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Si sincronizza con il respiro: così la nuova radioterapia colpisce solo i tumori risparmiando i tessuti sani circostanti

Una nuova forma di radioterapia basata su un software integrato e intelligenza artificiale è in grado di sincronizzarsi con il respiro del paziente e di colpire il tumore solamente quando si trova perfettamente “nel mirino”: in questo modo vengono risparmiati i tessuti sani circostanti. Al Negrar di Verona sono stati trattati i primi due pazienti al mondo.
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Kevin Ben Alì Zinati 13 Ottobre 2023
* ultima modifica il 13/10/2023

Precisione. Nel caso di tumori e terapie, parlare di precisione significa parlare di trattamenti capaci di colpire i tessuti cancerosi in modo mirato, salvaguardando quelli sani circostanti.

Cosa succede però se la massa si trova si un organo che può spostarsi e cambiare posizione con il respiro come, per esempio, i polmoni?

Hai capito: il rischio che i fasci di radiazioni ionizzanti colpiscano anche strutture non coinvolte nello sviluppo del cancro è troppo alto e quindi i trattamenti sono limitati o, a volte, pure interrotti.

Per superare questo ostacolo è stata messa a punto una nuova avanzatissima tecnica di radioterapia pensata appositamente per questo scopo.

Grazie a un software integrato basato su un sistema di intelligenza artificiale, questa forma di radioterapia di ultra-precisione guidata dalla risonanza magnetica ad alto campo è in grado di sincronizzarsi con il respiro del paziente e di colpirlo solamente quando il bersaglio è perfettamente “nel mirino”.

In sostanza, i raggi vengano erogati solo quando il tumore è completamente a fuoco il che, come puoi intuire, permette di azzerare la probabilità di colpire i tessuti sani limitrofi senza rischio di errore.

Questa tecnologia, ribattezzata MrLinac “Unity”, è già stata utilizzata con successo all’Irccs Negrar di Verona, dove per la prima volta al mondo sono stati trattati due pazienti colpiti rispettivamente da un tumore al fegato e uno alla prostata, entrambi in 5 sedute.

I risultati del trattamento sono stati presentati all’ultimo congresso dell’American Society for Therapeutic Oncology and Radiology di San Diego andato in scena tra l’1 e il 4 ottobre e hanno di fatto aperto la strada a una nuova via di trattamento contro un’ampia gamma di tumori.

Sì, perché come i polmoni ci sono altri organi che si muovono in conseguenza del ritmo respiratorio, per esempio il pancreas, la prostata o il fegato, modificando così la posizione della massa tumorale e degli organi sani circostanti.

Questo alto grado di incertezza spesso finisce per ridurre la possibilità di usare dosi di raggi più intense ed efficaci. Il cosiddetto “gating automatico” offerto dalla nova metodica permette invece di bloccare istantaneamente il fascio di radiazioni se il tumore dovesse uscire dal mirino.

Fonte | Ansa

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.