meditazione al buio

Meditazione al buio: com’è l’esperienza del “darkroom retreat”

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Che tu sia avvezzo alla mindfulness oppure vuoi semplicemente vivere un momento di riflessione e di spiritualità, la meditazione al buio può fare al caso tuo. Più impegnativa ma coinvolgente, invece, l’esperienza del darkroom retreat, un ritiro al buio di più giorni che renderà vividi i tuoi sogni.
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Evelyn Novello 12 Luglio 2023

Una delle capacità attribuibili all'uomo preistorico era quella di vivere orientandosi al buio, pratica che tuttora fanno alcuni animali per istinto. Oggi per alcune persone l'oscurità può essere fonte di disagio, se non proprio di paura. La vista è azzerata ma gli altri sensi si acuiscono: siamo costretti a fermarci, ascoltare e ponderare ogni movimento. Potrebbe essere una buona occasione per riflettere e iniziare a meditare. Il darkroom retreat si basa su questi principi e permette di passare alcuni giorni al buio, momenti in cui sarà facile immergersi in una dimensione onirica e vedere i propri sogni prendere forma. E tu, te la sentiresti?

Cos'è la meditazione al buio

L'atavica paura del buio che caratterizza tutti gli umani può essere sconfitta. Se sei curioso di provare nuove modalità di meditazione, il meditation retreat al buio è un'esperienza totalizzante in cui potrai passare non qualche ora ma interi giorni senza luce, momenti in cui le occasioni di introspezione non mancheranno. Il disagio provato inizialmente può trasformarsi in stimolo per iniziare a percorrere un viaggio interiore che ti permetterà di accumulare esperienze straordinarie accrescendo la tua consapevolezza.

L'oscurità è da sempre protagonista delle tradizioni spirituali. Grandi personalità poi passate alla storia hanno raggiunto l’illuminazione in grotte oscure, trascorrendo la maggior parte del tempo meditando. É il caso di Maometto e il Buddha, che ricevettero la prima rivelazione sul Corano proprio in una caverna e ne sono un esempio ancora attuale i bambini della comunità Kogi in Colombia, che vengono isolati in una grotta buia fino ai 9 anni per permettere loro di sviluppar proprietà curative in connessione con il cosmo. Al buio, d'altronde, siamo soli con noi stessi e possiamo trovare molti più stimoli sensoriali di quanti ne troviamo alla luce del sole.

Gli effetti del buio

L'oscurità aziona effettivi cambiamenti nel nostro cervello, tali da facilitare esperienze trascendentali. Stare al buio attiva la ghiandola pineale, l'ipotalamo e quella pituitaria. Nei primi giorni produrrai melatonina, l’ormone del sonno, che calma il corpo e la mente. Intorno al quinto giorno, la pinolina, agendo sui neurotrasmettitori del cervello, permette di avere consapevolezza crescente delle visioni e degli stati onirici. Alcuni sensi come l'olfatto migliorano e i sogni diventano lucidi.

Ritiro spirituale o lezioni di yoga al buio?

Il darkroom retreat non è un'esperienza da fare a cuor leggero. É facile avere allucinazioni e percezione alterata della realtà, alcuni hanno deciso di interrompere l'esperienza, altri, invece, vi ci sono sentiti a loro agio. Se non te la senti di intraprendere un ritiro spirituale al buio, puoi sempre provare singole lezioni di yoga o sessioni di meditazione. Che siano guidate da un maestro o fatte in autonomia, questi attimi di spiritualità uniranno il benessere psicofisico dello yoga ai benefici dati al tuo cervello dall'esposizione al buio. Non ti resta che spegnere la luce.