Se corri sei più intelligente, più concentrato e predisposto al multitasking

Una ricerca condotta all’Università dell’Arizona dimostra come i runner esperti abbiano capacità funzionali cognitive superiori rispetto a chi non pratica attività fisica. Ecco come la corsa potrebbe rappresentare una forma di prevenzione nei confronti di diverse malattie di tipo neurodegenerativo.
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Gaia Cortese 29 Maggio 2019

Sei un maratoneta? Oppure un ironman? Allora con ogni probabilità hai un’intelligenza superiore alla norma. Lo ha confermato uno studio condotto da un team di ricercatori dell'Università dell'Arizona, che ha dimostrato che correre una gara su strada o affrontare un trail molto tecnico al massimo delle proprie prestazioni fisiche, non solo richiede delle capacità cognitive fuori dalla norma, ma addirittura le amplifica. Sarebbe quindi riduttivo pensare che per correre basti l’allenamento, la tenacia e un buon paio di scarpe: anche l’intelligenza fa la sua parte.

Nel condurre questa ricerca, il team di studiosi americani ha analizzato per la prima volta un gruppo di giovani runner esperti e un gruppo di non sportivi della stessa fascia di età (21-22 anni), utilizzando una particolare risonanza magnetica in grado di tracciare le capacità cognitive delle persone. Una volta concluso lo studio ha evidenziato come le capacità funzionali cognitive degli atleti a riposo fossero evidentemente superiori a quelle del gruppo dei non sportivi.

Il direttore del Dipartimento di Imaging, Behavior, and Aging Lab dell'Università dell’Arizona, Gene Alexander, ha spiegato che un'attività aerobica come quella della corsa endurance (gare in cui i limiti fisici vengono portati all’estremo come pere esempio la maratona o l'ultratrail) offre notevoli benefici all'attività cerebrale, favorendo alcuni meccanismi complessi come quello della pianificazione, della risoluzione dei problemi e del multitasking. Tali benefici oltretutto, hanno la capacità di permanere nel tempo e potrebbero svolgere un'azione preventiva nei confronti di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Che correre aiuti a focalizzare meglio l’attenzione è provato fisiologicamente: praticare attività cardio come la corsa, infatti, aumenta i livelli nel sangue di dopamina, un neurotrasmettitore che aumenta l’attività cerebrale, migliora la capacità di concentrazione e abbassa i livelli di stress. Non resta che mettersi a fare running (non occorre partecipare a una maratona) per stare in forma, con la consapevolezza di essere un po' più intelligenti rispetto alla media.