Positivizie, dal Buthan carbon-negative al primo trapianto di polmone da donatore vivente

Il Buthan raggiunge la neutralità climatica; in Italia la storia del primo trapianto di polmone da donatore vivente è anche la storia di un padre che salva la vita al figlio. Ecco le positivizie della settimana che va dal 17 al 22 gennaio.
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Rubrica a cura di Beatrice Barra
23 Gennaio 2023

Siamo tornati con le buone notizie della settimana appena passata per iniziare questa che ci aspetta al meglio!

Buthan, un gioiello di sostenibilità carbon-negative

Tra la Cina e l’India, ovvero due delle nazioni più inquinanti al mondo, è incastonato un gioiello di sostenibilità chiamato Bhutan. Questa regione dell’Himalaya orientale dà una lezione al mondo su come diventare carbon-negative. Che significa? Significa che riesce ad assorbire più gas serra dall’atmosfera rispetto a quanti ne emette. Il Buthan, grazie alle sue foreste e delle politiche mirate oggi elimina dall’aria il triplo dell’anidride carbonica che produce. 

Al mondo solo altri due Paesi hanno raggiunto questo obiettivo.

Il Bhutan è arrivato con 27 anni d’anticipo rispetto l’agenda 2050 e questo è ancora più incredibile se si pensa che confina con Cina e India,  che è grande due volte Pechino, ma inquina un cinquantesimo meno e che nei primi anni 90 c’è stata una pesantissima azione di disboscamento per raccogliere ed esportare legna.

E quindi com’è stato possibile? La spinta è prima di tutto culturale, visto che nel Paese la morte è vista solo come un monito per migliorare il loro presente. Da questo nasce la politica ambientale del governo che prevede per esempio che ogni turista paghi una tassa di soggiorno per sviluppo e sostenibilità, che  l’economia interna si sviluppi intorno ad agricoltura e sivicoltura, quindi il controllo e la gestione della crescita delle foreste), mettere la crescita economica in secondo piano rispetto al benessere dei cittadini e della natura.

Niente deforestazioni, ed esportazioni e niente raccolta di legna. Addirittura le foreste sono controllate con droni e sensori. E, fondamentale: hanno inserito nella loro costituzione che almeno il 60% delle terre debba essere preservato dall’intervento dell’uomo.

Primo trapianto di polmone da donatore vivente, papà che salva la vita al figlio

Per la seconda notizia ci  spostiamo in Italia, a Bergamo, dove dall’ospedale papa Giovanni ventitreesimo arriva una storia pazzesca dentro a un’altra storia pazzesca.

Sì, perché un padre che dona al figlio di 5 anni prima il proprio midollo e poi un polmone non è solo un bellissimo gesto di amore e salvezza: rappresenta anche il primo caso in Italia di trapianto di polmone avvenuto da un donatore vivente.

Si tratta di un intervento complesso, molto raro dato che in Europa ha pochissimi precedenti. Tutto è iniziato quando al piccolo è stata diagnostica la talassemia, una malattia ereditaria del sangue molto grave, che distrugge i globuli rossi e riduce i livelli di emoglobina , facendo si che tessuti, organi e muscoli non ricevano ossigeno a sufficienza.

Questo provoca perenne stanchezza e anche scarsa crescita. L’unica tecnica approvata ed efficace per questa malattia è il trapianto di midollo che il bambino ha ricevuto, appunto, dal papà. Purtroppo però può capitare che il corpo del ricevente rigetti le cellule del donatore. E così è stato. Questo ha provocato danni molto gravi ai polmoni del bambino, tanto da rendere necessario un trapianto, di polmone, appunto. E anche questa volta il papà ha velocemente risposto all’appello e dopo 11 ore di intervento, la storia della medicina italiana segna un importantissimo traguardo e una famiglia può tornare a sorridere.

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Polentona acquisita e curiosa instancabile. Sono a Milano dal 2016 e scrivo per passione da quando ho cinque anni. Amo il altro…