
È considerata la più alta forma tradizionale dello yoga, la Via della devozione. Il Bhakti yoga, infatti, è un cammino che ha come meta finale la realizzazione dell'Assoluto, tant'è che la traduzione più vicina del termine "Bhakti" sembra essere di quella di "Amore Assoluto per il Divino". Abbiamo voluto comprendere di più di questa forma di yoga ed essendo tra le pratiche proposte in occasione dell'evento Yamm Silencio, il prossimo 29 e 30 agosto a Milano Marittima, abbiamo rivolto alcune domande a Claudia Buzzetti, insegnante di yoga e Direttore Esecutivo dell'evento YAMM Silencio.
Secondo la Bhagavad-Gita, uno dei testi sacri indu più letti e divulgati al mondo, il Bhakti yoga, o via della devozione, è la più elevata delle quattro forme o cammini tradizionali dello yoga, assieme ad Ashtanga (o Raja), lo yoga della rinuncia e della meditazione, a Jnana, lo yoga della conoscenza e Karma yoga, lo yoga delle azioni. Quando si parla di musica Bhakti quindi ci si riferisce a una forma di musica devozionale, in cui si cantano mantra per trovare il senso di unione col proprio sè spirituale (o cosmico) e con la Natura, una forma del divino.
Si pratica attraverso la devozione, lo studio delle scritture, alcuni atti di servizio disinteressati, la meditazione, ma soprattutto il canto di mantra e kirtan in gruppo. Abbiamo deciso di proporlo perché attraverso la musica Bhakti associata all’esperienza amplificante del silenzio si potrà entrare ancora in maggiore comunione con la natura, uno degli scopi dell'evento YAMM Silencio.
Quest’anno a presentarla ci saranno i live set di Thea Crudi, la più interessante rappresentante di questo genere musicale in Italia e Jim Beckwith, musicista del Bhakti Fest in California che ha suonato accompagnando tutti i più importanti maestri di yoga del mondo come tra gli altri Shiva Rea, Saul David Raye, Govind’das. Saranno anche accompagnati da altri artisti e musicisti in pieno spirito di condivisione della pratica e i due momenti di Bhakti saranno tenuti al termine delle giornate di sabato e domenica ai Magazzini del Sale di Cervia.
Se si segue in cammino spirituale in maniera integrale, lo si fa rispettando anche le regole etiche suggerite di comportamento. Normalmente, chi segue il cammino della Bhakti, adotta uno stile di vita che è necessariamente “sattvico” ovvero puro, non danneggiando quindi altri esseri viventi ed evitando di intrattenere comportamenti che potrebbero allontanare dal proprio cammino spirituale.
La via della Bhakti è osservata da tutti coloro che seguono il movimento Hare Krishna e da molti Indu. Anche tra molti praticanti di yoga è comune, ma non saprei dare dei numeri precisi.
La pratica costante della Bhakti permette di adottare uno stile di vita che non nuoce ad altri esseri viventi, ed è un modo per il praticante di superare gli ostacoli della mente al fine di scoprire l’eterna natura del sé e la propria intima connessione con tutto il resto del cosmo.
Kirtan è il nome dato ai canti veri e propri, come ad esempio i mantra in musica, che si intonano durante la pratica della musica Bhakti.