Sangiovanni dice stop a concerti e nuovi album: quando e perché dovresti imparare anche tu a fermarti

Il giovanissimo cantante Sangiovanni, reduce dall’ultima edizione di Sanremo, ha annunciato di aver necessità di mettere in pausa il suo lavoro. In un post social ha ricordato che occorre “avere il coraggio di fermarsi”. Quando e come dovresti farlo anche tu?
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Evelyn Novello 16 Febbraio 2024
In collaborazione con Dott.ssa Paola Mosini Psicologa e psicoterapeuta Humanitas PsicoCare

Sangiovanni ha messo in pausa la sua carriera nel mondo musicale. L'ha fatto con un post Instagram molto diretto e onesto, in cui traspare tutta la sincerità di un ragazzo (coraggioso) che ammette di non star bene. Stiamo parlando del giovane cantante di origini venete che ha trionfato ad Amici e che ha da poco partecipato a Sanremo 2024 con il suo brano Finiscimi. È proprio stata quest'ultima esperienza a fargli capire di non avere più le energie per continuare, perlomeno nel breve periodo, tant'è che ammette di aver vissuto "con disagio" la kermesse sanremese, così come la penultima a cui aveva partecipato nel 2022.

"Grazie a quest’esperienza ho capito che essere sé stessi e dire la verità è importante, bisogna accettare quello che si è […]. A volte bisogna avere il coraggio di fermarsi e sono qui per condividere con voi che ho deciso di farlo". E continua: "Voglio precisare che non sto mollando, credo tanto nella mia musica e in questo progetto ma allo stesso tempo non ho le energie fisiche e mentali in questo momento per portarlo avanti […]. Continuerò a scrivere e a stare in studio perché fa parte del mio benessere e nel mentre inizierò a dedicare il tempo a me stesso per migliorare questa condizione. So che mi aiuterà e che tornerò presto, anche più forte di prima".

La crescente sensibilità verso l'importanza della cura della propria salute mentale che stiamo ritrovano in molti ragazzi della Gen Z, ha portato Sangiovanni, 21 anni, a rimandare l'uscita del suo nuovo disco, in programma per l'1 marzo, e il concerto al Forum di Assago del 5 ottobre. Ha detto stop al "successo a tutti i costi", a obiettivi e traguardi forzati e a una pressione crescente (forse da Sanremo in poi) che ha rappresentato la goccia che ha fatto traboccare il vaso della sua stabilità mentale. L'unica soluzione era prendersi una pausa per dedicare la giusta attenzione alla propria psiche, una scelta dettata da onestà e umiltà che dovrebbe fungere da esempio per le passate generazioni alle prese con stress cronico e burnout.

Ciò che ha provato Sangiovanni non è assolutamente una novità ed è dettato dai ritmi incalzanti a cui siamo abituati. "Nella società odierna, dominata dalla frenesia e dall'ossessione per la produttività – spiega la dott.ssa Paola Mosini, psicologa e psicoterapeuta – molte persone si ritrovano inghiottite da ritmi lavorativi forsennati. L'Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il burnout come una sindrome legata all'occupazione o alla disoccupazione lavorativa. Non si tratta di una vera e propria malattia, ma rappresenta comunque una minaccia seria per il benessere personale e professionale degli individui".

Una domanda, a questo punto, sorge spontanea. Quando e come dovremmo capire che è arrivato il momento di "fermarci"? Alcuni sintomi sono spiegati dall'esperta. "Alla base del burnout si trova uno stress cronico mal gestito o ignorato. Un accumulo di tensione che mina le energie fisiche e mentali, sfociando in una serie di sintomi debilitanti, che sono:

  • sensazione di esaurimento mentale o fisico;
  • aumento della distanza mentale dal proprio lavoro, negatività e cinismo relativi alla propria occupazione/ruolo;
  • ridotta efficacia professionale"

Ciò che puoi fare, oltre a prenderti una pausa e a intraprendere, se necessita un percorso di psicoterapia, è spiegato dalla dottoressa Mosini. "La consapevolezza è la chiave per gestire i momenti di difficoltà. Ognuno di noi possiede una "cassetta degli attrezzi" personale, ricca di strategie per ritrovare la serenità. I miei consigli sono:

1. Definire le nostre priorità, cercando di capire quali attività siano realmente importanti per noi.
2. Non scoraggiarsi. Le sfide fanno parte della vita, consideriamole come opportunità per crescere e rafforzare la tua resilienza.
3. Coltivare lo stress positivo (eustress) dedicandosi ad attività che ci piacciono, come lo sport o i nostro hobby.
4. Praticare tecniche di rilassamento, come esercizi di respirazione, yoga o mindfulness".