita al fumo (la prima per intenderci è quella utilizzata anche nei concerti e nei film), la cui inalazione prolungata può provocare tosse e irritazione delle vie aeree, che potrebbero anche sfociare a loro volta in asma e riniti.

I rischi per i più giovani e per l'ambiente

Arrivato a questo punto avrai capito che passare alle sigarette elettroniche, se sei già un fumatore, può aiutarti a migliorare le condizioni generali di salute, ma non a eliminare del tutto i rischi. Un po’ come passare dalla brace alla padella, per ribaltare un detto molto comune. Nei prossimi anni – grazie a un maggiore controllo sui processi produttivi e sulle sostanze presenti all’interno – è presumibile che le sigarette elettroniche diventino un'alternativa sempre più sicura al fumo di tabacco, ma per adesso è bene stare molto attenti, diffidando dei prodotti più economici o di quelli provenienti da canali a rischio (tipo mercatini o siti internet sospetti).

Il problema più grande di tutti è però l’effetto che le sigarette elettroniche possono avere sui più giovani. La preoccupazione è legata al boom che stanno avendo questi dispositivi tra i giovanissimi, a cui ha fatto seguito un massiccio investimento da parte del mercato proprio in riferimento a questo target di consumatori. Vale a dire prodotti nuovi e sempre più accattivanti, con un meccanismo di rilascio della nicotina particolarmente efficace e in grado di indurre rapidamente una dipendenza. Da un’indagine condotta in Italia è emerso che, tra il 2014 e il 2018, i ragazzi che hanno provato la sigaretta elettronica durante la loro vita sono aumentati dal 28 al 43,5 per cento. E quelli che hanno dichiarato di utilizzarla al momento delle indagini sono passati dall'8,4 al 17,5 per cento. Come se non bastasse, l’ultima novità in termini di sigaretta elettronica è diventata la sua versione usa e getta. Ad attirare i ragazzi sono i diversi colori e aromi tra cui scegliere, oltre alla forma, spesso confondibile con quella di una penna (e quindi facile da nascondere). Un mercato ancora poco regolamentato e la disinformazione sugli effetti sulla salute hanno fatto poi il resto, costringendoci a fare i conti con un prodotto nocivo non solo per la salute ma anche per l’ambiente.

Questo articolo fa parte della rubrica
Laureata in Medicina e Chirurgia nel 2021 presso l’Università degli Studi di Pavia con tesi in Neurologia Pediatrica dal titolo “Impatto altro…