Leggere in quarantena: 7 libri che possono aiutarti a stare meglio

Non solo manuali, ma anche romanzi e novelle per farti sentire meglio durante e dopo la lettura. Dall’hygge danese ai consigli di un’insegnante di yoga, dallle avventure del gabbiano Jonathan Livingston al viaggio alla ricerca di sè tra Italia, India e Indonesia di Elizabeth Gilbert.
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Gaia Cortese 23 Aprile 2020

Oggi è la giornata mondiale del libro. In questo momento di isolamento forzato a casa non c’è niente di meglio che dedicarsi a una buona lettura, immergersi in una storia che ti porti lontano dalla realtà e soprattutto che ti faccia sentire bene. Ecco perché in questa particolare ricorrenza, voglio proporti 7 libri che possono farti sentire meglio.

Splendere

"Splendere. Piccoli incantesimi per brillare ogni giorno" è il libro scritto dalla scrittrice islandese Johanna Maggy, una vera ispirazione se vuoi cambiare la tua vita prendendo ispirazione dalla saggezza nordica. Tra le pagine di questo libro puoi trovare numerosi consigli: dalle ricette più gustose per far mangiare anche i piccoli di casa (e mai come adesso ne abbiamo bisogno!) ai suggerimenti per inserire la corretta idratazione del corpo nella routine quotidiana, dai consigli per meditare alla pratica per esercitare la consapevolezza attraverso il respiro.

Mangia Prega Ama

Una storia costruita sulla struttura del tradizionale japa mala, un cordoncino di perline molto simile a un rosario, utilizzato dai fedeli in India. "Mangia Prega Ama" si suddivide quindi in 108 mini capitoli (o perline) per raccontare il viaggio di Elizabeth Gilbert attraverso l'Italia, l'India e l'Indonesia, alla ricerca di se stessa. Un anno sabbatico per indagare sui propri desideri, sulle proprie emozioni e, in generale, sulla direzione da prendere nel corso della propria vita.

Ikigai. Ciò per cui vale la pena di vivere

La parola giapponese Ikigai può essere tradotta come "ciò per cui vale la pena vivere". Ecco come da questo libro scritto a quattro mani (Selene Calloni Williams e Noburu Okuda Do sono i due autori), puoi imparare a centrare le tue giornate su ciò che per te vale davvero la pena di essere vissuto, su ciò che, quando apri gli occhi al mattino, ti possa donare tutta l’energia e l’entusiasmo necessari per affrontare la giornata. Perché questo è il modo migliore per esistere.

Il gabbiano Jonathan Livingston

"Il gabbiano Jonathan Livingston" è un breve romanzo scritto da Richard Bach nel 1970, un libro che ha reso lo scrittore americano celebre in tutto il mondo. Nelle pagine di questo capolavoro il volo diventa metafora della libertà. Scegliere di essere liberi implica decisioni difficili, sacrifici, momenti di solitudine e possibilità di fallimento. Ma cosa sarebbe una vita senza libertà?

Hygge la via danese alla felicità

Meik Wiking, autore di questo libro, sembra aver previsto che avremo passato molto tempo in casa, perché sulla base dei principi dell'hygge rimarca la bellezza di trascorrere del tempo di qualità tra le quattro mura casalinghe. C'è un piacere nel sorseggiare una tazza di tè sul divano, nel leggere una fiaba ai propri bambini, nel condividere momenti di assoluta quotidianità con le persone a noi più care.

Gattoterapia

Il romanzo di Giorgio Pirazzini racconta una crisi di coppia, quella di Claudia e Lorenzo, che spinge quest'ultimo a cercare una soluzione al problema. La troverà nella gattoterapia, che insegna agli esseri umani a vivere imitando questi felini. Abbiamo molto da imparare dalla loro indifferenza, dalla loro sensualità e dalla loro eleganza. Lorenzo sarà aiutato da un gruppo insolito di persone e naturalmente da un gatto di nome Iago.

Il magico potere del riordino

Può non essere la quarantena un momento ideale per rimettere ordine nella tua vita? Senza ombra di dubbio è il momento per approfittare del tempo a disposizione e iniziare ad abituarti a un'idea di ordine, a partire dalle cose che ti cirondano. Marie Kondo, autrice di questo best seller, ti inviterebbe a prendere in mano un qualsiasi oggetto e a chiederti: "Quanto è indispensabile questo oggetto? Posso farne a meno?". Solo così si può imparare a liberarsi delle cose inutili.