Paura degli oggetti sommersi: ti spieghiamo cos’è la submechanophobia

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Se guardare una boa o un oggetto che galleggia in acqua ti disturba, o peggio ti fa paura, potresti soffrire di submeccanofobia, la paura irrazionale (ma molto reale) degli oggetti artificiali sommersi. È fobia reale, che può generare molta ansia e compromettere la serenità della tua vita.
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Valentina Rorato 3 Ottobre 2024

La submeccanofobia o la submechanofobia è la paura degli oggetti che sono immersi sott'acqua. Le persone che soffrono di questa condizione hanno in genere paura di cose come boe, sottomarini, navi affondate e altri oggetti che possono essere sommersi. La submeccanofobia è una delle tante condizioni classificate come fobie specifiche, paure irrazionali, opprimenti e accompagnate da sintomi di grave ansia che possono influenzare il funzionamento quotidiano se non trattate. Si ipotizza che sia correlata a un’altra fobia, la Talassofobia, ovvero la paura del mare e delle sue profondità. In comune non hanno solo l’elemento dominante dell’acqua, ma la paura dell’ignoto, che è ciò che scatena l’ansia e il panico.

Come si manifesta la submechanofobia

I sintomi della submeccanofobia sono simili ad altre fobie specifiche. Pertanto, quando ci si trova in presenza di un oggetto sommerso, si può soffrire di:

  • Attacchi di panico (mancanza di respiro, sudorazione, tremori, ecc…)
  • Difficoltà di funzionamento
  • Paura intensa
  • Nausea
  • Vertigini

L'intensità di questi sintomi varia in base alla gravità della fobia e alla vicinanza all'oggetto.

Gestire la la submechanofobia

La prima regola per gestire una fobia è stare lontano dai fattori scatenanti. Non sempre può essere semplici. Se la submeccanofobia influenza gravemente la tua vita, per esempio non permettendoti di fare gite al lago o vacanze in montagna, ma anche di passare un pomeriggio in piscina, il consiglio è quello di  parlare con un professionista per comprendere la causa e imparare a gestire la paura.

Per incominciare un percorso di terapia ci vuole consapevolezza ed è sicuramente il gradino più difficile da salire, ma anche quello che accompagna verso la strada della guarigione. Consapevolezza significa rendersi conto che c’è un problema e sapere che per quanto faccia paura è necessario affrontarlo. In che modo? La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) è spesso utilizzata per trattare fobie specifiche. Può aiutare a sviluppare intuizioni su come puoi cambiare il modo in cui pensi a una situazione e su come puoi usare capacità di adattamento per regolare il tuo corpo quando ti trovi di fronte a situazioni che normalmente scatenano la tua paura.  Alcuni terapeuti usano anche la terapia dell'esposizione per aiutarti a esporti gradualmente alle tue paure e minimizzare il loro impatto su di te nel tempo.