Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, nove persone su 10 respirano aria inquinata. E se guardi le immagini riprese dai satelliti e dai droni inviati dall'Esa, l'Agenzia spaziale europea, non ti sarà difficile crederlo. Città avvolte da un nebbia nerastra, persone costrette a indossare una mascherina per poter uscire di casa, una coltre di smog che ricopre i Paesi industrializzati e quelli in via di sviluppo. Ma l'inquinamento non rimane solo nell'aria, entra nel tuo organismo attraverso le vie aeree e può provocare diversi danni ai polmoni, al cervello e al cuore. In media, accorcia l'aspettativa di vita di circa due anni, come ti avevamo già spiegato su Ohga.

Gas di scarico delle auto, emissioni delle fabbriche e sostanze chimiche impiegate nell'agricoltura sono le principali fonti di inquinamento atmosferico. Producono infatti un aumento nelle concentrazioni di monossido di carbonio (anidride carbonica), ozono, biossido di azoto, particolato e biossido di zolfo. Alcune di queste parole probabilmente le avrai già sentite, inoltre su Ohga ti abbiamo già parlato di come si misura la qualità dell'aria. Tutti questi termini e le loro sigle sono i responsabili dello strato nero e appiccicaticcio che puoi notare sugli edifici delle case della tua città o che può attaccarsi ai tuoi capelli e renderli sporchi anche subito dopo aver fatto una doccia.

Proteggere il Pianeta, significa quindi prendersi cura di sé. Non utilizzare l'auto privata per ogni piccolo spostamento, scegliere di acquistare un veicolo elettrico o ibrido, selezionare solo prodotti biologici e a chilometro zero e contenere l'utilizzo di riscaldamento e aria condizionata non sono sacrifici che qualcuno ti impone di compiere. Sono comportamenti attraverso i quali tuteli la tua salute, quella dei tuoi familiari e, in generale, di chiunque abiti nella tua stessa città.