Olimpiadi 2024 ancora dubbi sulla balneabilità della Senna: come procede il trattamento delle acque a Parigi?

Olimpiadi, gare e bonifiche. La Francia, con Parigi protagonista, ha la possibilità di riportare la Senna a essere un fiume balneabile dopo 100 anni. La spesa è stata di 1.4 miliardi di euro e ha interessato le infrastrutture per il trattamento delle acque reflue, ma le condizioni del fiume sono ancora lontane dagli standard sanitari fissati dall’Europa.
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Mattia Giangaspero 13 Marzo 2024

Mancano solo 4 mesi all'inizio delle Olimpiadi 2024 di Parigi e nello stesso lasso di tempo il Comune della capitale francese dovrà completare tutti i lavori per realizzare il sogno di vedere nuovamente balneabile La Senna, 100 anni dopo l'ultima volta. A che scopo? Per il 26 luglio 2024 i controlli devono dare un feedback positivo per le gare di nuoto delle Olimpiadi, anche se al di là dei Giochi, l’obiettivo dei lavori è quello di ottenere un miglioramento della qualità dell’acqua che duri nel tempo. Infatti il più grande sogno di Parigi è quello di aprire tre aree di balneazione sulla Senna a partire dal 2025.

Del progetto sulla riqualifica del fiume parigino te ne avevamo parlato a Maggio 2023, quando le autorità della città francese decisero di varare un piano da 1.4 miliardi di euro per ripulire il canale e riportare il fiume in ottime condizioni. Adesso a distanza di 9 mesi a che punto siamo?

Iniziamo il discorso precisando che per certificare la balneazione di un corso d'acqua in Unione Europea, bisogna rispettare dei parametri imposti sempre dall'UE.

In base alla direttiva europea sulla balneazione del 2006, nessuno dei 14 punti di campionamento delle acque del Senna a Parigi ha raggiunto un livello di qualità sufficiente nel 2023, precisamente da giugno a settembre è stata riscontrata ancora una forte presenza di Escherichia coli: 900 unità formanti colonie/100 mL. Inoltre la concentrazione di enterococchi, l’altro batterio preso in considerazione dalla normativa, supera leggermente la soglia richiesta al Pont d’Ivry (sud-est) e al Pont du Garigliano (sud-ovest): 330 UFC/100 mL.

Gli organizzatori dei Giochi, quindi, rischiano di vedere saltate le gare sulla Senna proprio a causa dei campionamenti effettuati, in quanto non si è mai arrivati a una concentrazione simile o inferiore rispetto a quanto indicato dalla normativa europea. È vero anche che Parigi deve ancora progettare l'ultima opera per il trattamento delle acque non trattate, ovvero una miscela derivante da acqua piovana e acque reflue. 

E proprio durante i Giochi olimpici di quest'estate la paura degli organizzatori è che ci saranno giorni con forti precipitazioni che rischieranno di far annullare le gare.

Samuel Colin-Canivezresponsabile della rete fognaria di Parigi, pensa che ci possa essere una possibilità per risolvere questo problema. L'idea sarebbe quella di costruire un grande bacino nel sottosuolo che abbia 50mila metri cubi di capacità.

Come detto all'inizio dell'articolo: mancano ancora 4 mesi, Parigi riuscirà nell'impresa?  Se la risposta diventasse un sì allora avremmo tutti un esempio di come una grande città riesca a rendere balneabile un fiume e potremmo replicare quanto fatto anche per il nostro Po', il Tevere, l'Arno, l'Adige e il Piave.