Positivizie, dalla scoperta di un nuovo ecosistema alla voce come strumento terapeutico

In Antartide la scoperta di nuovo ecosistema potrebbe aiutare negli studi spaziali; un progetto restituisce la voce ai malati di SLA e il morbo di Parkinson potrebbe essere diagnosticato da audio vocali. Ecco le positivizie della settimana che va dall’1 al 5 febbraio.
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Rubrica a cura di Beatrice Barra
7 Febbraio 2023

Eccoci con le nostre tre buone notizie dal mondo per iniziare bene la settimana!

Antartide, scoperto ecosistema antichissimo ultile per le ricerche spaziali

Di Antartide se ne sente parlare spesso ormai perché è un continente gravemente minacciato dagli effetti del cambiamento Climatico, ma questa volta ne parliamo per darti una buona notizia. Un team tutto italiano di ricercatori ha ritrovato un antichissimo ecosistema proprio al di sotto della superficie del ghiaccio Boulder Clay. Per essere precisi è un crioecosistema, caratterizzato cioè da un insieme di funghi e batteri ed è stato trovato nelle brine ipersaline dello stesso ghiaccio.

In queste brine ipersaline sono state trovate tracce di microrganismi differenti e questo, probabilmente è successo perché già da epoche remote, l’acqua marina ha iniziato a spostarsi nelle masse ghiacciate e perché l’alto contenuto di sale nel ghiaccio fa sì che le brine si mantengano allo stato liquido.

Ma, a parte la bella scoperta, perché ci interessa così tanto?

Perché potrebbe avere importantissimi risvolti sugli studi spaziali. Infatti avendo sempre maggiori informazioni sulla vita mircrobica (quindi di organismi come funghi e batteri) in condizioni estreme, potremo capire meglio cosa si può trovare e se possano esistere criosistemi simili anche sui pianeti cosiddetti ghiacciati, come Urano e Nettuno.

Italia, un progetto mira a donare nuovamente la voce alle persone affette da SLA

E dall’Antartide torniamo in Italia, dove un progetto dell’Università Campus Biomedico di Roma insieme a diversi centri clinici – e all’Intelligenza Artificiale – ha restituito la voce alle persone affette da SLA, la Sclerosi Laterale Amiotrofica. Il nome del progetto è Voice for purpose – Diamo voce alla Sla e spiegato in modo semplice sarebbe praticamente la creazione di una vera e propria banca della voce. Ognuno, come me o te, potrà donare la propria voce così Poi chi l’ha persa a causa della Sla potrà scegliere tra tutte queste voci “depositate”  quella che sente più adatta a sé e usarla per comunicare grazie all’Intelligenza artificiale. Questo per chi l’ha già persa.

Chi inveceè alle fasi iniziali della malattia invece potrà registrare la propria voce per usarla anche quando la malattia avrà intaccato la capacità di parola. L’obiettivo è quello di permettere a tutti di mantenere la propria identità parlare con una voce espressiva e non metallica, nonostante la malattia e pur usando i dispositivi di Comunicazione Aumentativa Alternata.

Ad oggi sono già 250 le voci donate: farlo è semplicissimo (basta registrarsi sulla piattaforma dell’iniziativa e registrare la propria voce leggendo un breve messaggio), ma ha un valore immenso per chi lo riceve.

Morbo di Parkinson: e se la diagnosi precoce venisse dall’analisi della voce?

Rimaniamo in tema voce, ma ci spostiamo in Lituania. Tra i primi sentori del morbo di Parkinson, uno dei meno appariscenti è la voce. Non è facile rendersene conto perché è quasi impercettibile, ma viene alterata dalla malattia. Può presentarsi raucedine, balbuzie, non fare pause tra le parole, pronuncia confusa: insomma, sintomi difficili da ricondurre a una malattia che viene associata al tremore e alle difficoltà motorie.

Un gruppo di ricercatori lituani però ha creato un algoritmo di intelligenza artificiale che riesce a distinguere le persone malate di Parkinson da quelle sane attraverso, appunto, l’analisi di alcuni campioni vocali. Deve essere ampliato il numero dei pazienti, ma i risultati delle prime fasi di questo studio sono importantissime, perché il Parkinson è una malattia molto invalidante che oggi colpisce più di 10 milioni di persone nel mondo e per la quale ancora non è stata trovata una cura quindi più è precoce la diagnosi più sarà facile controllare i sintomi.

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Polentona acquisita e curiosa instancabile. Sono a Milano dal 2016 e scrivo per passione da quando ho cinque anni. Amo il altro…