Positivizie, dal vaccino per le api a un grande passo avanti nella cura della sclerosi multipla

Dal vaccino che protegge le api dalla peste americana, alla ricostruzione del Pakistan devastato dagli alluvioni, a un passo avanti nella cura della sclerosi multipla. Ecco le positivizie della settimana che va dal 9 al 16 gennaio.
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Rubrica a cura di Beatrice Barra
16 Gennaio 2023

Buone notizie, esistono giuro! Si deve cercare bene, ma ci sono. Eccone tre della settimana appena passata che abbiamo scelto di raccontarti per iniziare la settimana con il piede giusto.

Vaccino per le api

Dagli Stati Uniti arriva il primo vaccino che immunizzerà le api dalla peste americana, una malattia molto aggressiva e contagiosa. Praticamente consiste in un batterio (che si chiama Paenibacillus larvae) che colpisce soprattutto le larve di uno-due giorni, portando alla loro morte. Queste larve, quando muoiono, lasciano resti che possono rimanere contagiosi anche a distanza di decenni, perché sono super resistenti sia al tempo che passa, che alle temperature elevate.

Fonte: Tanarus/wikimedia

Vediamo come funziona questo vaccino: come come nei vaccini tradizionali il batterio viene iniettato da morto nella pappa reale che poi le api operaie portano alla regina. In questo modo il vaccino arriva nelle ovaie dell’ape regina, proteggendo così anche le larve che si stanno sviluppando. Pur non proteggendo gli impollinatori da pesticidi o dalla crisi climatica, questo vaccino è un gran passo in avanti perché oggi è la peste americana, ma domani lo stesso meccanismo potrebbe essere usato per altre malattie.

vaccino per le api

E questo è molto importante se consideri il contributo degli impollinatori per la tutela della biodiversità e il fatto che il 35% di loro sia a rischio estinzione.

9mld per la ricostruzione del Pakistan

Per la seconda buona notizia ci spostiamo in Pakistan dove le alluvioni iniziate a giugno 2022 hanno sommerso circa un terzo del Paese. Per capire la gravità della situazione basti pensare che il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres l’aveva definite “un monsone sotto steroidi".

17mila persone sono morte e 8milioni di persone sono state costrette ad abbandonare la loro casa stando ai dati delle Nazioni Unite. Per ricostruzione del Paese, però, la comunità internazionale ha messo a disposizione 9 miliardi di dollari durante la conferenza che si è tenuta a Ginevra. La quota maggiore arriverà dalla Banca islamica per lo sviluppo, a seguire i contributi di Arabia Saudita, Unione Europea, Giappone e Cina.

Passo in avanti per la cura della sclerosi multipla progressiva

La terza e ultima buona notizia invece ha come protagonista proprio l’Italia, dove è stato fatto un grande passo in avantinella ricerca per la cura della sclerosi multipla progressiva, una malattia che porta alla perdita del tessuto cerebrale. Il San Raffaele di Milano ha infatti ottenuto grandi risultati dalla prima fase dello studio Stem che ha usato le cellule staminali neurali. Ma capiamo meglio cosa sono e perché possono essere utili. Cerchiamo di spiegarlo in modo semplice. Il nostro organismo è formato da tantissime cellule diverse. Ognuna di queste ha un compito specifico che assume durante il processo di sviluppo. Una volta che però “impara” a svolgere questa funzione specifica non può più tornare indietro e svolgere un altro ruolo, né moltiplicarsi. Quindi, quando un tessuto viene danneggiato da una malattia per esempio, le cellule non possono ripararlo.

Le cellule staminali, invece, possono moltiplicarsi e possono trasformarsi, sulla base di “input” che vengono dati dai ricercatori. Cioè, se ad essere danneggiato è il sistema nervoso e servono neuroni, un ricercatore può “convincere” la cellula staminale a diventare neurone. Ecco, questa terapia, da un lato rilascia molecole che curano l’infiammazione del tessuto e dall’altro mira a trasformare appunto le staminali neurali  in cellule del sistema nervoso per sostituire e riparare i tessuti danneggiati dalla sclerosi multipla. Ovviamente sarà necessario aumentare il numero dei pazienti e proseguire con le altre fasi dello studio medico prima di cantare vittoria, ma i primi risultati lasciano ben sperare.

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Polentona acquisita e curiosa instancabile. Sono a Milano dal 2016 e scrivo per passione da quando ho cinque anni. Amo il altro…