Qual è l'orario migliore per una pratica di meditazione? Forse anche tu te lo sei chiesto, ancor prima di iniziare a meditare.
La risposta è molto semplice: il momento migliore è quello che più si adatta alle tue abitudini quotidiane. Inutile obbligarti a meditare la mattina presto se fai fatica ad alzarti dal letto, o invogliarti a farlo la sera se a fine giornata arrivi stanco e svogliato.
La pratica della meditazione deve essere un piacere, più che un dovere. E dal momento che lo scopo della meditazione è trarne beneficio, il consiglio è quello di dedicartici quando sei meglio disposto alla pratica, quindi quando ti senti più riposato nell'arco della giornata.
Non solo. Un altro aspetto da considerare è quanto il momento da te dedicato a meditare, ti consente di fare della meditazione un’abitudine quotidiana.
Questo aspetto è fondamentale perché i benefici del meditare non si percepiscono nell'immediato, ma nel lungo periodo. Se quindi cadi spesso e volentieri in giustificazioni del tipo "adesso non ho tempo", o ancora, "ormai è troppo tardi", valuta bene in quale momento della giornata sei più disposto a mantenere fede all'impegno preso. Lo fai per il tuo benessere, non è un dovere, ma senza costanza non si arriva da nessuna parte (non solo nella meditazione).
Di norma i due momenti della giornata in cui si dedica del tempo alla meditazione sono al mattino o alla sera considerato che, chi svolge un lavoro, difficilmente troverà tempo per meditare a metà giornata.
Secondo le più antiche tradizioni contemplative, il momento della giornata più indicato per la meditazione corrisponderebbe a due ore prime dell’alba; in questo momento della giornata, conosciuto come Brahmamuhurta, l’energia fluirebbe meglio, valorizzando ulteriormente i benefici della pratica meditativa.
Oltretutto ci sarebbe anche un'interessante spiegazione scientifica per questo: di notte, in assenza di luce, l’organismo produce più melatonina, il cui rilascio è associato al rilassamento e all’introspezione; ecco perché meditare prima dell’alba è l’ideale, anche se non così semplice da mettere in pratica.
Senza dubbio meditare al mattino è il modo migliore per iniziare la giornata, non solo perché solitamente è un momento tranquillo, ma anche perché sei più riposato e hai meno pensieri che ti passano per la testa. Può davvero essere un modo per dare inizio alle attività quotidiane più carico di energia e meglio disposto verso l'esterno (e verso gli altri).
Diversamente, meditare a fine giornata può aiutarti a scaricare le tensioni accumulate e a rilassarti. Puoi farlo poco prima di dormire ma, se il rischio è quello di essere troppo stanco e di addormentarti durante la pratica, allora la soluzione potrebbe essere quella di dedicare del tempo alla meditazione all’ora del tramonto, quando le principali attività si sono ormai concluse e puoi ritrovare un momento di pace e di relax intorno a te.
Meditare la sera è l'ideale se il tuo obiettivo è quello di rilassarti e soprattutto avvicinarti all'ora del sonno nella maniera più distesa possibile.
Nel caso tu non riesca a meditare né al mattino né alla sera, la soluzione potrebbe essere quella di dedicarti alle mini meditazioni. Si tratta di pratiche della durata di uno o tre minuti al massimo, che puoi fare in qualunque momento della giornata ad occhi aperti o chiusi.
Se ci pensi bene, non è difficile: basta metterci un po' di mindfulness nelle cose di tutti giorni, vale a dire raggiungere quella consapevolezza che spesso e volentieri latita perché inghiottita alla velocità con cui accade tutto nell'arco della giornata. Fermati quindi un istante, pensa solo a quello che stai facendo e a come lo stai facendo, o ancora, impara a provare gratitudine per un momento trascorso in mezzo alla natura o in silenzio a percepire solo il tuo respiro. Mini meditazioni che possono darti davvero un grande beneficio.