Riaprono gli impianti di risalita in montagna: come tornare in quota in sicurezza

A partire dal 22 maggio, in modo graduale, apriranno gli impianti di risalita in montagna. Questo significa che non solo gli appassionati di trekking e di mountain bike possono tornare in quota, ma anche gli amanti dello sci e dello snowboard possono tornare a sciare al Passo dello Stelvio e a Cervinia.
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Gaia Cortese 21 Maggio 2021

Dopo 14 mesi di chiusura, gli impianti in montagna possono finalmente riaprire. La data prevista è sabato 22 maggio, giorno in cui seggiovie, cabinovie e funivie torneranno a funzionare ovviamente alle condizioni indicate dalle linee guida del governo.

L’ultimo decreto legge del 22 aprile, infatti, stabiliva che dal primo maggio al 31 luglio gli impianti nelle aree sciistiche fossero ancora chiusi per attività turistica e ricreativa. Nelle ultime settimane solo alcune funivie sono state messe in funzione per permettere l'attività agonistica di atleti di interesse nazionale o per deroghe e disposizioni locali emessi ad hoc per il trasporto pubblico locale.

Ora finalmente si può tornare in quota per godere della montagna estiva. Dopo tante false partenze, le località montane possono tornare a ricevere tanti appassionati di escursionismo, di arrampicata e di mountain bike, ma anche di sci estivo. Il primo comprensorio a inaugurare le piste, infatti, sarà il Passo dello Stelvio il prossimo 29 maggio, seguito dopo pochi giorni da Cervinia (12 giugno).

La riapertura di seggiovie, cabinovie e funivie sarà comunque graduale, per dare tempo agli operatori di predisporre gli impianti al funzionamento e per garantire tutte le misure necessarie per ridurre, o meglio evitare, il contagio; ecco perché diversi comprensori aspetteranno il mese di giugno per dare il via alla stagione estiva in montagna.

Per quanto riguarda le modalità di accesso agli impianti quindi, la prima cosa a fare è verificare nella località di destinazione quali impianti sono in funzione regolarmente. Se gli impianti aperti, come per esempio le seggiovie, potranno essere riempiti per il 100% della loro capienza, diverso il discorso per gli impianti chiusi. Nelle cabinovie, per esempio, gli ingressi saranno contingentati e comunque la capienza di un impianto chiuso non potrà essere superiore al 30%: il calcolo viene fatto in base alla capienza giornaliera, pertanto se un impianto ha una portata di mille persone potrà ospitarne solo trecento in un giorno.

Ovviamente nell'accedere agli impianti sarà necessario indossare comunque la mascherina e non mettere a rischio eventuali altri utilizzatori degli impianti. Per evitare poi la formazione di code, rimane sempre altamente consigliata la vendita dei biglietti in modalità online.

E rifugi e baite? Hanno riaperto anche quelli (per fortuna), ma è possibile accedere solo con prenotazione, sempre indossando la mascherina e rispettando le regole di distanziamento come già succede nei bar e nei ristoranti in città.

Anche se le riaperture saranno graduali, di fatto il recente decreto del Governo è un segnale molto positivo per la ripresa del turismo montano dopo più di un anno di stop. Come ha commentato Valeria Ghezzi, Presidente dell'Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (ANEF): “Aprire era indispensabile per dare un segnale di fiducia a tutto il comparto e soprattutto per tornare a dare lavoro a tante persone, perché stiamo perdendo tanta manodopera anche molto qualificata. Era paradossale che ci fosse una data di apertura per le palestre al chiuso, per avere i cinema aperti, ma non per gli impianti di risalita”.