
Il sambuco è un arbusto molto diffuso nell’Appennino italiano, cresce vicino a boschi, siepe e ai margini delle strade. È famoso soprattutto per la sua spontanea caratteristica decorativa, caratterizzata dalle sue bacche a grappolo, dal colore molto intenso (nero-violacee), in contrasto con i suoi candidi fiori bianchi. Bacche e fiori si utilizzano come rimedio naturale contro numerosi disturbi di salute, dal raffreddore alla tosse, ma anche per perdere peso.
Il nome sambuco deriva dal greco sambuché o sambike e ricorda il flauto ricavato dai rami cavi di questo arbusto, il famosissimo Flauto Magico tipico della tradizione germanica. Il suo legno è pregiato e molto robusto e non è un caso che una leggenda sostenga che la croce di Gesù sia fatta proprio di sambuco. Ma quali sono le proprietà di questa pianta e come puoi usarlo in cucina?
La pianta di Sambuco è la Sambucus nigra, ovvero il sambuco nero o il sambuco comune. E devi fare molta attenzione a non confonderla con il Sambucus ebulus, quest’ultimo alto fino a 1,5 metri (quindi basso rispetto a quello nero che può arrivare a 8/10 metri di altezza), è velenoso per l’uomo.
Il sambuco è un arbusto della famiglia botanica delle Adoxaceae o Caprifoliacee. Cresce ai margini dei boschi, delle scarpate, dei vigneti e predilige le altezze superiori ai 1500 metri, ma si può trovare anche in pianura. È diffuso un po’ in tutto Europa e in Italia apprezza principalmente i climi più rigidi del Nord. Le foglie del sambuco sono decidue, ovvero cadono in autunno-inverno. Sono di tipo picciolato, opposte sui rami, lunghe fino a 20 cm, di forma ovale con apice appuntito. Sono caratterizzate da una sfumatura di verde intenso e hanno un profumo molto piacevole. I fiori, invece, sono bianchi, piccolini e a forma di stella. Sono riuniti in infiorescenze ad ombrello, che possono raggiungere anche i 20 cm di diametro.
Il sambuco è conosciuto come farmaco degli dei perché ha veramente moltissimi usi e proprietà. La parte più utilizzata in fitoterapia sono i fiori e i frutti, che si possono usare come depurativi, lassativi, ma anche per sedare i crampi allo stomaco. È spesso impiegato per la cura di malattie da raffreddamento, nevralgie ma anche come antipiretico naturale. È ricco di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6 e C, e di flavonoidi, triterpeni, glicosidi, zuccheri e tannini.
I benefici del sambuco sono strettamente legati alle sue proprietà. Come ben sai le bacche sono commestibili e hanno un sapore delizioso. Consumarle può essere utile per sgonfiarsi, per combattere la stipsi. Inoltre, questa pianta ha azione diaforetica, antinevralgica, emolliente, antifibrillante, antireumatica e leggermente antinfiammatoria. Agisce su diversi organi e sistemi, tra cui cuore, cavo orale, intestino, stomaco, reni, apparato urinario, fegato e sistema immunitario.
Occasionalmente il sambuco viene esaltato anche per le sue proprietà dimagranti, ma è veramente così? La sua azione depurativa, ma anche il basso apporto calorico, lo rendono un valido alleato della linea. Grazie alle numerose fibre, favorisce il transito intestinale. Inoltre, il suo succo ti aiuta a limitare l’accumulo di grasso e promuove la circolazione linfatica, favorendo il drenaggio dei liquidi in eccesso e le scorie. Si consiglia un consumo regolare, però il periodo migliore per berlo è sicuramente l’estate, quando il caldo favorisce il ristagno di liquidi.
Quando si parla di sambuco, si pensa subito alla tintura madre, ai decotti e a tutte le proprietà terapeutiche. Se però lo vuoi inserire nella tua dieta, magari proprio per perdere peso, è importante conoscere i valori nutrizionali.
Queste misure si intendono ogni 100 grammi di bacche di sambuco.
Il Sambuco nero è un prodotto sicuro e non è tossico, se consumato nelle giuste quantità. Ovviamente, è controindicato in caso di allergia. Sono invece velenose le sue foglie e i suoi semi, perché contengono la sambunigrina, un glicoside tossico. Non solo non devi ingerirli ma devi anche evitare di applicarli sulla cute, perché provocano gravi irritazioni ed eritemi. È poi sconsigliato a chi soffre di dissenteria o di infiammazioni croniche al colon o al retto.
Il sambuco in cucina è molto versatile. Si possono realizzare ottime marmellate, con i suoi frutti. Oppure puoi preparare il famoso succo o lo sciroppo. Il succo delle bacche di sambuco, anticamente, era utilizzato come tintura naturale, per colorare il cuoio e le fibre naturali o per produrre inchiostro. Lo sciroppo, che in casa si fa spesso, è un estratto che diluito poi con l’acqua permette di realizzare una bibita piacevole e dissetante. Può diventare frizzante ed essere la base per dei cocktail se si aggiunge una punta di bicarbonato di sodio. Infine, non dimenticare la sambuca, un noto liquore, a base di un distillato di fiori di sambuco e anice.
Fonte| Humanitas
(Modificato da Alessandro Bai il 23-10-20)