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Menù senza carne, raccolta differenziata e rinnovabili: il campionato inglese sfida il cambiamento climatico

Arriva l’annuncio più importante che forse non stavamo aspettando, ma sicuramente lo avremmo gradito e allora eccolo qui: “Il campionato inglese, la Premier League punta alle emissioni zero, durante le manifestazioni sportive, entro il 2030. Come? Tutte le soluzioni e gli esempi di club già sostenibili.
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Mattia Giangaspero 18 Aprile 2023

Il calcio più bello del mondo, lo sappiamo è quello inglese, è la Premier League, per visibilità, risorse economiche e campioni che militano nei club inglese. Cito solo uno e può bastare: "Erling Haaland" (attualmente il capocannoniere del campionato inglese con 32 gol in 28 presenze). Adesso la Premier League al suo fascino vuole aggiungere anche una ricetta che in molti, se non tutto il mondo, apprezzeranno. La Premier League punta a diventare un campionato a emissioni zero entro il 2030. Perchè adesso questo diventa il principale obiettivo per gli sportivi inglesi? È stato, di recente, pubblicato un report che ha spaventato (diciamo così), molti club di calcio. Il think thank sul cambiamento climatico, Rapid Transition Alliance (Rat) insieme all'Università di Waterloo hanno indicato che 23 stadi su 92 presenti in Inghilterra rischiano di finire sott'acqua entro il 2050. Nello studio vengono citati stadi come lo Stamford Bridge del Chelsea e il nuovo London Stadium del West Ham, ma anche il Craven Cottage del Fulham e il St Mary's Stadium del Southampton. Tutti questi stadi sono minacciati dal climate change e dal riscaldamento globale e per questo motivo serve che il calcio inglese trovi al più presto una soluzione.

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Stamford Bridge – Chelsea

La Premier League sarà a emissioni zero entro il 2030

A fine marzo, il capo dello sport britannico, Sally Munday, ha pubblicato alcuni obiettivi da dover centrare e rispettare: emissioni zero per tutte le organizzazioni sportive entro il 2030, con i primi impatti positivi e benefinici per l'ambiente entro il 2040. Se ancora non c'è una stretta per quanto riguarda gli spostamenti con aerei, pullman o treni (che producono maggiori emissioni), un cambio di passo invece è previsto per gli stadi.

Un esempio è quello di una squadra inglese che milita in terza divisione, il Forest Green che pensa è diventata la prima al mondo a emissioni zero già nel 2017 e qualche anno prima, nel 2015 il club aveva imposto un regime alimentare completamente vegano.

Il suo presidente Dale Vince è un ambientalista convinto e questo è quel che ha dichiarato alla tv sportiva inglese:

"La prima cosa da fare è tagliare la carne perché responsabile di buona parte delle emissioni nel mondo", Ma il club ha fatto molto di più: pannelli solari, colonnine per le auto elettriche, bus elettrici per i tifosi. Ora però arriverà il gioiello vero: un nuovo, avveniristico stadio tutto in legno, sostenibile al 100%. Non è ancora chiaro quando sarà pronto (servirà qualche anno), ma di certo il progetto è già approvato e ci saranno "cinquemila posti a sedere e migliaia di posti di lavoro in più nell'area", è l'orgoglio di Vince, "rinunciare al cemento è una straordinaria vittoria".

Anche se il Forest Green resta la prima squadra ad aver compiuto un passo così importante, ci sono adesso molte altre squadre che stanno seguendo l'esempio del piccolo club inglese, squadre che per forze maggiori comunque sono più inquinanti, perchè hanno un appeal internazionale molto più grande. Un esempio di club che stanno combattendo il cambiamento climatico sono il Liverpool e il Tottenham con le loro tifoserie local, da quartiere, presente anche il Manchester City e il Southampton. Questi club sono stati identificati dalle istituzioni governative in merito a parametri su energia pulita, trasporti sostenibili e regimi alimentari senza carne.

Gli Spurs, ovvero il Tottenham in questa classifica è in testa da tre anni, un po' grazie al suo nuovo stadio all'avanguardia, alimentato da energia verde e da un sistema di riciclo della plastica e di recupero di acque reflue.  E infatti non so se ti ricorderai, ma proprio il Tottenham nel suo nuovo stadio aveva disputato la prima partita di calcio a emissioni zero (la prima volta nella storia del calcio).

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Stadio Tottenham

Tornando invece a parlare del Chelsea, possiamo dire che il club rischia di vedere il suo stadio degradato nel corso degli anni da fortissimi alluvioni. Infatti lo Stamford bridge è minacciato da alluvioni vista la vicinanza con il Tamigi. Però lo stesso stadio è da qualche anno che ha incominciato la sua transizione energetica, modificando tutti gli impianti di illuminazione, divenuti a Led, incoraggiando i suoi dipendenti a recarsi a lavoro in bici o con i mezzi pubblici, ma non solo. Il campo di allenamento sfrutta l'acqua di un lago vicino, che cosi viene sempre riciclata. Un altro esempio virtuoso per la sostenibilità è quello del Brentford, la sesta squadra di Londra ha voluto non aggiornare la maglia da calcio di quest'anno, riproponendo quella dell'anno scorso. Decisione presa per evitare spreco e inquinamento legato al mondo dell'abbigliamento.