Come funziona lo shock anafilattico

Lo shock anafilattico è una forma allergica grave che si manifesta all’improvviso e che può portare a spiacevoli conseguenze se non prontamente trattata.
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Rubrica a cura di Simone Gabrielli
29 Luglio 2024

Cosa succede al nostro corpo quando andiamo in shock anafilattico? Basta ingerire per errore pochissime tracce di un cibo a cui sei allergico, tipo le arachidi o i crostacei, per innescare la reazione allergica più grave che il nostro corpo può avere. Ma come si fa a riconoscerlo?

Reazione allergia

La reazione allergica è una risposta del sistema immunitario, cioè lo scudo che ci protegge da virus e batteri, a sostanze che per altre persone potrebbero essere tranquillamente innocue. Solitamente quindi, quando una persona allergica entra in contatto con una sostanza esterna che l’organismo riconosce come nemico, chiamata allergene, il suo sistema immunitario reagisce in modo inadeguato e possono apparire sintomi come occhi lacrimanti, starnuti, prurito ed eruzioni cutanee. Sintomi che si possono tenere a bada grazie ad antistaminici e cortisone. Basta veramente pochissimo per scatenare la reazione allergica si parla veramente di pochi milligrammi di alimento variabili in base al cibo o alla persona. Per questo è molto importante evitare possibili contaminazioni.

Attenzione! L’allergia non va confusa con l’intolleranza che agisce in modo completamente diverso e non prevede l’azione del sistema immunitario. Se ricordi abbiamo scritto un articolo sull’intolleranza al lattosio e abbiamo spiegato come la causa sia un enzima mancante o mal funzionante che provoca problemi a livello digestivo che si scatenano in tempi più lunghi. E anche la quantità conta, al contrario dell’allergia che basta pochissimo per scatenare una reazione, le intolleranze sono “dose-dipendente” cioè nel caso di chi è intollerante al lattosio più assume lattosio e più sta male.

Shock anafilattico

Quando si è particolarmente allergici a un allergene con cui entriamo in contatto, la risposta immunitaria potrebbe non fermarsi all’eruzione cutanea e potrebbe portare il corpo all’arresto cardiaco: si va cioè in shock anafilattico.

I sintomi dello shock anafilattico compaiono generalmente entro 15 minuti dall’esposizione all’allergene e la reazione allergica interessa più organi o apparati contemporaneamente. Inizialmente i sintomi possono essere anche lievi ma c’è il rischio che peggiorino in pochissimo tempo.

I sintomi sono: reazioni cutanee come orticaria, prurito, nausea, crampi addominali, vomito, vertigini, sudorazione, diarrea. Ci si può sentire agitati e confusi. Inoltre, durante uno shock anafilattico si liberano nell’organismo grandi quantità di istamina, una molecola vasodilatatrice prodotta dal sistema immunitario in grado di provocare un abbassamento vertiginoso della pressione sanguigna: significa che i battiti del cuore diventano sempre più deboli. A questo si aggiunge la difficoltà a respirare perché le vie respiratorie si restringono o si gonfiano. In questa situazione è vitale agire tempestivamente.

In Italia gli allergeni più comuni che possono provocare uno shock anafilattico sono:

  • alimenti come latte, uova, noci, crostacei e altri
  • medicinali come antibiotici e antinfiammatori
  • punture di insetti che rilasciano veleno, come api e vespe
  • sostanze utilizzate per l’anestesia generale
  • il lattice

Nello specifico, le allergie alimentari che causano shock anafilattici potenzialmente fatali sono dovute per l’80% dei casi ad arachidi e nocciole!

Come contrastare lo shock anafilattico

Non a caso chi è gravemente allergico, soprattutto a sostanze che è difficile evitare tipo il veleno rilasciato dalle punture di insetto, ha sempre a portata di mano l’adrenalina autoiniettabile e sa come e quando usarla. Infatti l’adrenalina autoiniettabile è un medicinale salva vita in questi casi che viene prescritto alle persone gravemente allergiche e a coloro che hanno già avuto uno shock anafilattico. Sappiate comunque che è facile da usare, perché viene venduta sotto forma di una penna-siringa con il medicinale già dosato: quindi se qualcuno al bar inizia ad avere questi sintomi e ha l'adrenalina, – se proprio non riesce a iniettarsela da solo –  sparategliela sulla coscia e chiamate i soccorsi!

Sì, lo so a cosa starete pensando: “Mamma mia Simone, che ansia! E poi perché non dovrebbero bastare il cortisone e l’antistaminico usati per trattare comunemente tutte le reazioni allergiche?” Semplice: perché lo shock anafilattico non è una reazione allergica comune e l’azione del cortisone e dell'antistaminico non è abbastanza rapida. L’adrenalina invece blocca direttamente le cellule immunitarie responsabili della reazione allergica, liberando le vie respiratorie e facendo aumentare la forza e la velocità dei battiti del cuore.

Cosa fare per prevenire lo shock anafilattico

Ora comunque non è che dobbiamo vivere pensando di poter avere uno shock anafilattico dal nulla! Però è ovvio che chi sa di essere allergico, al di là della gravità, deve stare molto attento, soprattutto se è già entrato in contatto con l’allergene: perché il sistema immunitario ha già prodotto gli anticorpi specifici per quella determinata sostanza e la risposta immunitaria potrebbe essere più forte in un secondo contatto. Bisogna sempre avvisare gli altri delle proprie allergie, bar e ristoranti per esempio e leggere con molta attenzione le etichette dei cibi che compriamo: gli allergeni sono sempre evidenziati in grassetto!  È anche consigliato indossare un braccialetto con su scritto gli allergeni, per esempio se si è allergici ad alcuni medicinali, come la penicillina.

Se leggendo questo articolo ti è venuto il sospetto che forse sei allergico a qualcosa pure tu, perché quella volta mangiando quel tale cibo hai avuto una reazione strana, beh non andare nel panico ma chiedi al tuo medico indicazioni su quali prove allergiche fare!

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Sono un Biologo Nutrizionista conosciuto sui social come “Nutri-Nerd” per il mix di competenza scientifica e cultura popolare che inserisco in altro…