Shinrin-yoku, o forest bathing: cos’è questa pratica per riconnettersi con la natura

Tra le diverse pratiche per ritrovare il legame con le radici e la natura c’è il Forest Bathing: arriva dal Giappone e puoi provarlo anche tu, semplicemente andando nel bosco più vicino a te.
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Sara Polotti 20 Febbraio 2022

Shinrin-yoku si può tradurre, suppergiù, "foresta bene". Suppergiù, perché è una parola che viene dal giapponese e che in Occidente si è diffusa solo negli ultimi tempi.

Si tratta, essenzialmente, di un "bagno nella foresta" per respirare appieno la natura attorno a te e ristabilire il benessere e l'equilibrio psicofisico affidandosi al potere dell'outdoor. In un'epoca e in una società nelle quali il cemento ha preso il sopravvento e le ore passate all'aria aperta (in natura, non in città!) sono risicate e spesso sacrificate a favore di altro, il Forest Bathing (così si chiama in inglese) è estremamente prezioso.

Ecco di cosa si tratta.

Cos'è il forest bathing

Il forest bathing, o bagno nella foresta, è un modo semplice, efficace e ancestrale per riconnettersi con la natura, con i suoi profumi, i suoi rumori e le sue peculiarità, conosciuto nei paesi orientali, in particolare in Giappone, sin dai tempi più antichi. Camminare scalzi, annusare la resina sui tronchi, accarezzare le cortecce, respirare a pieni polmoni, chiudere gli occhi per ascoltare gli insetti indaffarati e il fruscio delle fronde… Sono solo alcuni dei gesti che si possono compiere in mezzo al bosco per trarre benefici fisici e mentali.

forest bathing

I bagni naturali nella foresta ("immersioni" profonde nel verde) hanno infatti moltissimi risvolti positivi, a partire dalla riduzione dello stress e dell'ansia. Anche il sistema immunitario ne trae vantaggi, rafforzandosi grazie al contatto con i batteri buoni e all'aria pulita.

Come farlo

Come accennato, il modo migliore per praticare il forest bathing è immergersi nella natura nella maniera più diretta e spoglia possibile. Camminare senza scarpe o calze sulla terra nuda e sull'erba è un primo passaggio, ma anche respirare con gli occhi chiusi il paesaggio, ammirare i dettagli, annusare l'aria, toccare ciò che ti circonda… Meglio se per periodi prolungati, e non solo per qualche minuto: maggiore è il tempo trascorso a contatto diretto con la foresta, maggiori sono i benefici. Recati quindi nel luogo scelto e prova a passarci un paio d'ore almeno, ripetendo anche nei giorni successivi.

A tutto questo si aggiunge la consapevolezza: quando decidi di fare forest bathing, è importante assaporare ogni attimo nel profondo, consapevoli di ciò che si sta eseguendo.

Le guide del forest bathing

I bagni naturali possono chiaramente essere praticati in solitudine, scegliendo il luogo e la modalità che più si sentono nelle proprie corde.

Esistono tuttavia diverse realtà che propongono corsi e percorsi per diventare un professionista o una professionista dei bagni nelle foreste (basta fare una ricerca online per trovare le associazioni che operano nel settore). Una volta specializzate, queste persone sono in grado di guidare chi lo desidera in un viaggio all'interno della natura, in luoghi ameni e particolarmente verdi: attraverso le attività e i gesti che indicheranno, i "forest bathers", ovvero coloro che si immergono letteralmente nella natura, potranno così riconnettersi ad essa, sfruttando il potere di pratiche come la mindfulness, la meditazione e il grounding (pratica utile per percepire, attraverso il contatto dei piedi con la terra, il legame con le radici), affidandosi a guide che sapranno indicare i gesti più efficaci per godere fino in fondo dei benefici del verde.

grounding