L’innalzamento del livello del mare fa paura: quasi un miliardo di persone che vivono in città costiere sono a rischio

Un rapporto dell’Organizzazione meteorologica mondiale avverte che l’innalzamento dei mari, conseguenza del surriscaldamento globale, potrebbe sommergere tante città della Cina, dell’India, ma anche dei Paesi Bassi: serve contenere lo scioglimento dei ghiacciai e accrescere la resilienza climatica.
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Martina Alfieri 20 Febbraio 2023

I cambiamenti climatici modificano gli habitat naturali e stravolgono anche le nostre città. In particolare l’innalzamento del livello del mare ridisegna le coste a un ritmo sempre più serrato: secondo l’Organizzazione meteorologica mondiale fino a 900 milioni di persone nel mondo sono minacciate dall’aumento delle acque e questo numero continuerà a salire.

Da Mumbai a Bangkok, molte città affacciate sul mare potrebbero finire sommerse.

Mentre le temperature si confermano più miti da ogni parte del Pianeta, la perdita di ghiacciai diventa più veloce e inesorabile:

Nei prossimi 2000 anni, il livello medio globale del mare si innalzerà di circa 2 o 3 metri, se il surriscaldamento sarà 1,5°C; se verrà limitato a 2°C, il livello aumenterà di 2-6 metri; raggiungerà invece 19-22 metri con un riscaldamento di 5°C, e continuerà a salire nei millenni successivi”, si legge nel report Global Sea-Level Rise & Implications.

Ma non serve guardare tanto in là per vedere le conseguenze dannose che l’innalzamento delle acque può avere sulle persone e sugli ecosistemi: piccole isole e città marittime densamente popolate andranno incontro già nei prossimi anni a sfide senza precedenti.

In cima alla lista degli Stati più esposti la Wmo elenca i Paesi Bassi, il Bangladesh, l’India e la Cina. Tra le città, invece, compaiono inaspettatamente anche grandi capitali e megalopoli come Londra, New York, Los Angeles e Buenos Aires.

Le città e gli insediamenti costieri giocano un ruolo chiave nel passaggio a uno sviluppo più resiliente rispetto ai cambiamenti climatici visto che, in primo luogo, quasi l'11% della popolazione globale – 896 milioni di persone – vive all'interno delle Low Elevation Coastal Zone nel 2020, con un potenziale aumento fino a oltre 1 miliardo di persone entro il 2050”, chiarisce il report.

Il Novecento è stato, negli ultimi 3000 anni, il secolo in cui l’innalzamento del livello del mare ha corso più veloce. Solo tra il 2013 e il 2022 è stato registrato un aumento di 4.3 mm ogni anno (nel decennio precedente, l’aumento medio era stato di 2.9 mm), e alcune regioni sono già dovute correre ai ripari: per prevenire danni economici e sociali, le Fiji ad esempio hanno incominciato a trasferire decine di villaggi che rischiavano di essere presto sommersi.