Quante volte ci hanno detto di non mangiare caramelle perché altrimenti lo zucchero ci avrebbe fatto venire le carie? Beh a me tante volte… ma in realtà lo zucchero è solo una povera vittima di del batterio Streptococcus mutans.
La carie è la malattia dei denti più comune in assoluto ed è causata da alcuni batteri che si nutrono degli avanzi di zucchero che rimangono nella bocca quando non ci laviamo i denti con costanza.
Se a questo punto ti stai chiedendo che diavolo ci fanno i batteri in bocca beh, tieniti forte, perché nella nostra bocca vivono più di 300 specie di batteri che, insieme ad altri microrganismi, formano la flora batterica del cavo orale. Tra questi batteri il maggior responsabile delle carie è lo Streptococcus mutans (S. mutans). Un esserino poco carino ghiotto di zucchero che quando lo mangia produce una sostanza appiccicosa, una sorta di muco, che gli permette di aderire bene alla superficie dei denti. Questa sostanza non solo protegge il S. mutans dalla saliva – che ha potere antibatterico – ma gli permette di proliferare.
Le colonie di mutans che si creano, metabolizzano di continuo zucchero che introduciamo mangiando e producono una grande quantità di acido lattico. Devi immaginare queste colonie di S. mutans come squadre e squadre di operai che passano le loro giornate a trapanare i denti attraverso l’acido che producono: questo acido erode il dente, lo rende più morbido e piano piano lo buca creando la carie.
Attenzione, perché all'inizio potremmo non sapere di avere una carie in atto, perché la carie nella sua fase iniziale non è molto visibile, è tipo una patina biancastra, e inoltre non proveremmo ancora nessun tipo di dolore o fastidio. Questo accade perché nello smalto, la parte più resistente del dente, non sono presenti i nervi e nonostante i batteri stiano già lì a fare danno, noi non sentiamo nulla. Ma, man mano che il lavoro di erosione continua, la carie raggiunge la dentina, lo strato subito sotto, un tessuto osseo resistente ma meno duro dello smalto, che circonda e protegge la polpa. Se non si interviene in questo stadio, i batteri possono continuare indisturbati la loro marcia verso la polpa, la parte vitale del dente. Arrivati a questo punto, l’infezione provoca dolore perché nella polpa sono presenti nervi e vasi sanguigni. Qui la carie, se non viene curata da un dentista, può aggravarsi fino a portare alla morte della polpa e infine alla caduta del dente.
La proliferazione di questo batterio quanto ha a che fare con l’alimentazione? Beh, abbastanza, perché più residui di zucchero rimangono nella nostra bocca più lui produce acido. Ma allo stesso tempo, però, è impensabile eliminare tutto lo zucchero che ingeriamo perché lo zucchero come sappiamo non proviene solo dalle bevande o dalle caramelle, cose che possiamo benissimo evitare: ma viene ricavato anche dai carboidrati o dai latticini. Insomma lo troviamo un po’ ovunque. È anche importante sottolineare che a causare il danno non è tanto la quantità di zucchero che ingeriamo, ma per quanto tempo questi residui, insieme ai batteri, rimangono in bocca.
C’è da dire poi che ci sono persone geneticamente più predisposte di altre ad avere le carie: per esempio chi ha una carenza di fluoro e quindi ha un dente meno resistente, o ha i solchi dei denti più pronunciati per cui ha più difficoltà a pulirli bene con lo spazzolino. C’entra anche lo stile di vita: chi fuma, per esempio, ha più probabilità di sviluppare più carie!
Ah mi raccomando! Non evitare gli zuccheri della frutta per paura delle carie, in primo luogo perché mangiare frutta fa bene alla salute ma poi perché è dimostrato che i residui di frutta nella bocca scompaiono molto rapidamente quindi non risultano un fattore di rischio.
Come fare quindi per difenderci da questo batterio malefico? Innanzitutto dobbiamo mantenere una corretta igiene orale. Il ché significa lavarsi i denti almeno due volte al giorno, usare il filo interdentale, risciacquare con il collutorio e fare regolari visite dal dentista.
Ma anche adottare una dieta sana, limitando alcuni cibi ricchi di zucchero e appiccicosi come dolci, creme, marmellate, miele e bevande zuccherate, può aiutarci a mantenere la situazione sotto controllo.
Piccola curiosità: lo S. mutans è un batterio e come ogni batterio può essere trasmesso! Ebbene sì, la carie è una malattia contagiosa! Molto spesso i bambini prendono questo batterio da molto piccoli e a trasmetterlo sono proprio i genitori o chiunque si occupi di loro, per esempio quando assaggiano la pappa per controllare che non sia troppo calda usando la stessa posata con cui poi gli danno da mangiare. I denti da latte poi sono meno resistenti e possono presentare delle carie molto più facilmente. Incredibile no?