“Lo Iyengar yoga? Per me è una pratica per la self regulation”. Intervista a Chiara Travisi, fondatrice dello Iyengar Yoga Institute Milano

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
In occasione dello Yoga Meeting Merano, in programma nel weekend del 22 e 23 aprile, sarà possibile conoscere in modo più approfondito i benefici dello Iyengar Yoga. In attesa dell’evento abbiamo intervistato Chiara Travisi, fondatrice dell’Iyengar Yoga Institute Milano.
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Gaia Cortese 17 Aprile 2023

Accessibile a tutti, grazie all'utilizzo di attrezzi propedeutici che consentono anche ai principianti di avvicinarsi a questo metodo, lo Iyengar yoga è una forma di Hatha yoga sviluppata negli anni Quaranta da un mistico indiano noto come Bellur Krishnamukari Sundara Iyengar. Il metodo è particolarmente adatto a chi cerca un approccio allo yoga più lento e preciso, con l'obiettivo di raggiungere un allineamento tra mente e corpo. In occasione dello Yoga Meeting Merano, Chiara Travisi, fondatrice dell'Iyengar Yoga Institute Milano e membro dell'Associazione italiana Iyengar yoga, terrà alcune lezioni di questo metodo.

Cos'è lo iyengar yoga?

Lo Iyengar yoga è diventato un metodo sulla base del percorso di pratica all’insegnamento dell’omonimo maestro che si chiama B.K.S. Iyengar, che è considerato questo da un punto di vista  propriamente storico uno dei guru del modern yoga, o yoga posturale. Dal suo nome è derivato il metodo Iyengar, definito metodo perché proprio di questo si tratta: nei suoi sessant’anni di insegnamento B.K.S. Iyengar ha sviluppato una didattica specifica e quindi anche una metodica che riguarda come approcciare lo yoga. Chiariamo che lo yoga non è uno, tradizionalmente con il termine yoga si intendono diverse tradizioni ascetiche e, nel caso dello Iyengar yoga, si intende un modo di fare yoga secondo gli insegnamenti di questo maestro.

Come hai deciso di diventare un'insegnante di Iyengar yoga? E come ti sei formata?

Ho iniziato a fare yoga per caso mentre facevo un Ph.D. in Environmental Economics in Olanda. in  quella occasione, la mia coinquilina mi ha invitato a partecipare a una lezione prova di Iyengar yoga, di cui io non sapevo assolutamente niente. Dopo aver partecipato alla lezione, il mio interesse è aumentato e da quel momento non ho più smesso di praticare.

Per caso ad Amsterdam avevo conosciuto anche un insegnante di Iyengar yoga e siccome nel frattempo lì avevo anche iniziato a fare meditazione Zazen, che è quella del buddismo giapponese, ho visto che c’era una grande affinità tra le due cose, nel senso che c’era lo stesso tipo di lavoro per arrivare a una condizione meditativa, ma attraverso la pratica corporea; questo mi è piaciuto moltissimo e quindi non ho più smesso.

Prima l'ho fatto da praticante e poi a un certo punto ho capito che mi sarebbe piaciuto insegnarlo. Ho quindi fatto il percorso di formazione, un percorso molto lungo e serio, che spesso oggi non accade perché attualmente i corsi di formazione vengono venduti, sono proprio una fonte di reddito., quindi chiunque può fare un corso di formazione, senza che ci sia una regolamentazione.

Il percorso è molto serio perché il maestro, quando ha iniziato a diffondere questa pratica, ha istituzionalizzato il sistema di trasmissione, vale a dire che lo Iyengar yoga viene trasmesso all'interno di un sistema regolamentato di formazione scandito da esami, per verificare che l'aspirante insegnante abbia effettivamente acquisito le conoscenze necessarie per l'insegnamento. A questo si aggiungono dei programmi specifici da seguire, modalità didattiche da apprendere, e questo ha fatto sì che in tutto il mondo è possibile trovare un livello di insegnanti di Iyengar yoga molto alto e molto fedele al metodo.

Quali sono i benefici che derivano dalla pratica di questo tipo di yoga?

I benefici sono tantissimi. Tutto passa attraverso una pratica corporea quindi anche gli aspetti legati alle condizioni che devono essere raggiunte a un livello “mentale”, passano attraverso la pratica corporea, senza neanche bisogno che ciò venga esplicitato, vale a dire che un principiante che è solo interessato a praticare perché deve risolvere per esempio un problema al collo, non ha bisogno di sapere che ciò che sta facendo lo renderà anche più equilibrato emotivamente, o che gli ridurrà gli stati di ansia e via dicendo.

Questo perché la didattica è fatta in modo tale che l’allievo è "costretto" a stare attento, poiché l’insegnante dà istruzioni molto precise, e sa che in quell’ora la persona è stata lì, a percepire tutto, il piede, la spalla, il gomito, il bacino e così via.

Ci sono poi tantissimi benefici a livello muscolo-scheletrico, posturale, sistemico e organico che possiamo considerare degli effetti collaterali positivi della pratica, mentre lo scopo principale dello yoga rimane quello di acquietare la cognizione, cioè imparare ad avere una mente quieta, che impara a discriminare e a capire cosa le succede, gestendo situazioni di stress in modo resiliente.

Ci sono controindicazioni?

Chiunque può accedere a questa pratica, se l’allievo viene e ha una particolare condizione medica, lo dovrà naturalmente fare presente. In questo caso, nel nostro istituto di Milano, abbiamo classi apposite per le persone in convalescenza o con bisogni particolari, che noi chiamiamo classi "Special needs".

Lo Iyengar yoga prevede anche l'utilizzo di specifici attrezzi?

Assolutamente sì, nel senso che questi oggetti che adesso sono diventati di uso comune, come  il mattone, la cintura, i cuscini e le coperte, sono stati introdotti proprio da questo maestro, cioè sono specifici e caratteristici di questo tipo di yoga. Il maestro B.K.S. Iyengar non volle mettere nessun tipo di copyright, ecco perché sono diventati attrezzi di uso comune.

Il problema è che talvolta, al di fuori dallo Iyengar yoga, manca una reale comprensione di come debbano essere utilizzati.Questi strumenti, che chiamiamo props, si usano sia per rendere accessibili dei gesti corporei, dei movimenti o delle posture che una persona inizialmente non riuscirebbe a fare sia per potenziare l’effetto di tali movimenti e posture, o ancora, per mantenere più lungo delle posizioni.

Come si svolge una lezione tipo per principianti?

Nella pratica per principianti noi lavoriamo soprattutto sulle posizioni in piedi, perché ai principianti insegniamo come usare i piedi e le gambe per accedere alla parte inferiore del corpo (quindi zona addominale, colonna lombare, bacino), e insegniamo loro come usare mani, braccia, spalle e scapole per accedere indirettamente alla colonna dorsale cervicale e a tutto quello che si trova nel tronco (ossia cuore, polmoni, etc). Iniziamo quindi con delle conoscenze di base per poi fare tutto il resto.

Cosa porterai di tuo allo Yoga Meeting Merano?

Vorrei portare un messaggio. Per me lo yoga è una pratica per la self regulation. Con questo intendo dire che lo yoga serve per gestire tutte le trasformazioni che avvengono all’esterno, che siano familiari, lavorative, climatiche, qualunque cosa che cambia all’esterno e che genera una reazione individuale interna. Lo yoga è proprio una pratica di self regulation, dove si impara ad essere adattativo efficientemente, quindi c’è sicuramente un discorso di resilienza, ma soprattutto un discorso di capacita di auto-modularsi e rimanere in prossimità di un equilibrio dinamico.