Non tutti i cibi che pensi siano vegani lo sono davvero: dove si nascondono tracce di maiale?

Pensi di mangiare un prodotto vegetariano o vegano? Ma ne sei davvero sicuro? Alcune sostanze di origine animale vengono usate sia in prodotti da forno, come lo strutto, sia in quelli dolciari, come la gelatina derivante dagli scarti del maiale. Per averne certezza devi controllare l’etichetta degli ingredienti.
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Evelyn Novello 15 Gennaio 2024
In collaborazione con Simone Gabrielli Biologo nutrizionista

Che sia per motivi etici, di salute o ambientali, potresti aver scelto di non mangiare più carne di maiale. Beh, non basta evitare i salumi per raggiungere questo obiettivo. Prodotti di origine animale si nascondono dove non ti aspetti, anche in alimenti che all'apparenza ti possono sembrare vegetariani o vegani, come i dolci o le focacce.

Il rischio di entrare in contatto con tracce di carne suina aumenta tanto più consumi cibi trasformati e prodotti industrialmente. La colla di pesce è forse l'ingrediente più utilizzato perché si usa come addensante nella preparazione di prodotti dolciari e consiste in gelatina derivante dagli scarti del maiale come ossa, cartilagini e cotenna. Lo strutto, ricavato dal grasso del maiale, è, invece, molto usato in pane e focacce. Vediamo, nello specifico, tutti gli alimenti in cui puoi trovare gelatine animali.

  • Gelati: per la cristallizzazione dello zucchero e per rallentare il processo di scioglimento;
  • Burro: come addensante per migliorare la consistenza;
  • Birra e succhi di frutta: come chiarificante per rendere la bevanda più limpida;
  • Yogurt: come fonte aggiuntiva di calcio;
  • Barrette energetiche: il collagene di maiale può essere impiegato come fonte proteica aggiuntiva;
  • Formaggio cremoso: come stabilizzante;
  • Caramelle e gomme da masticare: come gelificante per dare consistenza gommosa;
  • Dolci, marmellate, torte e budini.

Ma come riconoscere la presenza di gelatina animale? Non sempre sul packaging sarà riportato il simbolo che garantisce l'origine completamente vegetale del prodotto, devi quindi, leggere l'etichetta. Quello a cui dovresti fare attenzione leggendo la lista degli ingredienti è la sigla E441 che in Italia come in tutta l'Unione Europea indica la gelatina che si ricava da cotenne, tessuti sottocutanei o altre parti di animali, come bovini e suini.

Probabilmente ti starai chiedendo se esistono alternative vegetali, sostanze che danno agli alimenti lo stesso effetto addensante o gommoso. Come suggerisce il biologo nutrizionista Simone Gabrielli, "si possono usare altre cose per addensare, per i dolci, in genere, si utilizza lo zucchero (ad esempio nella marmellata) oppure l'agar agar, un'alga usata anche in biologia ma che nella cucina vegana è un ottimo addensante. Se mescolata con acqua crea una sorta di gel".