Stili di nuoto: quello che dovresti sapere prima di entrare in vasca

I benefici del nuoto sono indiscussi, ma come orientarsi tra i vari stili? Ce n’è uno che fa meglio degli altri? O che permetta di perdere peso più facilmente? Quale stile è più appropriato per chi soffre di mal di schiena? E quale è più facile da imparare? Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Sala, allenatore di nuoto presso il centro sportivo Sport Indoor di Mozzo, in provincia di Bergamo.
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Gaia Cortese 25 Ottobre 2020

Migliora la resistenza, tonifica tutti i muscoli del corpo in modo armonico, migliora la mobilità articolare e allena la coordinazione. Nessun dubbio sui benefici che porta con sé la pratica costante del nuoto.

Quello che non sempre sappiamo è se, per esempio, per perdere peso è meglio fare vasche su vasche a stile libero piuttosto che a rana, oppure quale stile è meglio evitare se si soffre di lombalgia. Lo abbiamo chiesto ad Alessandro Sala, allenatore di nuoto presso il centro sportivo Sport Indoor di Mozzo (Bergamo), che in questa breve intervista ha sottolineato l'importanza di apprendere innanzitutto a stare in acqua "bene": solo partendo da questo "benessere" in acqua, si possono infatti imparare bene i singoli stili, possibilmente sempre facendosi seguire da un allenatore o da un istruttore preparato.

Perché si dice che il nuoto è uno sport completo?

Perché nuotando, muovi insieme sia le gambe che le braccia e di norma non vengono isolati gli arti inferiori o quelli superiori. E poi c'è il core (il complesso muscolare presente a livello addominale e lombare necessario per garantire stabilità e sostegno alla colonna vertebrale durante il movimento, ndr) che viene è ingaggiato durante tutta la nuotata, almeno se vuoi nuotare dritto, senza sbandare!

Qual è lo stile più indicato per chi soffre di mal di schiena?

Se uno sa nuotare, e questo va sempre rimarcato, lo stile più indicato per il mal di schiena in genere è il dorso oppure lo stile libero, perché in entrambi gli stili non si rischia di inarcare la schiena.

Quello meno indicato?

Sicuramente il delfino, perché il movimento che viene fatto è di tipo ondulatorio; se una persona non è capace a farlo bene, inevitabilmente va a coinvolgere anche la schiena. Lo stesso discorso vale per lo stile rana. In entrambi i casi il rischio è che, piuttosto che andare in avanti con la spinta, si vada verso l’alto, quando invece la propulsione prodotta dovrebbe essere simile a quella di un motoscafo.

C’è uno stile che prevede un maggior dispendio energetico?

Ancora una volta il delfino, perché non si può andare piano! In alternativa lo stile libero e il dorso. Se l'obiettivo è quello di perdere peso, tutto dipende da come nuoti. Chi entra in acqua per nuotare in modo regolare e magari farsi quaranta vasche, non sta facendo un gran lavoro aerobico: per quello occorre cambiare la velocità, accelerare un po'. Allora sì che si inizia a parlare di un allenamento efficace anche per perdere qualche chilo di troppo. Certo, se si parte da una condizione di assoluta sedentarietà, anche entrare in vasca semplicemente per fare quaranta vasche, va già bene.

Quale richiede più coordinazione?

In termini di coordinazione, lo stile rana, perché devi coordinare braccia e gambe insieme. Già se una persona non è allenata, la gambata a rana è abbastanza complicata: devi mettere il piede in un determinato modo, a martello, e poi imparare a coordinare la spinta delle gambe con l'allungo delle braccia, insomma è uno stile abbastanza complesso.

Non è da meno il delfino perché hai da fare due gambate in un ciclo di bracciate, oltretutto queste due gambate non vanno fatte a caso: rispetto alla bracciata, una è in partenza, l'altra è in uscita.

Per quanto riguarda lo stile libero e il dorso, ogni due bracciate si contano sei gambate, quindi anche in questo caso è richiesta parecchia coordinazione. Dopo, viene la coordinazione con il respiro, ma la buona riuscita di quest'ultima dipende dalla coordinazione del movimento delle gambe, quando si gira la testa per prendere aria. Il nuoto è tutta una questione di coordinazione!

Quale stile di nuoto viene insegnato a bambini e adulti che devono imparare a nuotare?

A mio avviso, la prima cosa da insegnare è lo stare bene in acqua. Per quanto mi riguarda potrebbe essere anche considerato un nuovo stile! Una volta che una persona si trova bene in acqua, e capisce che l’acqua esercita una spinta verso l’alto che gli permette di galleggiare, imparare poi gli altri stili di nuoto diventa molto più semplice.

Esistono corsi di acquaticità per gli adulti?

Nel mio caso esistono, nel senso che  quando ho di fronte persone che hanno paura dell'acqua, faccio prendere loro confidenza con l'elemento acqua in una vasca dove si tocca. In questo modo possono imparare a stare nell'acqua, a stare a loro agio e, una volta che entrano nella vasca più profonda, ottengono molti più risultati nell'apprendimento del nuoto, rispetto magari a quelli che entrano in acqua con il tubo.

Quindi non è mai troppo tardi per imparare?

Sono assolutamente d’accordo.