Oggi è San Valentino: si può far finta che sia un giorno qualunque?

Oggi è il 14 febbraio ed è la festa degli innamorati. Che tu sia single o accoppiato come passerai questa giornata dipende dal tuo livello di romanticismo, ma potrebbe essere anche l’occasione di riflettere sulla propria coppia, come suggerisce la Dottoressa Silvia Nava, esperta in psicologia.
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Gaia Cortese 14 Febbraio 2022

Festeggiare o disertare? Oggi è San Valentino, la festa degli innamorati, ed è chiaro pensare che non tutti amino festeggiare questa ricorrenza, ma preferiscano considerarlo un giorno qualsiasi (oltretutto un lunedì quest’anno), posto tra il 13 e il 15 febbraio.

Non parlo dei single che chiaramente hanno poco da festeggiare, ma di tutte quelle coppie in cui uno dei due è il “romantico”, mentre l’altro si limita a pensare che il 14 febbraio sia semplicemente il giro di boa del mese più corto dell’anno. Come comportarsi in questi casi?

Inutile ignorare che a un paio di settimane dalla festa degli innamorati, il mondo sembra dover scoppiare da un momento all’altro per la quantità di confezioni di cioccolatini, teneri peluche e cuori rossi che popolano ogni angolo di questo pianeta. Se non vuoi festeggiare San Valentino è proprio tutto lì, a ricordarti che, se fai parte di una coppia, anche tu dovrai inventarti qualcosa: è qui che entra in campo il tuo livello di romanticismo che, se è piuttosto scarso, dovrà dare spazio al compromesso, in termini di una certa “benevolenza” nei confronti del partner romantico.

Il migliore compromesso rimane una cena a lume di candela, possibilmente intima e "domestica" considerato il fatto che uscire a cena fuori il giorno di San Valentino costerà tre volte tanto una cena in qualsiasi altro giorno dell’anno e che senza prenotazione non si va da nessuna parte. Una cena romantica è sicuramente un buon compromesso: piacevole e rilassante per entrambi, e se le papille gustative sono soddisfatte, possiamo dire di essere già a metà dell’opera.

Tuttavia, anche l’eventuale regalo è un tema delicato, perché se solo uno dei due è particolarmente romantico, mentre l’altro non lo è, il rischio è avere brutte sorprese, a partire da uno scambio di regalo imbarazzante: un ordinario grembiule da cucina plastificato in cambio di un orologio con dedica sul retro del quadrante, o ancora, la tradizionale coppia di mug personalizzate con manico a forma di cuore a fronte di un weekend romantico con cena a lume di candela inclusa. Il problema non è solo essere abili nell’evitare ogni tipo di oggetto kitsch (soprattutto le tazze), ma è necessario cercare di capire cosa attendersi dal partner e di conseguenza prendere certe misure.

Un’operazione forse facile a relazione già avviata da tempo, ma non di certo quando si tratta del primo San Valentino trascorso insieme. Oltretutto non è neppure il caso di investigare troppo sulle possibili scelte del partner, perché potrebbe innescare delle aspettative poi disilluse o anche creare attesa per un giorno che, siamo sinceri, è una buona trovata commerciale.

Non sarebbe più facile e meno dispendioso per tutti, poter dichiarare il proprio amore un giorno qualunque dell’anno, nella più totale sorpresa? Pensa solo quanto potrebbe sorprenderti di più ricevere un mazzo di rose in un giorno qualunque della settimana, piuttosto che a San Valentino. Purtroppo per ritrovare un po’ di originalità nel giorno della festa degli innamorati, bisognerebbe dimenticarsi proprio delle coppie, o meglio, festeggiare solo l’onomastico di chi si chiama Valentino o Valentina. La festa degli innamorati dovrebbe essere un giorno qualsiasi (assolutamente soggettivo), in cui ci si guarda negli occhi e si sa che ci si trova davanti ad una delle poche persone che si vorrebbe sempre accanto nella vita. Ma si sa. Il 14 febbraio, volenti o nolenti, è la festa di chi si ama e quando c’è di mezzo l’amore a nessuno piace sentirsi escluso. Insomma, meglio farsi trovare preparati (con una scatola di cioccolatini).

Il parere dell'esperto

L'argomento è leggero, ma abbiamo voluto avere un parere da parte di una esperta di relazioni umane. Ci ha risposto la Dottoressa Silvia Nava, psicologa: "Mi viene da pensare che il modo in cui desideriamo festeggiare questa giornata, che dovremmo veramente accogliere come una festa, un rituale, non importa se vissuta come schiavitù commerciale o con occhi luccicanti e innamorati, rappresenta proprio le tante sfaccettature dell'Amore e di come viene vissuto nella quotidianità della coppia. Forse dovremmo essere in grado, e la giornata in se ce ne da comunque l'opportunità, di ripensare alla dimensione più autentica del sentimento amoroso.

Che amante sono? Che amante ho al mio fianco? Cosa vorrei aggiungere nella mia relazione? Cosa cambierei? Non per forza un bilancio. ma una chiacchierata onesta con se stessi. Quel che è certo, è che a San Valentino l'Amore sarà seduto alla tavola della nostra anima e sarebbe opportuno servirle una buona e semplice cena".