Perché proviamo angoscia e come possiamo alleviarla

L’angoscia è uno stato di sofferenza psichico intenso e che ci fa provare paura, ansia e sintomi depressivi. A volte può addirittura provocare manifestazioni fisiche. Ma è possibile trovare una soluzione per questa condizione?
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Dott.ssa Samanta Travini Psicologa Psicoterapeuta
8 Ottobre 2021 * ultima modifica il 08/10/2021

L’angoscia è uno stato di sofferenza psichica intenso che può essere caratterizzata da stati mentali di ansia, paura, depressione e sintomi fisici.

L’etimologia si lega al verbo latino angere, “stringere”. Il termine delinea uno stato emotivo molto doloroso e oppressivo dalle cui cause la persona che ne soffre, non sembra esserne sempre consapevole. È infatti caratterizzata dalla certezza che le cose andranno per il peggio senza possibilità di intervento.

Cos'è

L’angoscia è simile a uno stato ansioso per la presenza del senso di allarme e per la percezione di pericolo che crea disagio. Però si distingue in quanto è caratterizzata da una sofferenza più intensa e il versante somatico è maggiormente coinvolto.

Inoltre, l’ansia diventa patologica se eccessiva mentre l’angoscia è sempre caratterizzata da uno stato di disagio, mai di attivazione positiva.

Le cause scatenanti

L’angoscia può essere connessa a una situazione temporanea vissuta come minacciosa. Tale attivazione emotiva può  scomparire con la risoluzione del pericolo. Oppure può essere connessa a una condizione psichica non correlata a qualcosa di specifico. Tale sensazione viene mantenuta da una interpretazione catastrofica della realtà.

L’angoscia può manifestarsi di fronte a qualcosa che non pensiamo di poter controllare e di fronte ad aspetti imprevedibili. In tali situazioni possono presentarsi pensieri intrusivi, catastrofici e preoccupazioni ricorrenti.

Situazioni come lutti, malattie, problemi sul lavoro, disoccupazione, problemi nelle relazioni come tradimenti, separazioni, oppure una continua sensazione di incapacità di fronte a varie situazioni e cambiamenti imminenti sono solo alcune delle cause che possono scatenare questa sensazione.

Infine ci sono studi che dimostrano che ci sono soggetti più predisposti a sperimentare esperienze di angoscia. In tal senso, anche il fattore genetico potrebbe in alcuni casi avere una sua responsabilità. Questo perché le risposte neurochimiche sono prodotte da ormoni e neurotrasmettitori e pertanto un aumento di adrenalina o una riduzione dell’acido gamma-amminobutirrico (GABA) in chi è più predisposto a questi cambiamenti neurochimici potrebbe rendere più inclini a sperimentare tale stato.

I sintomi

L’angoscia può farci sentire ansiosi, impauriti, e minacciati senza ragione. Può essere caratterizzata da un senso di vuoto esistenziale, o farci sentire un peso che rende difficile respirare. Può farci sentire tristi e immersi in una sensazione di scoraggiamento, rimpianto ed infelicità.

La sensazione di angoscia può persino agire da fattore scatenante per un attacco di panico o associarsi a stati depressivi.

I sintomi fisici possono essere caratterizzati da vertigini, problemi digestivi, pressione al petto, tensione psichica e muscolare, tremori ed insonnia. Inoltre, l’esperienza di angoscia può limitare oltre che gli obiettivi personali, le relazioni intime e sociali.

Il dialogo interno può diventare più pessimistico e ricco di parole e frasi negative su se stessi e sugli altri, o sulla realtà del tipo “nessuno potrà davvero capirmi”, “siamo tutti soli”, “non valgo per nessuno”.

Curare l’angoscia

Di fronte a esperienze di angoscia che danno forma a veri e propri disturbi emotivi, pensare di trovare una soluzione veloce ed immediata non è forse la strada migliore, ma può essere utile affidarsi alla psicoterapia.

Questa ci potrà essere di aiuto per imparare a sopportare e gestire situazioni imprevedibili e fuori dal nostro controllo con maggiore serenità.

Nei casi più gravi può essere utile affiancare alla terapia psicologica un trattamento farmacologico.

Se l’angoscia non è particolarmente invalidante può essere di aiuto svolgere attività che ci permettono di distrarci come l’esercizio fisico, il volontariato oppure prendersi cura di sé facendo qualcosa che ci fa sentire calmi e rilassati, come fare un bagno caldo.

Laureata in psicologia clinica dello sviluppo e neuropsicologia, si occupa di sostegno psicologico per individui, coppie e famiglie con particolare attenzione altro…