Marco Casula, l’unico ricercatore italiano bloccato in Artico dove studia l’ambiente e i cambiamenti climatici

Da gennaio si trova nelle isole Svalbard ed è al momento l’unico italiano. Giovane ricercatore originario di Mestre, Marco Casula contribuisce allo studio dei cambiamenti climatici studiandone gli effetti sul campo. Ecco cosa ci ha raccontato.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Sara Del Dot 10 Aprile 2020

La mattina si sveglia alle sette, va sul campo a effettuare campionamenti, dopo pranzo si dedica alle attività in laboratorio e infine si occupa di inserire i dati al computer lavorando a oltranza. Lo fa ogni giorno perché, come dice lui, la ricerca non conosce ferie, né vacanze. Originario di Mestre, in Veneto, Marco Casula è un tecnico del Cnr, lavora per l’istituto di Scienze polari e attualmente ricopre il ruolo di acting station leader della base artica Dirigibile Italia del Cnr.

Da gennaio quindi si trova a nord delle isole Svalbard, nell’Artico, per studiare l’andamento dei processi ambientali e dei cambiamenti climatici in corso. In pratica, per capire cosa è stato e cosa sarà in futuro. Sarebbe dovuto tornare a marzo ma, date le circostanze, al momento si trova bloccato. Anche se, afferma, alla fine la sua vita non è cambiata granché. Una delle ragioni è che si trova in uno degli ormai rarissimi posti in cui il Covid-19 non è arrivato e non arriverà.